Nelson Mandela è morto. “La storia siamo noi” VIDEO

La storia siamo noi – Un eroe, un mito. Ha incarnato il trionfo gioioso della giustizia sulla brutalità, della speranza sulla rassegnazione e della vita sulla sottomissione. E ha pagato con 27 anni di carcere per il suo ideale. La Storia siamo noi racconta la sua storia.

Giugno 1988. Nelson Mandela è in prigione da circa 25 anni. La sua fama è già mondiale. L’opinione pubblica internazionale si schiera al fianco del leader della lotta contro l’apartheid. All’epoca Mandela ha 70 anni. Il mondo dello spettacolo si mobilita per chiedere a gran voce il suo rilascio.

La liberazione, facilitata dall’ascesa di Frederik de Klerk alla presidenza del Sudafrica, arriverà solo due anni dopo: l’undici febbraio 1990. All’uscita di prigione, Mandela pronuncia il suo primo discorso da uomo libero: parole di pace, senza alcun desiderio di vendetta.

Nel 1993 Mandela, insieme a De Klerk, riceverà il premio Nobel per la pace, un riconoscimento che aumenterà ancora, se possibile, la sua fama internazionale. Nel maggio 1994, è eletto presidente del Sudafrica. Nel suo discorso d’investitura Mandela si assume l’impegno di costruire una società in cui tutti i sudafricani, bianchi o neri possano camminare a testa alta, dando vita a una nazione arcobaleno, in pace con se stessa e con il mondo.

Nel 2004 si ritira dalla vita politica. Ma continua a mobilitare le folle, mettendo la sua fama a disposizione di cause importanti come la lotta contro l’AIDS e contro la povertà: “Dove c’è povertà e malattia, AIDS compreso, dove gli esseri umani sono stati oppressi – spiega – c’è più lavoro da fare. Il nostro compito è garantire libertà per tutti”.

Mandela è un nome legato a doppio filo a libertà e pace. Al punto che l’UNESCO ha istituito il Nelson Mandela Day che si festeggia ogni anno, il 18 luglio, anniversario della sua data di nascita. Obiettivo della giornata: costruire un mondo più giusto.

Nelson Mandela è morto a 95 anni. Il presidente del Sudafrica, Jacob Zuma, ha annunciato giovedì sera in un commosso discorso televisivo alla nazione la scomparsa del suo predecessore, eroe della lotta all’apartheid nel Paese. «I nostri pensieri – ha detto – sono con la sua famiglia, con i colleghi e amici e con il popolo sudafricano». Zuma, visibilmente commosso, ha espresso «profonda gratitudine» per Mandela e ha ordinato il lutto nazionale. Le bandiere saranno a mezz’asta in tutto il Paese da venerdì al giorno delle esequie. «La sua anima riposi in pace. Dio benedica l’Africa», ha detto ancora Zuma.