Luciano Lunazzi ritorna in strada

28_03_18-lunazzi_fotopaolojacob_set2016_mg_6269Una ventina di vetrine tra bar, negozi e altre attività commerciali di un tratto di via Cividale stanno per tingersi con i colori sgargianti dei famosi “cartoni” dipinti da Luciano Lunazzi. Sarà inaugurata mercoledì 4 aprile alle 20.30 davanti al bar “Alla Tavernetta”, in via Cividale 66, la mostra “Luciano Lunazzi ritorna in strada”, un vero e proprio omaggio-ricordo, più che un’esposizione, delle opere dell’artista udinese prematuramente scomparso il 4 ottobre scorso.

Il percorso artistico, con una trentina di opere esposte e che si snoderà da piazzale Oberdan fino alla chiesa del Sacro Cuore, è stato promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune e organizzato dall’associazione culturale “La Lanterna” con la collaborazione del Consigliere Delegato di Udine Est, Matteo Mansi e curata dall’architetto Giorgio Ganis.

“Luciano – scrive Ganis – era un vero artista di strada, che dipingeva sui cartoni raccolti fuori dai negozi e in particolar modo quelli che contenevano le biciclette perché sono molto resistenti. Dipinse sulle strade e nei bar di molti Paesi europei per dieci anni e poi, dopo trent’anni di vita da hippie in giro per il mondo, decise di rientrare in Friuli, dove dipinse per altri dieci anni. Per Lunazzi – prosegue – non era importante la tecnica di esecuzione, ma il messaggio. A lui interessava esprimere idee, comunicare, stare in mezzo alla gente. Dipingere per lui significava stare liberamente insieme alla gente e agli amici. Era un vero artista, un creatore vulcanico, curioso, allegro e sempre ottimista, forse perché aveva avuto una vita dura”.

Gli udinesi lo ricordano girare, sempre a piedi, con i suoi cartoni, o meglio i suoi quadri, sotto il braccio, come gli artisti di un tempo lontano. Lunazzi era nato a Chialina di Ovaro nel 1952 e a sette anni emigrò con la famiglia in Svizzera vicino al lago di Neuchâtel, a pochi chilometri dalla Francia. Poco più che ventenne, nel 1975, partì per l’Hippie Trail, la rotta della beat generation, e viaggiò quasi trent’anni, fino al 2004, quando “in un momento in cui ero un po’ in crisi – aveva spiegato in un’intervista di qualche anno fa – mi son detto: perché non essere pittore a Udine? E ho deciso di tornare in Friuli”.

Il critico d’arte Vittorio Sutto, che presenterà la mostra, insieme con l’assessore alla Cultura, Federico Pirone e il consigliere comunale delegato di quartiere Matteo Mandi spiega il motivo che ha portato a questa esposizione. “Abbiamo voluto ricordare Luciano – commenta – con una mostra nella strada, perché lui era un uomo di strada, e negli ultimi anni via Cividale era diventata la sua via”. E così, in strada “scenderanno” alcune sue opere per raccogliere il ricordo affettuoso della gente e di quanti apprezzarono la sua spensierata ironia e la sua fantasia “cartonacea”, la sua vivace inventiva sempre nel rispetto di una logica compositiva e di una viva creatività senza limiti.

Le opere in mostra, che lo ricordiamo sarà inaugurata mercoledì 4 aprile 2018 alle ore 20.30 davanti al bar “Alla Tavernetta” (in via Cividale 66) con una passeggiata lungo la via, assieme a Piero, il fratello di Luciano, saranno visibili fino sabato 21 aprile.

(In foto: Luciano Lunazzi –  fotopaolojacob)

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28_03_18-lunazzi_fotopaolojacob_set2016_mg_6269Una ventina di vetrine tra bar, negozi e altre attività commerciali di un tratto di via Cividale stanno per tingersi con i colori sgargianti dei famosi “cartoni” dipinti da Luciano Lunazzi. Sarà inaugurata mercoledì 4 aprile alle 20.30 davanti al bar “Alla Tavernetta”, in via Cividale 66, la mostra “Luciano Lunazzi ritorna in strada”, un vero e proprio omaggio-ricordo, più che un’esposizione, delle opere dell’artista udinese prematuramente scomparso il 4 ottobre scorso.

Il percorso artistico, con una trentina di opere esposte e che si snoderà da piazzale Oberdan fino alla chiesa del Sacro Cuore, è stato promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune e organizzato dall’associazione culturale “La Lanterna” con la collaborazione del Consigliere Delegato di Udine Est, Matteo Mansi e curata dall’architetto Giorgio Ganis.

“Luciano – scrive Ganis – era un vero artista di strada, che dipingeva sui cartoni raccolti fuori dai negozi e in particolar modo quelli che contenevano le biciclette perché sono molto resistenti. Dipinse sulle strade e nei bar di molti Paesi europei per dieci anni e poi, dopo trent’anni di vita da hippie in giro per il mondo, decise di rientrare in Friuli, dove dipinse per altri dieci anni. Per Lunazzi – prosegue – non era importante la tecnica di esecuzione, ma il messaggio. A lui interessava esprimere idee, comunicare, stare in mezzo alla gente. Dipingere per lui significava stare liberamente insieme alla gente e agli amici. Era un vero artista, un creatore vulcanico, curioso, allegro e sempre ottimista, forse perché aveva avuto una vita dura”.

Gli udinesi lo ricordano girare, sempre a piedi, con i suoi cartoni, o meglio i suoi quadri, sotto il braccio, come gli artisti di un tempo lontano. Lunazzi era nato a Chialina di Ovaro nel 1952 e a sette anni emigrò con la famiglia in Svizzera vicino al lago di Neuchâtel, a pochi chilometri dalla Francia. Poco più che ventenne, nel 1975, partì per l’Hippie Trail, la rotta della beat generation, e viaggiò quasi trent’anni, fino al 2004, quando “in un momento in cui ero un po’ in crisi – aveva spiegato in un’intervista di qualche anno fa – mi son detto: perché non essere pittore a Udine? E ho deciso di tornare in Friuli”.

Il critico d’arte Vittorio Sutto, che presenterà la mostra, insieme con l’assessore alla Cultura, Federico Pirone e il consigliere comunale delegato di quartiere Matteo Mandi spiega il motivo che ha portato a questa esposizione. “Abbiamo voluto ricordare Luciano – commenta – con una mostra nella strada, perché lui era un uomo di strada, e negli ultimi anni via Cividale era diventata la sua via”. E così, in strada “scenderanno” alcune sue opere per raccogliere il ricordo affettuoso della gente e di quanti apprezzarono la sua spensierata ironia e la sua fantasia “cartonacea”, la sua vivace inventiva sempre nel rispetto di una logica compositiva e di una viva creatività senza limiti.

Le opere in mostra, che lo ricordiamo sarà inaugurata mercoledì 4 aprile 2018 alle ore 20.30 davanti al bar “Alla Tavernetta” (in via Cividale 66) con una passeggiata lungo la via, assieme a Piero, il fratello di Luciano, saranno visibili fino sabato 21 aprile.

(In foto: Luciano Lunazzi –  fotopaolojacob)

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Luciano Lunazzi ritorna in strada

28_03_18-lunazzi_fotopaolojacob_set2016_mg_6269Una ventina di vetrine tra bar, negozi e altre attività commerciali di un tratto di via Cividale stanno per tingersi con i colori sgargianti dei famosi “cartoni” dipinti da Luciano Lunazzi. Sarà inaugurata mercoledì 4 aprile alle 20.30 davanti al bar “Alla Tavernetta”, in via Cividale 66, la mostra “Luciano Lunazzi ritorna in strada”, un vero e proprio omaggio-ricordo, più che un’esposizione, delle opere dell’artista udinese prematuramente scomparso il 4 ottobre scorso.

Il percorso artistico, con una trentina di opere esposte e che si snoderà da piazzale Oberdan fino alla chiesa del Sacro Cuore, è stato promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune e organizzato dall’associazione culturale “La Lanterna” con la collaborazione del Consigliere Delegato di Udine Est, Matteo Mansi e curata dall’architetto Giorgio Ganis.

“Luciano – scrive Ganis – era un vero artista di strada, che dipingeva sui cartoni raccolti fuori dai negozi e in particolar modo quelli che contenevano le biciclette perché sono molto resistenti. Dipinse sulle strade e nei bar di molti Paesi europei per dieci anni e poi, dopo trent’anni di vita da hippie in giro per il mondo, decise di rientrare in Friuli, dove dipinse per altri dieci anni. Per Lunazzi – prosegue – non era importante la tecnica di esecuzione, ma il messaggio. A lui interessava esprimere idee, comunicare, stare in mezzo alla gente. Dipingere per lui significava stare liberamente insieme alla gente e agli amici. Era un vero artista, un creatore vulcanico, curioso, allegro e sempre ottimista, forse perché aveva avuto una vita dura”.

Gli udinesi lo ricordano girare, sempre a piedi, con i suoi cartoni, o meglio i suoi quadri, sotto il braccio, come gli artisti di un tempo lontano. Lunazzi era nato a Chialina di Ovaro nel 1952 e a sette anni emigrò con la famiglia in Svizzera vicino al lago di Neuchâtel, a pochi chilometri dalla Francia. Poco più che ventenne, nel 1975, partì per l’Hippie Trail, la rotta della beat generation, e viaggiò quasi trent’anni, fino al 2004, quando “in un momento in cui ero un po’ in crisi – aveva spiegato in un’intervista di qualche anno fa – mi son detto: perché non essere pittore a Udine? E ho deciso di tornare in Friuli”.

Il critico d’arte Vittorio Sutto, che presenterà la mostra, insieme con l’assessore alla Cultura, Federico Pirone e il consigliere comunale delegato di quartiere Matteo Mandi spiega il motivo che ha portato a questa esposizione. “Abbiamo voluto ricordare Luciano – commenta – con una mostra nella strada, perché lui era un uomo di strada, e negli ultimi anni via Cividale era diventata la sua via”. E così, in strada “scenderanno” alcune sue opere per raccogliere il ricordo affettuoso della gente e di quanti apprezzarono la sua spensierata ironia e la sua fantasia “cartonacea”, la sua vivace inventiva sempre nel rispetto di una logica compositiva e di una viva creatività senza limiti.

Le opere in mostra, che lo ricordiamo sarà inaugurata mercoledì 4 aprile 2018 alle ore 20.30 davanti al bar “Alla Tavernetta” (in via Cividale 66) con una passeggiata lungo la via, assieme a Piero, il fratello di Luciano, saranno visibili fino sabato 21 aprile.

(In foto: Luciano Lunazzi –  fotopaolojacob)

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28_03_18-lunazzi_fotopaolojacob_set2016_mg_6269Una ventina di vetrine tra bar, negozi e altre attività commerciali di un tratto di via Cividale stanno per tingersi con i colori sgargianti dei famosi “cartoni” dipinti da Luciano Lunazzi. Sarà inaugurata mercoledì 4 aprile alle 20.30 davanti al bar “Alla Tavernetta”, in via Cividale 66, la mostra “Luciano Lunazzi ritorna in strada”, un vero e proprio omaggio-ricordo, più che un’esposizione, delle opere dell’artista udinese prematuramente scomparso il 4 ottobre scorso.

Il percorso artistico, con una trentina di opere esposte e che si snoderà da piazzale Oberdan fino alla chiesa del Sacro Cuore, è stato promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune e organizzato dall’associazione culturale “La Lanterna” con la collaborazione del Consigliere Delegato di Udine Est, Matteo Mansi e curata dall’architetto Giorgio Ganis.

“Luciano – scrive Ganis – era un vero artista di strada, che dipingeva sui cartoni raccolti fuori dai negozi e in particolar modo quelli che contenevano le biciclette perché sono molto resistenti. Dipinse sulle strade e nei bar di molti Paesi europei per dieci anni e poi, dopo trent’anni di vita da hippie in giro per il mondo, decise di rientrare in Friuli, dove dipinse per altri dieci anni. Per Lunazzi – prosegue – non era importante la tecnica di esecuzione, ma il messaggio. A lui interessava esprimere idee, comunicare, stare in mezzo alla gente. Dipingere per lui significava stare liberamente insieme alla gente e agli amici. Era un vero artista, un creatore vulcanico, curioso, allegro e sempre ottimista, forse perché aveva avuto una vita dura”.

Gli udinesi lo ricordano girare, sempre a piedi, con i suoi cartoni, o meglio i suoi quadri, sotto il braccio, come gli artisti di un tempo lontano. Lunazzi era nato a Chialina di Ovaro nel 1952 e a sette anni emigrò con la famiglia in Svizzera vicino al lago di Neuchâtel, a pochi chilometri dalla Francia. Poco più che ventenne, nel 1975, partì per l’Hippie Trail, la rotta della beat generation, e viaggiò quasi trent’anni, fino al 2004, quando “in un momento in cui ero un po’ in crisi – aveva spiegato in un’intervista di qualche anno fa – mi son detto: perché non essere pittore a Udine? E ho deciso di tornare in Friuli”.

Il critico d’arte Vittorio Sutto, che presenterà la mostra, insieme con l’assessore alla Cultura, Federico Pirone e il consigliere comunale delegato di quartiere Matteo Mandi spiega il motivo che ha portato a questa esposizione. “Abbiamo voluto ricordare Luciano – commenta – con una mostra nella strada, perché lui era un uomo di strada, e negli ultimi anni via Cividale era diventata la sua via”. E così, in strada “scenderanno” alcune sue opere per raccogliere il ricordo affettuoso della gente e di quanti apprezzarono la sua spensierata ironia e la sua fantasia “cartonacea”, la sua vivace inventiva sempre nel rispetto di una logica compositiva e di una viva creatività senza limiti.

Le opere in mostra, che lo ricordiamo sarà inaugurata mercoledì 4 aprile 2018 alle ore 20.30 davanti al bar “Alla Tavernetta” (in via Cividale 66) con una passeggiata lungo la via, assieme a Piero, il fratello di Luciano, saranno visibili fino sabato 21 aprile.

(In foto: Luciano Lunazzi –  fotopaolojacob)

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