Mobilità: Vito, Fvg modello per auto elettriche nelle PA

Pordenone, 4 dic – Sostituire circa 800 vetture alimentate a
benzina o diesel con altri mezzi a trazione elettrica,
utilizzando un servizio di car sharing. Ma anche ridurre le
emissioni di anidride carbonica e aumentare la produzione di
energia elettrica da fonti rinnovabili. Il tutto grazie a fondi
comunitari pari a 900mila euro in grado di produrre investimenti
per circa 15 milioni di euro.

Sono questi, in sintesi, gli elementi che caratterizzano il
progetto NeMo (New Mobility in Friuli Venezia Giulia) presentato
quest’oggi dalla Regione alle pubbliche amministrazioni del
Pordenonese e dell’Udinese e che sarà illustrato domani anche a
Gorizia e Trieste. Oltre alla Regione, che ha il ruolo di lead
partner, il team del progetto è composto da Area Science Park
(progettazione e coordinamento tecnico-scientifico), Università
di Trieste (analisi dei bisogni di mobilità delle PA), Bit
(aspetti tecnico-finanziari), Aniasa (esperto di mobilità e
rappresentante degli operatori presenti nel mercato italiano) e
Promoscience (comunicazione e disseminazione).

Noemix è il nuovo servizio di car sharing per la Pubblica
Amministrazione sviluppato da NeMo, progetto europeo finanziato
dal programma Horizon 2020 che intende contribuire alla
transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio,
riducendo l’inquinamento urbano causato dai veicoli a motore.

Il servizio sarà attivo a partire dal 2019 grazie a una
partnership pubblico-privato con la quale il Friuli Venezia
Giulia si candida a essere la prima regione in cui una quota
consistente dei veicoli aziendali degli Enti pubblici sarà
sostituita da veicoli elettrici.

Aggregando le esigenze di pubbliche amministrazioni diverse, si
passerà dal modello attuale basato sull’acquisto delle
autovetture a uno imperniato su un “servizio centralizzato di
mobilità elettrica” gestito da operatori privati.

Oltre al car sharing, al noleggio di veicoli elettrici e a un
software di gestione e ottimizzazione della mobilità delle PA,
Noemix prevede l’installazione di infrastrutture di ricarica e la
produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il Progetto, avviato nel giugno 2017, ha una durata di quattro
anni e punta a fare del Friuli Venezia Giulia una regione
d’avanguardia a livello europeo nella transizione verso
un’economia a basse emissioni di carbonio.

Come emerso nell’illustrazione compiuta quest’oggi, da una prima
analisi condotta nel 2016, risulta che le pubbliche
amministrazioni del Friuli Venezia Giulia hanno esigenze di
mobilità gestite con almeno 1500 autovetture che viaggiano per
50-100 km al giorno, prevalentemente in ambito urbano. In
particolare, il 70 per cento dei veicoli sono sottoutilizzati
mentre 530 vetture hanno più di 10 anni, di cui 320 con più di 15
anni.

Quando il progetto sarà a regime, il parco auto delle pubbliche
amministrazioni potrà contare su 560 auto elettriche, 660
colonnine per la ricarica delle vetture ed impianti di produzione
di energia da fonti rinnovabili; questi ultimi garantiranno il 50
per cento dell’energia necessaria, mentre la parte rimanente
proverrà dall’acquisto di energia verde certificata. Il risparmio
atteso ammonta a 4,261 GWh/anno di energia primaria, a cui si
aggiungono 0,659 GWh/anno di produzione di energia verde.

“Con il servizio Noemix – ha spiegato l’assessore regionale
all’Ambiente, Sara Vito, a margine dell’incontro di Pordenone –
puntiamo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica
dovuta all’utilizzo di vetture elettriche e all’abbattimento
delle polveri sottili e del rumore causati nelle città dal
traffico veicolare”.

“Oltre alla sostituzione delle autovetture e l’avvio del car
sharing – ha aggiunto Vito – il progetto che è stato finanziato
prevede poi un altro importante step che è quello legato alla
best practice. Infatti, c’è grande interesse verso NeMo anche da
parte di altre Regioni d’Italia e Paesi europei. Per questo
motivo l’attività svolta in Friuli Venezia Giulia rappresenterà
un banco di prova anche per gli altri stati membri dell’Unione,
come ad esempio la Spagna e l’Austria, che hanno già manifestato
l’intenzione di replicare quanto faremo nella nostra regione”.

“Non da ultimo – ha concluso Vito – grande attenzione al progetto
è emersa anche nel corso dell’illustrazione che abbiamo compiuto
la scorsa estate in Kazakistan, in occasione dell’Expo dedicato
all’energia”.
ARC/AL/c

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