Migliaia di persone a Gusti off di Gorizia

E’ stata fortemente voluta, come segnale di ripartenza e di volontà di ritorno alla normalità ma neppure nelle più rosee previsioni ci si aspettava che Gusti off potesse riscontrare un così alto gradimento, con un grande successo di pubblico. Una conferma, per l’amministrazione comunale, di trovarsi di fronte a uno straordinario veicolo promozionale. “Il marchio “Gusti di frontiera” è già stato registrato qualche anno fa- ricorda il sindaco, Rodolfo Ziberna-, e già prima dell’epidemia avevamo intenzione di sfruttare ulteriormente questo eccezionale brand  ma, ovviamente, davanti al Covid 19 ci siamo fermati. Pur con qualche dubbio abbiamo voluto ripartire con un evento decisamente ridotto, Gusti off,  con una dimensione sette volte inferiore alla manifestazione “madre”, giusto per mantenere viva l’attenzione ma il riscontro è stato incredibile, praticamente lo stesso, con le dovute proporzioni, delle maggiori edizioni. Questo ci fa capire che il termine “Gusti” è proprio entrato nel cuore e nella testa della gente, ben oltre i confini locali e nazionali, rappresenta qualcosa di più di una semplice manifestazione gastronomica : Gusti è incontro di cucine e culture diverse, è un momento di ritrovo, di gioia, di famiglia. Gusti è la gente, è Gorizia”.

Per questo il sindaco è deciso a premere sull’acceleratore per trasformare il brand  “Gusti di frontiera” in un veicolo di promozione del territorio. “E’ necessario forzare ancora di più la mano sull’utilizzo di Gusti per far conoscere l’enogastronomia locale in ambito internazionale attraverso iniziative collegate anche da svolgersi in altri momenti dell’anno  – rimarca il sindaco- ma anche realizzare gadget che ricordino che Gorizia è la città di Gusti. Inoltre, dobbiamo aprire le porte a sponsorizzazioni di alto livello che ci consentano di utilizzare quei fondi per la promozione della città”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore ai grandi eventi, Arianna Bellan. “Gorizia si conferma la città del gusto e della gastronomia internazionale- sottolinea- perché siamo in presenza non solo di un incontro fra cucine diverse ma di culture diverse, che utilizzano gli stessi ingredienti in modo diverso, che offrono alla gente che assapora i vari piatti,  la possibilità di “sentire” emozionalmente i luoghi da cui provengono. Questo accade solo a Gorizia, solo con Gusti e, quindi, dobbiamo valorizzare al massimo questa straordinaria caratteristica”.

Intanto, mentre si ragiona sul futuro della manifestazione, gli operatori che hanno voluto essere presenti a questa edizione “mignon” , francesi, austriaci, sloveni e del Friuli Venzia Giulia, se ne tornano a casa soddisfatti. Molti hanno venduto tutto ciò che avevano e c’è chi ha superato, negli incassi, addirittura l’edizione del 2019 di Gusti di frontiera. Ma hanno lavorato anche i locali del centro vista la grande mole di persone entrata a Gorizia nei quattro giorni della festa.

La dimensione della partecipazione la si può evincere dai numeri degli accessi, circa 150mila da giovedì a domenica. Ovviamente non si tratta di persone singole , visto che qualcuno può essere entrato e uscito più volte ma il numero rimane comunque impressionante.

E a chi propone di mantenere anche Gusti off, magari in un altro periodo dell’anno Ziberna risponde: “qualche idea sta già emergendo ma è troppo presto per parlarne, intanto godiamoci il successo di questa edizione e preghiamo perché l’epidemia si esaurisca definitivamente”.

Soddisfazione viene espressa anche per Contea. “Diciamo che ha avuto il compito di sostituire il salotto del gusto pur con altra impostazione- evidenzia il sindaco- e, com’era prevedibile, ci sono stati incontri più seguiti di altri ma, complessivamente la proposta, attuata in tempi davvero brevissimi e ringrazio per questo Gorizia spettacoli, era senz’altro di qualità. Posso comunque già annunciare, sperando davvero nella remissione totale del Covid19, che l’evento si svolgerà, com’era stato deciso in origine, nella settimana del 28 aprile, data del compleanno di Gorizia e avrà uno spazio tutto suo”.