Anemone (Nancy Brilli) e Ortensia (Chiara Noschese) appartengono infatti a due mondi diametralmente opposti: la prima, sgargiante, sensuale e irriverente, aderisce ad ogni dettaglio della vita con vigoroso entusiasmo. La seconda, uccello notturno, è un’irsuta e rabbiosa creatura in cerca di una perenne rivincita. La regia di Leo Muscato le colloca in una stanza d’albergo invasa dai detriti di una catastrofica vita precedente, nella quale le due donne si muovono come se fosse normale, ormai abituate ad arrampicarsi con disinvoltura sul caos, a sopravvivere. Entrambe si raccontano a Manola, terapeuta dell’occulto, dalla quale pretendono attenzione e comprensione, rivelando la propria squinternata coscienza in un girotondo di specchi, evocazioni, malintesi, rivalse canzonatorie. Ma chi è davvero Manola? Lo scopriremo nel corso di una maratona impudica e commovente, che svela l’intimità femminile in tutta la sua complessità. |