Mobilità sostenibile in città: numeri in crescita e più soluzioni per gli spostamenti. Questo il primo bilancio dell’amministrazione comunale a quattro mesi dall’introduzione del nuovo servizio di bike sharing a flusso libero in tutto il territorio comunale. Numeri significativi che evidenziano un utilizzo crescente della mobilità sostenibile, soprattutto nelle ore di punta di spostamento.
I dati: le due ruote sono una valida alternativa per gli spostamenti della quotidianità
Nel primo quadrimestre del 2025 il servizio di bike sharing a Udine registra dati significativi, con oltre 9.000 utilizzi complessivi da gennaio ad aprile e picchi giornalieri che sfiorano le 200 corse. Un dato che conferma l’interesse crescente della cittadinanza verso una mobilità urbana sostenibile, comoda e accessibile.
A essere particolarmente rilevante è però la concentrazione delle corse nell’arco della giornata. L’analisi degli orari di utilizzo in questi primi quattro mesi dell’anno, restituisce infatti una fotografia piuttosto chiara delle abitudini quotidiane di chi sceglie la bici per i propri spostamenti, anche in pieno inverno: le fasce più attive sono quelle del mattino tra le 7 e le 9, in corrispondenza dell’inizio delle attività lavorative e di studio, tra le 13 e le 14 per la pausa pranzo, e nel tardo pomeriggio, tra le 17 e le 18, quando le attività vanno verso il termine. In particolare gli utilizzi della bicicletta tradizionale in queste tre fasce orarie superano il 50% degli utilizzi. Segnali che indicano come la bicicletta, sia per i pendolari che per gli udinesi, stia diventando una valida alternativa ai mezzi privati e a quelli pubblici anche per gli spostamenti della quotidianità.
Entrando nel dettaglio dei mezzi, le biciclette tradizionali sono maggiormente utilizzate durante i giorni feriali, da lunedì a venerdì, con un fisiologico calo nel fine settimana. Le biciclette elettriche, invece, mostrano una tendenza opposta: nel weekend si registra un utilizzo in linea con il resto della settimana e, nella giornata di sabato, un lieve incremento delle corse, specialmente nelle ore pomeridiane. Un andamento che lascia ipotizzare un maggiore impiego da parte di turisti e visitatori, ma anche degli udinesi in giornata prefestiva.
Le ebike rappresentano al contempo la fetta più consistente degli utilizzi, con quasi sei corse su dieci che sfruttano la pedalata assistita. Il 58,4% dei noleggi è stato effettuato su questo tipo di mezzo, a testimonianza del gradimento per questa modalità moderna, rapida e comoda.
Un utilizzo crescente
Il servizio, attivo in città da gennaio, ha visto una crescita costante grazie alla progressiva distribuzione delle 380 biciclette attualmente presenti sul territorio comunale. Una rete che in questi mesi ha visto una graduale espansione in linea con messa a disposizione dei mezzi e che, con il parco bici ormai al completo, sarà uno strumento importante per collegare ogni quartiere della città nei prossimi mesi estivi. In tutto, da gennaio ad aprile, le corse registrate sono state più di nove mila, ma nelle prime due settimane di maggio la soglia delle 10 mila corse è già stata superata. Complice anche le temperature più calde, come detto, da gennaio, quando le bici sono state utilizzate poco più di mille volte, ad aprile, quando le corse sono state quasi 3600, l’utilizzo è stato in costante crescita.
In linea, del resto, con i nuovi utenti registrati che sono stati 1201 al termine del primo mese e poi a salire sempre di più: 624 nuovi utenti a febbraio, 807 a marzo, 936 ad aprile.
A fare un sunto di questi numeri è l’Assessore alla mobilità Ivano Marchiol: “Sono numeri che certamente ci vedono soddisfatti perché certificano ancora una volta che l’introduzione di questo servizio è stato un passo in avanti importante per una città che vuole stare al passo con i tempi. È positivo in particolare – entra nel merito dei dati l’assessore – che gli spostamenti con il bike sharing siano utilizzate negli orari di punta, a testimonianza che la mobilità sostenibile può rappresentare un’alternativa valida per gli spostamenti di ogni giorno. Siamo sicuri – conclude Marchiol – che nei mesi estivi, grazie anche ai numerosi eventi estivi in città, questo servizio potrà essere ancora più utile ai cittadini e visitatori”.
La modalità freeflow
La principale caratteristica del servizio di bike sharing è il cosiddetto free flow. All’interno del cosiddetto “Ring” delimitato da viale Trieste a est, via Caccia e via San Daniele a Nord, viale Ledra e Via Marangoni proseguendo su viale Duodo e via Marco Volpe a ovest e viale Europa Unita con la stazione dei treni e l’autostazione a sud, sono predisposte apposite stazioni virtuali, cioè aree definite dove sarà possibile lasciare la bicicletta dopo l’utilizzo e trovarne disponibili in gruppo. Le aree di sosta sono in tutto una cinquantina, dislocate in diversi punti all’interno del ring e sono consultabili sull’app. Al di fuori dell’area dell’”anello” invece, le biciclette, a fine corsa, possono essere posizionate sostanzialmente ovunque, sempre nel rispetto degli spazi urbani. Questa modalità consente una diffusione capillare sul territorio e la massima comodità negli spostamenti su due ruote in città.