Nucleare: piccolo fermo a Krsko, ma nessun allarme

3 krsko centraleLa centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, e’ stata di nuovo fermata ieri verso le 22.30 a causa di un problema all’elettrodotto a cui e’ collegata. Responsabili dell’impianto hanno riferito che la centrale si e’ fermata automaticamente dopo che dal sistema energetico e’ saltato un elettrodotto che trasporta l’energia in direzione della Croazia. Hanno poi aggiunto che non ci sono rischi per la popolazione e l’ambiente. Un simile problema, durato poche ore soltanto, era avvenuto mercoledi’ scorso, quando la centrale era poi stata riattivata. ANSA

Il senatore del Pd Carlo Pegorer ha presentato oggi un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo sull’incidente alla centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, tale da determinare l’avvio del sistema automatico di emergenza. ”Posto che non e’ la prima volta che la centrale nucleare di Krsko, situata ad un centinaio di km dalla frontiera italiana, registra incidenti conseguenti al suo malfunzionamento – ha spiegato Pegorer – chiedo se il Governo Italiano sia in possesso o meno di piu’ dettagliate informazioni su tali recenti incidenti”. Secondo Pegorer, poi, nel caso di incidente grave nella centrale di Krsko con la possibile fuoriuscita di vapori contaminanti, ”il territorio del Friuli Venezia Giulia ne sarebbe investito in poche ore”. Per la serieta’ di simile grave possibile evento, ”la stessa Repubblica di Slovenia si sarebbe dotata di dosi di iodio sufficienti a garantire la cura della propria popolazione”. Pegorer, nell’interrogazione, chiede anche al governo italiano se sia stato definito un piano di distribuzione di pillole di iodio nei territori posti nelle vicinanze di paesi nei quali sono ubicate e funzionanti centrali nucleari da utilizzare in caso di insorgenza di nube tossica da tali impianti” ANSA

La centrale nucleare di Krško è sita a Krško, Slovenia. La centrale è stata connessa alla rete il 2 ottobre 1981, entrando in operatività il 15 gennaio 1983; è stata costruita come joint venture dalla Slovenia e dalla Croazia entrambe parti della Jugoslavia a quel tempo. È dotata di un reattore ad acqua pressurizzata Westinghouse di costruzione occidentale da 696 MW elettrici netti contenente 48.7 tonnellate di “combustibile” a base di ossido d’uranio
Il futuro di questa centrale non è ancora certo, da molti anni sono stati evidenziati dagli Stati vicini le preoccupanti condizioni in cui versa, situazione messa in rilievo da numerosi episodi di allarme; fra i più recenti ricordiamo nel 2008 una fuga di acqua di raffreddamento del reattore, nel 2007 la centrale venne isolata e chiusa per un mese per interventi urgenti e non verrà comunicato mai come sarebbe da procedura in sede europea le precise motivazioni; nel 2005 il reattore è stato arrestato per problemi al sistema di contenimento di una ventola per il trattamento dei vapori. La Slovenia ha cercato di sopire le proteste esponendo un piano che prevede di togliere dal servizio ed in seguito demolire la centrale a partire dal 2023. Queste intenzioni però vanno in contrasto con la recente pubblicazione dell’ente governativo per l’energia nucleare slovena che prevede entro il 2017 il raddoppio della centrale e possibili accordi con partner internazionali per la vendita di energia. (wikipedia)

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