Mamma 2.0 – Cinema che passione…Anche per le mamme!

cinemamme

Adoro il cinema.
Mi piace l’idea di lasciare il mondo fuori dalla porta e proiettarmi nella dimensione fantasiosa della storia.
Non è la stessa cosa guardando la tv, anche se sei da sola, anche con la tv migliore del mondo o il divano più comodo al mondo… Non è la stessa cosa.
Nei primi anni di vita della mia bimba però questa passione ho dovuto metterla nel cassetto per tutta una serie di motivi, tra cui, il principale, era che non potevo portare la bimba con me e questo implicava trovare qualcuno che la tenesse, ma c’erano tante altre cose più importanti del cinema per cui dovevo trovare qualcuno che me la tenesse, aggiungerci il cinema…bè…ci pensavo tre volte e,come dicevo, è stata una passione finita temporaneamente nel cassetto.
Avevo letto tempo fa che a Roma avevano organizzato proiezioni dedicate alle mamme per permettere loro di andare al cinema con i pargoli e avevo pensato: “Che bello!”
Ma poi anche: “Certo queste cose succedono solo in grandi centri, come appunto..Roma”.
Immaginate, quindi, la mia piacevole sorpresa quando sono venuta a conoscenza del progetto Cinemamme…
Da farsi a Udine, al Visionario…Non a Roma!
Cos’è Cinemamme?
E’ un’iniziativa dedicata alle mamme con bimbi piccoli da 0 a 12 mesi (ma anche alle donne incinte, ai nonni e alle baby sitter) che potranno recarsi al cinema Visionario di via Asquini a Udine, in tutta comodità e tranquillità al mattino alle ore 10 (ogni mercoledì dal 26 ottobre al 23 novembre) per assistere alla proiezione di film in prima visione, scelti chiaramente con un occhio di riguardo per i fruitori.
Naturalmente per permettere l’accesso alle mamme con i piccini la sala non è completamente buia, il volume della proiezione è più basso rispetto al normale e sono messi a disposizione fasciatolo e scaldabiberon.
Infine è stata prevista la presenza di esperti e persone qualificate che di volta in volta, al termine e/o all’inizio della proiezione, parleranno di temi legati alla maternità.
Il progetto è frutto del lavoro appassionato di Angela Bigi e dell’associazione Città delle Mamme di Roma e a Udine si realizza con il patrocinio del Comune di Udine, il contributo della Cassa di Risparmio del F.V.G. e la collaborazione dell’Associazione Solidarietà Insieme di Iomochi e Agis.
“Magnifico”- mi sono detta.
Poi però c’è stata una voce fuori dal coro dei consensi, una voce autorevole, quella del prof. Franco Macagno, pediatra, per trent’anni responsabile della clinica neonatologica dell’ospedale di Udine. Il professore ha parlato di un’iniziativa poco adatta ai bambini che si troverebbero in un ambiente estraneo, con suoni e luci diversi da quelli domestici e, quindi, in condizione di disagio, senza accennare all’aumento di possibilità di trasmissione di virus che si verifica in ambienti chiusi. Un’iniziativa insomma fatta per i genitori e che – si augura il professore – sarebbe meglio non prendesse piede più di tanto.
“Caspita…in effetti… c’è da riflettere, se lo dice una persona così di esperienza. Che il mio entusiasmo iniziale fosse stato eccessivo?” – mi sono chiesta perplessa.
Se ci fosse stata un’iniziativa come questa quando la mia bambina era piccola, l’avrei effettivamente portata?
Non restava che verificare di persona.
E così mercoledì scorso mi sono recata al Visionario con il mio carico di entusiasmo, ma anche con tutti i miei dubbi.
Come è andata?
Stupendamente!
Nonostante un tempo da lupi, un bel gruppetto di mamme e nonne coraggiose si sono presentate all’appuntamento, con passeggini e bimbi al seguito, per assistere alla proiezione de “I Tre Moschettieri”.
Facce sorridenti, entusiaste, desiderose di confrontarsi, ma soprattutto di svagarsi un po’ senza problemi o grossi pensieri, perché l’ambiente consentiva loro di muoversi liberamente, anzi, grazie ai loro suggerimenti, il fasciatolo è stato spostato in un angolo maggiormente riparato e il livello del volume è stato regolato ulteriormente.
I bimbi sono stati molto tranquilli e il tutto si è svolto in un’atmosfera di familiarità e complicità.
Anche l’approfondimento finale sul tema delle “Tagesmutter (mamme di giorno), presentato con passione da mamma Elisa con in braccio il suo piccolo, ha riscosso unanimi consensi.

La maternità, oggi come ieri, è una gioia immensa, ma, oggi rispetto a ieri, specie nei primi mesi della vita del bimbo, vede le mamme sempre più spesso da sole ad affrontare fatiche paure e stress di ogni genere.
Penso che se il prof. Macagno fosse stato presente alla proiezione avrebbe potuto vedere di persona gli sforzi fatti dagli organizzatori per rendere accogliente la sala per le mamme e i bimbi, ma soprattutto avrebbe visto i sorrisi, sentito il vociare, ascoltato le incertezze e i commenti e, forse, avrebbe dato un giudizio meno severo su questa iniziativa, augurandosi non che non prenda piede, ma, anzi, che piano piano ne possano sorgere altre di simili per consentire una maggiore diffusione di occasioni di socialità e condivisione.
Il fenomeno delle mamme blogger nasce perché le mamme hanno un bisogno estremo di comunicare, di non sentirsi isolate, di conversare non solo di problematiche legate all’essere mamma, ma anche di parlare del più e del meno.
La rete è fantastica per questo, ma è pur sempre un ambiente virtuale.
Il calore di uno sguardo, di una stretta di mano, di un sorriso, di una risata condivisa sono altra cosa.
Quindi, per quello che può valere la mia modesta opinione di mamma, io promuovo Cinemamme a pieni voti e vi invito ad andare alle prossime proiezioni in programma.
Potete trovare tutte le informazioni qui: HYPERLINK “http://www.cinemamme.net” www.cinemamme.net

Voi invece cosa ne pensate? Mi piacerebbe sentire la vostra.

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