Monfalcone: 0M/ no place to hide, mostra in galleria – 28 mar/3 mag 2015

Marotta e Russo_Ampersand AttitudeVenerdì 27 marzo alle 18.00 alla Galleria Comunale d’Arte Monfalcone si inaugura 0M/ no place to hide. Il titolo è una suggestione che deriva dall’omonimo libro di Glenn Greenwald, premio Pulitzer 2014, che indaga sul tema della libertà, della sicurezza, della democrazia, della privacy.

0M/ no place to hide è uno stimolo di riflessione dei curatori Martina Cavallarin e Stefano Monti che coinvolgono un gruppo di artisti italiani chiedendo loro di indagare all’interno della cultura contemporanea dove il consenso sembra necessario e passa attraverso il numero dei like e dei fan; dove il continuo “aggiornamento” crea assuefazione; dove il narcisismo trova canali di amplificazione a gettito illimitato, ma dove il conseguente meccanismo di controllo diventa pervasivo e condizionante.
0M (zero maps) indica uno spazio non identificato da nessuna mappa geografica, uno spazio progettuale creativo dove rifugiarsi, uno spazio riservato all’individualità, uno spazio senza pubblico. Indica anche una modalità di pensiero non omologata, individuale, innovativa, slegata dal giudizio degli altri.

La mostra riprende il filo di ricerca sull’arte contemporanea, che ha conferito notorietà internazionale allo spazio monfalconese, con opere site e time specific di Alterazioni Video, Lorenzo Commisso, Francesco Jodice, Masbedo, Marco Mendeni, Ryts Monet, Elisa Giardina Papa, Antonio Riello, Michele Spanghero, Giuseppe Stampone. Udinesi gli artisti Marotta & Russo, che presentano l’installazione Ampersand Attitude – No Place to Hide, 2015, specchio e stampa digitale sagomata in PVC e Maria Elisabetta Novello con PRIVATA PROPRIETÀ, un cancello in ferro che l’artista, con la consueta poesia, ha personalizzato per la mostra.

“I cartografi medievali disegnavano draghi e leoni per rappresentare quello che si estendeva oltre i limiti del mondo conosciuto, quasi a indicare che il territorio inesplorato era in qualche modo pericoloso. 0M/ no place to hide – Nessun posto per nascondersi non è un’affermazione negativa, ma un obbligo di verità verso il quale ognuno può, deve e avrà comportamenti differenti. Nello stesso tempo rappresenta la scelta necessaria e volontaria di spegnere i riflettori, abbassare il volume, godere dell’anonimato, scegliere una posizione discreta; non per celare o negare, bensì per affermare se stessi dopo un periodo di sottrazione.” afferma Stefano Monti, gallerista e curatore indipendente, napoletano di nascita, britannico di formazione, udinese di adozione, dallo spazio Ultra di Udine attento osservatore dell’arte contemporanea e delle nuove tecnologie.