Migranti: Serracchiani, verso dimezzamento presenze a Gradisca

Trieste, 15 feb – “La riduzione rapida del numero di presenze
di migranti a Gradisca è una priorità indifferibile che ho
segnalato alle Autorità centrali e che è stata presa in seria
considerazione, come dimostra il trasferimento di cento persone
fuori dalla nostra regione”. Lo ha affermato la presidente del
Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, la quale aveva
incontrato nei giorni scorsi il sindaco della cittadina isontina
Linda Tomasinsing, dalla quale aveva appreso in dettaglio del
disagio sociale generato da un fortissimo soprannumero di
richiedenti asilo presenti sul territorio, segnato da una
sproporzione inedita nel rapporto tra popolazione residente e
migranti.

“Questo alleggerimento non è ovviamente sufficiente a risolvere
le criticità connesse alla presenza del CARA, perché – ha
spiegato Serracchiani – occorrono misure strutturali, che tengano
conto concretamente di un flusso proveniente da oltre confine
che, pur non essendo emergenziale in sé, deve essere gestito. Un
primo obiettivo ragionevole, per noi, punta al dimezzamento delle
presenze a Gradisca”.

Per Serracchiani “le dichiarazioni del ministro Minniti rese oggi
al Comitato Schengen stanno andando incontro a esigenze precise,
tra cui l’accorciamento dei tempi per la decisione sul diritto
d’asilo. Va riconosciuto al Governo di aver preso una decisione
importante cancellando per decreto un grado di giudizio dalla
procedura e di aver posto l’accento sulla distinzione tra diritti
e doveri”.

“La presenza di un numero massiccio di migranti a lungo e in un
luogo ristretto – ha indicato la presidente della Regione –
genera quasi inevitabilmente situazioni difficili da controllare,
e spesso si verificano episodi che turbano la normale sensibilità
della popolazione residente. Lungo le rive dell’Isonzo, ad
esempio, c’è una situazione da tenere meglio sotto controllo”.

“E’ per questo che ho invitato a gli assessori Vito, Torrenti e
Shaurli ad analizzare assieme al prefetto di Gorizia proprio le
conseguenze della presenza di migranti sulle rive dell’Isonzo, ad
esempio in relazione al rispetto di normative ambientali e del
patrimonio. Questo – ha concluso Serracchiani – è un incontro di
carattere operativo che si terrà nei prossimi giorni”.
ARC/PPD/com

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