Martedì 21 Luglio 2020 – 242ª Seduta pubblica : Comunicato di seduta

Seduta
Ora inizio: 09:32

A conclusione dell’esame di mozioni sul protocollo aeronautico della Convenzione del Capo del 2001, l’Assemblea ha approvato la mozione 1-00133 (testo 2), illustrata dalla sen. Lupo (M5S), e la prima parte della mozione 1-00270, illustrata dal sen. Mallegni (FI).

Il Governo è impegnato a presentare alle Camere il ddl di ratifica della convenzione del Capo e del relativo protocollo aeronautico e a provvedere al corrispondente riordino e adeguamento delle disposizioni contenute nel codice della navigazione in relazione alle procedure di registrazione e cancellazione degli aeromobili dal registro aeronautico nazionale. La ratifica del ddl facilita l’offerta di finanziamento dei beni aeronautici attraverso la garanzia internazionale a favore dei creditori. E’ stata invece respinta la seconda parte della mozione 1-00270, che prevedeva ulteriori impegni: innalzare le garanzie economiche necessarie a fondare una compagnia aerea in Italia e nella Comunità Europea; stabilire controlli efficaci sulle compagnie aeree che operano in Italia; potenziare le funzioni dell’ENAC, affinché l’ente stesso possa svolgere realmente le verifiche sull’adeguatezza ed il rispetto degli standard stabiliti. Il Vice Ministro per gli affari esteri ha accolto la mozione di M5S; ha espresso parere favorevole sulle premesse e il primo impegno, riformulato, della mozione di FI e contrario sui restanti punti. Alla discussione e alle dichiarazioni di voto hanno partecipato i sen. Alfieri, D’Arienzo (PD), De Siano, Aimi (FI), Vono (IV), Lucidi (L-SP) che ha dichiarato voto favorevole a entrambe le mozioni, e Gabriella Di Girolamo (M5S).

A conclusione dell’esame di mozioni su Autostrade per l’Italia, l’Assemblea ha approvato la mozione di maggioranza e i punti 1 e 5, riformulati, della mozione di FI. Sono state respinte le mozioni di L-SP e FdI.

La mozione di maggioranza 1-00265 (testo 2), illustrata dal sen. Santillo (M5S), impegna il Governo 1) a dare seguito a quanto deciso in sede di Consiglio dei ministri del 14 luglio 2020, chiarendo le tempistiche e la scansione temporale delle fasi di attuazione previste per la definizione della transazione con Autostrade per l’Italia, fermo restando la risoluzione unilaterale della convenzione con ASPI in caso di mancato completamento dell’accordo transattivo, nonché a tenere conto che le società coinvolte nell’accordo sono composte da una pluralità di azionisti; 2) a garantire una costante e stringente vigilanza sull’operato del concessionario durante tutte le fasi di implementazione dell’accordo, in ragione della rilevanza degli interessi pubblici coinvolti; 3) a garantire, in particolare, la realizzazione da parte del concessionario degli interventi essenziali per la messa in sicurezza e l’adeguamento tecnologico della rete autostradale, tenuto conto della necessità di ristabilire pienamente la tutela dell’interesse generale alla sicurezza e di mantenere gli attuali livelli occupazionali di ASPI anche dopo la conclusione positiva dell’accordo transattivo; 4) a garantire una migliore attuazione dei programmi di manutenzione delle infrastrutture affidate in concessione e un più efficace monitoraggio degli interventi realizzati, nonché ad assicurare e salvaguardare la trasparenza nell’azione delle società concessionarie o, in generale, del gestore dell’infrastruttura, anche mediante obblighi di puntuale e periodica pubblicazione di tutti gli atti e i dati idonei a permettere un controllo sull’adempimento delle obbligazioni contrattuali.

Della mozione 1-00271, illustrata dal sen. Pichetto Fratin (FI), sono stati approvati i punti 1 e 5 che impegnano il Governo a fare chiarezza sulla concessione di ASPI e a chiedere a Consob chiarimenti riguardo ai movimenti in acquisto e in vendita del titolo Atlantia nelle ultime settimane e in particolare nella giornata del 15 luglio 2020. Sono stati invece respinti i punti da 2, 3 e 4 che chiedevano di garantire il risarcimento dei danni relativi al crollo del ponte “Morandi”, senza che ciò finisca per ricadere sulle finanze pubbliche; di non impegnare nel capitale di ASPI o Atlantia risorse pubbliche che andrebbero piuttosto volte al sostegno di investimenti produttivi delle aziende italiane e al sostegno di quelle in crisi; di avviare – ove ci siano i presupposti per un cambio nella maggioranza del capitale di ASPI – una procedura trasparente e competitiva per trovare un soggetto che garantisca i migliori parametri in termini di capacità gestionale, sicurezza e manutenzione, contenimento o riduzione dei pedaggi, livelli occupazionali.

La mozione 1-00257, illustrata dalla sen. Pucciarelli (L-SP), chiedeva al Governo: 1) di attivarsi affinché la società Autostrade per l’Italia SpA realizzi idonei investimenti sulla rete autostradale in concessione a seguito del crollo del ponte “Morandi”, e in particolare gli interventi infrastrutturali richiesti dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova per il territorio e il sistema portuale liguri; 2) di garantire l’effettiva realizzazione degli investimenti compensativi da parte di Autostrade per l’Italia SpA in tempi certi, quale precondizione essenziale alla conclusione dell’accordo transattivo; 3) di addivenire ad una risoluzione della controversia insorta con Autostrade per l’Italia SpA priva di oneri per lo Stato; 4) di provvedere alla tutela di tutti i soggetti direttamente e indirettamente coinvolti (gli azionisti, i creditori, i fornitori e i 6.923 dipendenti di Autostrade per l’Italia SpA), nonché al pagamento di indennizzi dovuti alle imprese a compensazione dei danni economici eventualmente patiti; 5) di provvedere, nel caso di assunzione del controllo di Autostrade per l’Italia SpA da parte di Cassa depositi e prestiti, alla tutela degli investitori istituzionali e di tutti i soggetti il cui risparmio gestito costituisce la maggiore fonte di finanziamento di CDP; 6) di riformare la normativa vigente in materia di concessioni autostradali, nei termini di semplificazione e chiarezza normativa, prendendo a riferimento, per quanto compatibili, le migliori pratiche riferibili ad altri regimi concessori.

La mozione 1-00261, illustrata dal sen. Ciriani (FdI), chiedeva al Governo di adottare tempestivamente tutte le iniziative di competenza volte ad assicurare che, nel complessivo riassetto del sistema delle concessioni autostradali, siano ridotti i pedaggi, siano garantite condizioni di corretto funzionamento del mercato, sia introdotta la «clausola di salvaguardia dell’interesse nazionale», cui adeguare sostanzialmente tutte le concessioni relative alle reti e alle infrastrutture strategiche.

Secondo il sen. Martelli (Misto) la vicenda delle autostrade non avrebbe dovuto essere personalizzata; a seguito del crollo del Ponte Morandi la concessione doveva decadere in conseguenza delle inadempienze; la revoca richiede invece l’indennizzo e l’intervento di Cassa e depositi prestiti non realizza una nazionalizzazione, bensì un’operazione di ricapitalizzazione e di scorporo che consente ad Atlantia di liberarsi di quote che saranno cedute a fondi di investimento privati. Secondo il sen. Fazzolari (FdI) tutto il sistema di concessioni andrebbe azzerato per porre fine al saccheggio delle infrastrutture strategiche che dovrebbero essere di proprietà pubblica e gestite da società private in base a regole che tutelino l’interesse pubblico. Il problema non è imputabile alla famiglia Benetton, a cui pure è stata regalata la concessione degli aeroporti di Roma, dipende piuttosto da privatizzazioni fasulle che garantiscono extraprofitti. Il sen Malan (FI) ha criticato invece l’intervento di taglio statalista del Governo e ha auspicato una gara per l’affidamento della concessione a un nuovo soggetto. Secondo il sen. Ripamonti (L-SP) nell’accordo non è chiaro chi sia responsabile del piano industriale: i debiti di Benetton non possono essere scaricati sui cittadini e spetta alla società concessionaria garantire l’occupazione. I sen. D’Alfonso, D’Arienzo (PD), Gelsomina Vono (IV) hanno messo in risalto gli aspetti positivi dell’accordo, che garantisce la remuneratività e la stabilità degli investimenti. La sen. De Petris (Misto-LeU), rilevando la persistenza di un pregiudizio ideologico contro l’intervento dello Stato, ha posto l’accento sui controlli a tutela della sicurezza e dell’interesse pubblico. Il sen. Bruzzone (L-SP) ha accusato la maggioranza di voler bloccare la Gronda di Genova, come dimostra il ritiro da parte di IV della propria mozione. Il sen. Cioffi (M5S) ha rivendicato al Governo il merito di aver rimesso mano alle concessioni al fine di migliorare l’efficienza della spesa e di garantire una sinergia tra proprietà statale e concorrenza privata.

Il Sottosegretario di Stato Margiotta ha affermato che, nelle condizioni date, il Governo ha conseguito il miglior risultato possibile: l’accordo prevede un’uscita graduale dell’attuale proprietà e nuovi investimenti anche per la manutenzione, l’intervento di Cassa e depositi prestiti evita difficoltà nell’occupazione e nella transizione al nuovo concessionario; le tariffe autostradali sono calcolate dall’Autorità dei trasporti. Il Governo ha espresso parere favorevole sulla mozione di maggioranza, ha chiesto a FI una riformulazione dei punti 1 e 5 del dispositivo, ha espresso parere contrario sulle mozioni di L-SP e FdI.

L’Assemblea ha approvato mozioni sul glifosato.

La mozione 1-00093 (testo 3), illustrata dal sen. De Bonis (Misto), impegna il Governo: 1) ad assumere ogni iniziativa in sede europea per rivedere le decisioni del 2017 sull’utilizzo di glifosato e a sospendere nelle more gli effetti del comunicato del Ministero della salute del 19 dicembre 2017 con cui si è recepito il rinnovo della sostanza attiva glifosato per 5 anni; 2) a prevedere che i grani esteri, provenienti da aree dove il clima impone l’impiego di glifosato, siano assoggettati al principio di precauzione comunitario; 3) a valutare la possibilità di emanare una circolare che vieti la presenza di glifosato in tutte le stive di grano importato, anche se già sdoganato in altri porti europei, e a disporre, di conseguenza, l’intensificazione delle attività di controllo e monitoraggio in tutte le infrastrutture portuali italiane, in particolare nei porti della Puglia dove sbarcano la maggior parte delle navi contenenti grano duro proveniente dagli Stati Uniti e dal Canada, con lo scopo di garantire la sicurezza alimentare, ambientale e sanitaria; 4) a promuovere, anche mediante lo strumento della decretazione di urgenza, interventi normativi finalizzati a vietare l’utilizzo e la presenza della sostanza attiva glifosato negli alimenti, oltre che a scoraggiare l’acquisto e l’utilizzo di grani esteri, che vengono miscelati con il grano duro nazionale, di ottima qualità, falsando le quotazioni del mercato italiano; 5) ad adottare tutte le necessarie misure di precauzione sul territorio nazionale volte a proteggere la sanità pubblica nonché la salubrità dell’ambiente, con specifico riferimento alla tutela delle acque, della flora e della fauna.

La mozione 1-00262 (testo 2), illustrata dalla sen. Cattaneo (Aut), impegna il Governo: 1) a realizzare con i Ministeri della salute, delle politiche agricole e dell’ambiente una valutazione complessiva delle evidenze scientifiche ad oggi disponibili rispetto all’erbicida glifosato, corredata da analisi di impatto comparative degli erbicidi e delle tecniche agrarie succedanee utilizzabili in caso di divieti e restrizioni all’uso di detto erbicida; 2) ad acquisire dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti una relazione di sintesi circa la quantificazione dell’eventuale maggiore onerosità e il profilo di rischio tossicologico di prodotti disponibili all’utilizzo per realizzare il diserbo manutentivo delle rispettive infrastrutture, qualora fosse vietato l’utilizzo del glifosato; 3) a valutare l’opportunità di subordinare ogni iniziativa normativa e regolamentare su eventuali restrizioni o ampliamenti dell’ambito permesso di utilizzo dell’erbicida glifosato all’acquisizione delle valutazioni sanitarie, ambientali ed economiche; 4) a trasmettere al Parlamento la relazione e ogni altro elemento informativo utile al fine di elaborare scelte politiche e legislative basate sulle migliori evidenze disponibili necessarie ad orientarsi nella disciplina di ambiti e materie ad elevata complessità tecnico-scientifica.

La mozione 1-00272, illustrata dalla sen. Lonardo (FI), impegna il Governo: 1) ad assumere ogni idonea iniziativa in sede europea per promuovere la revisione delle decisioni assunte in merito all’utilizzo del glifosato con regolamento di esecuzione (UE) n. 2017/2324 della Commissione, del 12 dicembre 2017; 2) ad adottare tutte le necessarie misure di precauzione sul territorio nazionale volte a proteggere la sanità pubblica, nonché la salubrità dell’ambiente, con specifico riferimento alla tutela delle acque, della flora e della fauna; 3) a promuovere, anche mediante lo strumento della decretazione di urgenza, degli interventi normativi finalizzati a vietare l’utilizzo e la presenza della sostanza attiva glifosato negli alimenti.

La mozione 1-00276, illustrata dalla sen. Sbrana (L-SP), impegna il Governo: 1) a sostenere iniziative volte ad un utilizzo più responsabile dei fitofarmaci in agricoltura; 2) a potenziare, non solo presso i punti di entrata esterni del nostro Paese ma anche presso i punti di stoccaggio interni sul territorio, il sistema dei controlli per i residui di fitofarmaci e quindi sul loro utilizzo appropriato in agricoltura, con particolare riguardo ai prodotti destinati all’alimentazione umana importati da Paesi terzi per i quali sia possibile verificare il loro trattamento con glifosato oltre la soglia consentita in ambito europeo; 3) ad individuare processi produttivi ecosostenibili quali difesa integrata, lotta biologica e ricorso a principi attivi naturali di nuova generazione anche derivati dalle piante officinali ovvero biocidi ad uso insetticida, fungicida, erbicida e battericida; 4) ad assumere ogni utile iniziativa finalizzata alla promozione di programmi di ricerca sui sistemi produttivi agroalimentari, allo scopo di sostenere lo sviluppo di un’agricoltura maggiormente sostenibile ed innovativa; 5) a predisporre un piano nazionale sementiero che permetta, da una parte, di investire su colture quali leguminose, frutta in guscio e, soprattutto, frumento duro e tenero, che negli ultimi anni hanno perso superfici coltivate a favore di un forte aumento delle importazioni da Paesi terzi, e, dall’altra, sostenerne il prezzo sui mercati favorendo la coltivazione nelle zone storicamente vocate del Sud Italia.

Alla discussione hanno partecipato i sen. Elena Fattori (Misto), Martelli (Misto), Zanda (PD), Aimi (FI), Vallardi (L-SP), Cattaneo (Aut). Il Vice Ministro Sileri ha espresso parere favorevole sulla mozione del sen. Bonis (Misto) e sulla mozione della sen. Cattaneo (Aut) a condizione di riformulazioni; ha accolto senza condizioni le mozioni di FI e L-SP.

Hanno svolto dichiarazioni di voto a sostegno della mozione Cattaneo (Aut) i sen. Unterberger (Aut) e Comincini (IV) i quali hanno insistito sulla distinzione tra rischio e pericolo. La sen. Loredana De Petris (Misto-LeU) ha dichiarato invece voto contrario alla mozione della sen. Cattaneo (Aut), che non può vantare il monopolio della scienza; a sostegno della mozione n. 93 ha richiamato il principio di precauzione e gli studi già esistenti, ricordando le pressioni esercitate sulla decisione europea e le sentenze che hanno condannato la Monsanto. Il sen. Taricco (PD) ha annunciato voto favorevole a tutte le mozioni. La sen. Caligiuri (FI) ha ricordato le divisioni nel mondo scientifico e le distorsioni dell’agricoltura intensiva. Il sen. Bergesio (L-SP) ha posto l’accento sul sostegno alla produzione agricola italiana di qualità. Il sen. Mautone (M5S) ha dichiarato voto favorevole alla mozione n. 93 e a quella di FI, voto contrario alla mozione della sen. Cattaneo (Aut); contrario alle premesse della mozione di L-SP ma favorevole al dispositivo.

A conclusione dell’esame di mozioni sulle scuole paritarie, l’Assemblea ha approvato le mozioni nn. 256 (testo 2) a prima firma della sen. Granato (M5S) e 275 (testo 2) a prima firma della sen. Sbrollini (IV).

La mozione 1-00256 (testo 2), della sen. Granato (M5S) e altri, impegna il Governo: 1) ad adoperarsi, attraverso provvedimenti di propria competenza, per estendere alle scuole paritarie norme inerenti agli obblighi di pubblicazione di dati; 2) ad acquisire ai fini dell’erogazione del contributo straordinario statale i dati relativi alla riduzione o al mancato versamento delle rette, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza. La mozione 1-00275 (testo 2), della sen. Sbrollini (IV) e altri, impegna il Governo a dare piena attuazione alla libertà di scelta educativa attraverso un sostegno delle scuole paritarie nei limiti delle disposizioni costituzionali e delle normative vigenti.

Il Sottosegretario di Stato per l’istruzione De Cristofaro ha accolto con riformulazione le mozioni nn. 256 e 275; ha chiesto modifiche della mozione di FI che non sono state accettate dai presentatori; ha espresso parere contrario alle mozioni di FdI e L-SP.

La mozione 1-00232, Bernini(FI) e altri, impegnava il Governo a sostenere in maniera adeguata le scuole paritarie, dando piena attuazione alle libertà di scelta educativa, attraverso il sistema dell’applicazione del costo standard per studente e attraverso la detrazione fiscale del 100 per cento delle rette in attesa. La mozione 1-00259, del sen. Iannone (FdI) e altri, impegnava il Governo: 1) ad adottare tutte le iniziative necessarie ad assicurare anche alle scuole paritarie una ordinata e sicura ripresa dell’anno scolastico, garantendo un andamento gestionale e amministrativo coerente con le dinamiche generali del sistema scolastico integrato nazionale; 2) ad assicurare, rispetto alle difficoltà di carattere finanziario ed economico connesse alla sospensione delle attività didattiche, la continuità amministrativa e didattica delle scuole paritarie, anche mediante adeguate verifiche periodiche sui fabbisogni finanziari in relazione all’andamento futuro dell’emergenza epidemiologica e della eventuale ipotesi di nuove sospensioni o contrazioni di attività; 3) a tutelare il bacino di professionisti occupati nel comparto delle scuole paritarie, mediante ogni iniziativa atta a preservare i volumi e i livelli qualitativi e quantitativi di attività educativa, didattica e amministrativa prestata all’interno degli istituti; 4) ad assicurare un’adeguata tempistica nell’erogazione delle risorse stanziate, garantendo a famiglie e studenti, in modo omogeneo sul territorio nazionale, uniformità e parità di accesso e consentire alle scuole paritarie, all’inizio dell’anno scolastico a settembre, di essere nelle condizioni di garantire una regolare ripresa delle attività didattiche e dei servizi educativi di competenza. La mozione 1-00267 del sen. Pittoni (L-SP) e altri, impegnava il Governo: 1) a proseguire con le azioni positive messe in campo a favore delle scuole paritarie, in linea con quanto segnalato dalle opposizioni; in particolare: a prevedere la detraibilità integrale del costo delle rette; ad attribuire alle famiglie una quota pari al costo standard di sostenibilità per allievo, con una media di 5.500 euro, consentendo così la libera scelta educativa delle famiglie; a promuovere una concertazione tra Stato e Regioni, per trovare la piena copertura del docente di sostegno, sull’esempio di quanto fatto dalla Regione Lombardia che destina 3.000 euro per ogni allievo disabile che frequenta la scuola paritaria; a siglare intese con le 12.564 scuole paritarie, le quali dispongono degli spazi necessari per accogliere in sicurezza quel 15 per cento di studenti che a causa del distanziamento non troveranno posto nelle 40.749 sedi scolastiche statali.

Dopo gli interventi delle sen. Binetti e Minuto (FI), il sen. Comincini (IV) e la sen. Cattaneo (Aut) hanno dichiarato sostegno alla mozione 275, mentre la sen. De Petris (Misto-LeU) ha dichiarato voto favorevole alla mozione della sen. Granato (M5S); hanno svolto infine dichiarazione di voto i sen. Maria Gallone (FI), Pittoni (L-SP) e Laura Granato (M5S).

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