Mercoledì 5 Agosto 2020 – 248ª Seduta pubblica : Comunicato di seduta

Seduta
Ora inizio: 09:32

All’unanimità l’Assemblea ha approvato in via definitiva il ddl 867-B, disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni.

La relatrice, sen. Boldrini (PD), ha richiamato il contenuto del provvedimento: l’articolo 1, introdotto dalla Camera, individua meglio l’ambito delle professioni sanitarie; l’articolo 2 istituisce l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie; l’articolo 3, introdotto dalla Camera, prevede iniziative informative dal parte del Ministro della salute; gli articoli 4, 5 e 6 riguardano le pene per lesioni personali cagionate al personale sanitario e le circostanze aggravanti del reato; l’articolo 7, introdotto dalla Camera, prevede la stipula di protocolli con le Forze di polizia per un pronto intervento; l’articolo 8, introdotto dalla Camera, istituisce la giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari; l’articolo 9, introdotto dalla Camera, prevede una sanzione amministrativa per condotte offensive o moleste nei confronti del personale sanitario. L’articolo 10 reca la clausola di invarianza finanziaria.

Con diversi accenti hanno dichiarato voto favorevole i sen. Laniece (Aut), Zaffini (FdI), Annamaria Parente (IV), Errani (Misto-LeU), Vanna Iori (PD), Siclari (FI), Raffaella Marin (L-SP) e Maria Castellone (M5S). Il sen. Zaffini (FdI) ha manifestato perplessità rispetto al proliferare di osservatori, giornate nazionali e iniziative informative; la sen. Marin (L-SP) ha denunciato la situazione insostenibile di pronto soccorso e centri di salute mentale, lamentando il mancato accoglimento di emendamenti volti a dotare le strutture sanitarie di strumenti di videosorveglianza e di un presidio fisso di polizia.

L’Assemblea ha approvato il ddl 1086, ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione nel settore della difesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica argentina, fatto a Roma il 12 settembre 2016. Il testo passa alla Camera.

L’Assemblea ha deliberato la costituzione in giudizio per resistere in un conflitto di attribuzione dianzi alla Corte costituzionale, sollevato dal Tribunale di Torino, VI sezione penale. Il conflitto riguarda la decisione, assunta nella seduta del 9 gennaio 2019, di considerare insindacabili le opinioni espresse dall’allora senatore Stefano Esposito. La sen. Gallicchio (M5S) ha annunciato voto contrario ritenendo diffamatoria, ed estranea all’esercizio della funzione parlamentare, l’accusa che Stefano Esposito ha rivolto all’ex magistrato Pepino di essere il mandante di un attentato contro la TAV.

A conclusione dell’esame della relazione sull’emergenza epidemiologica COVID-19 e ciclo dei rifiuti, approvata dalla Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (doc. XXIII, n. 4), l’Assemblea ha approvato una proposta di risoluzione sottoscritta da tutti i Gruppi parlamentari.

La risoluzione impegna il Governo ad assumere ogni iniziativa utile a risolvere le questioni evidenziate, tre le quali: la chiusura del ciclo dei rifiuti, la razionalizzazione dell’uso di presidi individuali e di materiali usa e getta, la riduzione dell’impatto ambientale dei rifiuti ospedalieri, l’analisi delle acque reflue e del rapporto tra emergenza epidemiologica e inquinamento atmosferico, il coordinamento della produzione normativa, il superamento delle norme derogatorie, la semplificazione in materia ambientale, la pianificazione dei controlli.

Il relatore, sen. Berutti (Misto), ha spiegato che l’emergenza epidemiologica, pur comportando un calo della produzione dei rifiuti, ha messo in evidenza le carenze strutturali degli impianti. Sebbene le imprese e i lavoratori abbiano concorso a mantenere un adeguato livello dei servizi, sono emerse nuove criticità legate allo smaltimento di materiali sanitari, alle tariffe e alla sospensione della Tari, alla complessità normativa e alla depurazione delle acque. Hanno dichiarato voto favorevole alla proposta di risoluzione i sen. Iannone (FdI), Comincini (IV), Paola Nugnes (Misto-LeU), Ferrazzi (PD), Maria Gallone (FI), Briziarelli (L-SP) e Trentacoste (M5S).

La Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che nella seduta di domani sarà discusso il ddl sulla parità di genere nelle consultazioni elettorali regionali; seguirà un’informativa del Ministro della salute. Intorno al 18 agosto sarà comunicata la presentazione del decreto-legge recante misure economiche urgenti. Dal 1° al 4 settembre l’Assemblea discuterà il decreto-legge semplificazioni; in quella settimana il Presidente del Consiglio renderà comunicazioni sull’attuazione delle misure di contenimento del Covid-19.

In apertura di seduta si è svolta una discussione sul calendario dei lavori. I sen. Romeo (L-SP) e Ciriani (FdI), richiamando i principi di trasparenza e di equilibrio dei poteri, hanno proposto nella seduta di domani un dibattito sulla secretazione degli atti del comitato tecnico scientifico che hanno ispirato i Dpcm del Presidente del Consiglio; hanno denunciato inoltre l’abuso di poteri speciali con riferimento alle nomine nei Servizi di sicurezza, effettuate dal Governo senza consultare il Comitato parlamentare di controllo. I sen. Perilli (M5S) e Ferrara (PD) hanno giudicato la proposta strumentale e provocatoria; il sen. Faraone (IV) ha rilevato che il dibattito potrà svolgersi a ottobre, quando cesserà lo stato di emergenza. In dissenso dal Gruppo, il sen. Crucioli (M5S) ha dichiarato voto favorevole al dibattito sugli atti secretati. Il sen. Malan (FI), associandosi alla richiesta di modifica del calendario, ha proposto in via subordinata di calendarizzare alcuni ddl sulla giustizia (istituzione di una Commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia, incarichi politici dei magistrati, istituzione della giornata delle vittime del sistema giudiziario). Le proposte di modifica del calendario sono state respinte.

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