Lingue minoritarie: ok ad accordo per tutela reciproca Fvg-Veneto

Udine, 18 ago – Friuli Venezia Giulia e Veneto stringono
un’alleanza per la tutela e lo sviluppo delle lingue minoritarie
e delle reciproche varietà linguistiche.

È quanto stabiliscono due delibere approvate all’inizio di agosto
dalle rispettive Giunte con cui le due Regioni hanno dato il via
libera ad un “Accordo di collaborazione per la tutela e per lo
sviluppo del patrimonio linguistico e culturale della componente
friulanofona della Regione del Veneto e venetofona della Regione
autonoma Friuli Venezia Giulia”.

Presupposto dell’accordo – che attiva una collaborazione
richiesta da anni dalle comunità locali – è l’uso della lingua
friulana anche in aree circoscritte dei comuni veneti di
Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Gruaro e
Portogruaro, ma anche – come riconosciuto nel 2006 dal Consiglio
Provinciale di Venezia – nei comuni di San Michele al
Tagliamento, Teglio Veneto e Cinto Caomaggiore. Allo stesso modo,
in Friuli Venezia Giulia persiste l’uso di dialetti veneti che la
Regione è tenuta a valorizzare in base alla L.R. 5/2010.

Con questo Accordo, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia si
impegna ad estendere alcuni servizi erogati dall’Agenzia
regionale per la Lingua Friulana (Arlef) anche agli organismi
veneti riconosciuti, nonché a consentire l’accesso ai
finanziamenti regionali per la promozione della cultura e della
lingua friulana ai Comuni veneti interessati. La Regione Veneto,
a sua volta, si impegna a promuovere il finanziamento di progetti
a sostegno della lingua friulana con i fondi previsti dalla
L.R.73/1994 e a favorire le iniziative culturali volte
all’approfondimento del friulano nell’area del portogruarese,
anche con il coinvolgimento delle Università presenti nelle due
Regioni. L’accordo ha durata triennale ma potrà essere prorogato.
L’Arlef è incaricato della gestione operativa dell’attività.

Nello specifico, le due Regioni potranno collaborare per
sviluppare iniziative mirate alla piena attuazione delle leggi
statali e regionali istituite per la tutela della lingua
minoritaria, con particolare riferimento alla componente
linguistica friulana presente nel territorio portogruarese del
Veneto. Potranno inoltre favorire la cooperazione tra i soggetti
firmatari per la salvaguardia del patrimonio linguistico e
culturale della componente friulanofona in Veneto e venetofona in
Friuli Venezia Giulia.
Il friulano potrà essere proposto come attività integrativa nelle
scuole dei comuni interessati, così da promuoverne la conoscenza
e l’uso della sua grafia ufficiale. Infine, le due Regioni
potranno supportare le amministrazioni locali, gli enti, le
società pubbliche e le associazioni di categoria nell’attuare
progetti per la promozione della lingua minoritaria, il recupero
del patrimonio lessicale desueto e la pratica del polilinguismo.
Allo stesso tempo, la Regione Veneto si impegna a sviluppare, di
concerto con il Friuli Venezia Giulia e con il coinvolgimento
delle amministrazioni locali, iniziative di sostegno delle
minoranze linguistiche, della storia e della cultura veneta nel
territorio friulano, anche mediante l’attuazione di progetti
statali e comunitari.
ARC/SSA/gg

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