Marco Anzovino a PordenoneLegge. Le ragazze al terzo piano

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Storie vere sull’adolescenza femminile, sui disturbi alimentari e sulla sessualità, proposte con uno stile personalissimo – frutto della sua sensibilità di operatore sociale e della sua capacità di raccontare e raccontarsi attraverso le storie degli altri – dedicato ai ragazzi, al superamento delle difficoltà e al cambiamento positivo delle persone. Parole e musica di speranza.
Dopo l’ottimo debutto con “Turno di Notte”, ecco “Le ragazze al terzo piano” (ed. Biblioteca dell’Immagine), il nuovo progetto editoriale – musicale del pordenonese Marco Anzovino, operatore sociale, musicoterapeuta e cantatutore, in uscita il 4 ottobre in tutta Italia e che verrà presentato in anteprima giovedì 15 settembre alle ore 21:30 a Pordenone al Palaprovincia in Largo San Giorgio per il celebre festival PordenoneLegge. L’autore dialogherà con il giornalista Antonio Bacci ed eseguirà alcune canzoni contenute nel cd, accompagnato sul palco da Valentina Baradello all’arpa, Erica Fassetta al violino ed Elena Borgo al violoncello

Un libro e nuove canzoni dedicate ai ragazzi, un libro sul cambiamento positivo delle persone. Un cambiamento possibile attraverso la verità e la lealtà dei rapporti, e la condivisione reale delle passioni e dei sentimenti, in un’epoca di finzione e virtualità relazionale, di protagonismo distorto ed egoistico della vita, di dipendenza da psicologi e farmaci, di perenne sfida con qualcosa e qualcuno.

Il libro “Le ragazze al terzo piano” racconta le vite di tre ragazze che trascorrono il primo anno di Università assieme in un appartamento a Padova. Sono Anna e Giorgia, che arrivano da Farra d’Alpago, un piccolo paesino della montagna bellunese, già compagne di classe alle Superiori, e c’è Chiara, pordenonese, loro inquilina. La convivenza non sarà facile così come lo sperimentare per la prima volta una vita autonoma, lontana dal conforto o dal controllo della famiglia. Una vita comune a tanti ragazzi ma per loro, acrobate di un’adolescenza inquieta, ancor più complessa senza alcuna rete di protezione. L’appartamento al terzo piano diventerà il palco della loro nudità esistenziale. Quella abituale e sfrontata delle notti alcoliche e sfrenate di Chiara, quella inibita verso il mondo maschile della perfettina Giorgia, quella isolata e perduta di Anna che acuirà il suo disturbo alimentare in forma di anoressia nervosa.

“Le ragazze al terzo piano” è un libro che si legge come un romanzo di formazione e lo si interpreta come un saggio, come uno sguardo moderno sull’adolescenza femminile, sui disturbi alimentari, sulla sessualità, sul complicato ruolo genitoriale nel disorientamento culturale e sociale della nostra epoca. Il vero terzo piano però non è quello di un palazzo padovano, ma quello della Comunità Terapeutica «Villa Renata» del Lido di Venezia, specializzata nel recupero di persone tossicodipendenti dove l’autore, Marco Anzovino, ha lavorato per dodici anni come operatore sociale e musicoterapeuta. Il terzo piano è riservato alle ragazze. È il luogo di tante notti passate tra confidenze e tisane, musica, risate e pianti per capire e raccontare le loro vite. Le tre ragazze erano sue pazienti. Ora stanno bene. Come sarebbe dovuta andare, appunto.

Il libro contiene una postfazione di Gian Luigi Luxardi, psicologo-psicoterapeuta, responsabile del Centro per i Disturbi Alimentari di San Vito al Tagliamento (AAS. 5 «Friuli Occidentale»).