Nozze Gay: Serracchiani si schiera, “Parlamento approvi legge sulle unioni civili”

SERRACCHIANI-LUGLIO-2013Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia chiede al Parlamento di approvare al più presto la legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso.
La richiesta è contenuta nell’approvazione di un “voto alle Camere” da parte dell’aula. La proposta, avanzata da M5S, Sel, Pd e una lista civica, è stata votata anche dalla presidente della giunta, Debora Serracchiani.
Serracchiani ha anche accolto un ordine del giorno con cui si chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo affinché sia ritirata o annullata la circolare del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha impedito la trascrizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero.

 

La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Eleonora Frattolin commenta con soddisfazione l’approvazione del voto alle Camere presentato dal gruppo pentastellato.

“Non possiamo più avere paura di chi non aderisce (o non finge di aderire) a un modello familiare tradizionale che si presume sia – come ha affermato qualcuno – l’unico capace di “costituire una comunità di affetti e di solidarietà in grado di trasmettere valori e ad armonizzare i diritti degli individui con le altre istanze della vita sociale” – ribadisce la capogruppo M5S. Sicuramente è più comodo e semplifica le cose fare finta che la nostra società non sia interessata da cambiamenti radicali, in atto da tempo: il referendum sul divorzio ha cambiato la concezione stessa di un modello familiare tradizionale e immutabile”.

“Il sorpasso del numero delle convivenze di fatto (anche nascoste) su quello dei matrimoni, dimostra che contrarre matrimonio non è più il modo principale per costruire una comunità di affetti familiare (o perlomeno non è il solo). Bene, un legislatore, nazionale o regionale che sia, ha il compito di prendere atto, senza paura, dell’evoluzione del sentire comune – sottolinea Frattolin. E lo deve fare senza ricorrere alle solite ricette paternaliste e oscurantiste. Ma soprattutto è per questo che chiediamo che riprenda l’iter della proposta di legge Cirinnà (Pd)”.

Molto importante anche l’impegno che si è assunta la presidente Serracchiani di attivarsi presso il ministero affinché venga ritirata la circolare che ha portato all’annullamento delle trascrizioni dei matrimoni contratti all’estero da persone dello stesso sesso. “Ci auguriamo che, dato il suo prestigioso ruolo di vicesegretario nazionale del partito che sta governando il Paese, possa riuscire nell’intento. Tanto più che si tratta di difendere la nostra Regione dal trattamento “speciale” ricevuto dai sindaci locali, con l’annullamento d’ufficio operato dal commissario di Governo”.