Tra tutti i cantautori italiani, molti dei quali hanno intrattenuto rapporti amichevoli, o addirittura intensi, con la parola poetica, nessuno come Fabrizio De Andrè è stato capace di legare in modo tanto indissolubile ed efficace i versi e la musica. Che si trattasse dei componimenti degli antichi trovatori, o invece di questo o quel poeta contemporaneo, in tutta la ricerca del cantautore genovese la parola ha sempre rivestito una funzione assolutamente decisiva. È questa la ragione per la quale non è possibile prescindere dal suo magistero ogni volta che si voglia affrontare il nodo del rapporto tra canzone d’autore e poesia, un tema che sempre di più sta attirando l’attenzione degli artisti e del loro pubblico. Ecco perché, grazie al patrocinio della Fondazione Fabrizio De Andrè, Absolute Poetry accende quest’anno i suoi riflettori su di lui.
Ma per una volta abbiamo voluto invertire le parti. Saranno i poeti a trasformare in rime le sue canzoni, come a voler dimostrare che il rapporto tra poesia e canzone d’autore è tanto intimo e stretto da non temere che per una volta i ruoli si capovolgano.
Elisa Biagini (La canzone dell’amore perduto)
Isabella Bordoni (Tutti morimmo a stento e Intermezzo)
Ennio Cavalli (Il chimico)
Rosaria Lo Russo (Sidun e Khorakhané)
Enzo Minarelli (Parlando del naufragio della London Valour)
Mercoledì 4 Giugno 2008 – 20.45
Monfalcone (GO)
Teatro Comunale
Giulio Mozzi (Verranno a chiederti del nostro amore)
Aldo Nove (Rimini)
Tommaso Ottonieri (La cattiva strada)
Sara Ventroni (Amico fragile)
Ospite d’onore Dori Ghezzi