Militare originario di Palmanova morto in Libano

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Continuano, in cooperazione con le autorità libanesi, le indagini dell’Unifil per stabilire le cause della morte di un casco blu italiano morto nelle prime ore di oggi nella base del contingente italiano a Shama. Lo fa sapere il comando della forza dell’Onu schierata nel sud del Libano al confine con Israele. Il comandante dell’Unifil, il generale italiano Luciano Portolano, ha espresso le sue condoglianze al governo italiano e alla famiglia del sottufficiale, ricordandolo come “un peacekeeper stimato e impegnato che lavorava attivamente a sostegno del mandato dell’Unifil”
E’ una comunità in lutto, quella di Camino al Tagliamento (Udine), il paese in cui risiedeva Luigi Sebastianis, il sottufficiale dell’Esercito Italiano trovato privo di vita all’alba di oggi nella base Unifil di Shama, nel Libano del Sud. La notizia del suo decesso si è diffusa rapidamente in paese, questa mattina, dopo che i militari l’hanno comunicata ai familiari della vittima, la moglie e due figli, una ragazza di 19 anni e un ragazzo di 14.
Originario di Palmanova, Sebastianis si era trasferito a Camino nel 2003, dopo aver vissuto per molti anni a Mortegliano. Cugino dell’assessore alla cultura, era molto conosciuto in paese. “Era una persona disponibile, estremamente cortese – testimonia il sindaco, Nicola Locatelli, che lo conosceva personalmente -. Viveva la comunità compatibilmente con gli impegni del suo lavoro”, che già altre volte lo avevano portato in missione all’estero. “Non perdiamo solo un servitore dello Stato, ma un amato concittadino. E’ una tragedia che ci colpisce doppiamente”, aggiunge il sindaco, che andrà nel pomeriggio a portare alla famiglia il cordoglio della comunità intera.