Nuovi canoni ater: Santoro, Regione chiede gradualità e flessibilità

Trieste, 25 gen – “Ho convocato i direttori delle ATER per una
verifica dei criteri adottati. Compito delle ATER non è fare
cassa ma offrire alloggi a canoni equi in base alle diverse
situazioni economiche e familiari”. Lo ha affermato oggi
l’assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro.

“A fronte della riforma delle ATER – ha spiegato Santoro – la
Regione ha chiesto alle aziende che gli eventuali aumenti che
potrebbero toccare qualche assegnatario debbano essere
caratterizzati dalla gradualità e sia applicata una
rateizzazione, al fine di non gravare in alcun modo sulle
famiglie in modo inaspettato o eccessivo. Su questo aspetto ho
richiamato i direttori delle aziende, ricordando loro che la
Regione si farà carico delle eventuali differenze degli introiti
che si dovessero verificare all’esito del nuovo sistema di
canone”.

“Appreso che sono pervenute segnalazioni da parte dei cittadini
su incongruenze e mancanza di gradualità – ha proseguito
l’assessore – ho convocato i direttori delle ATER per una
verifica dei criteri adottati e delle modalità comunicative, in
modo che gli indirizzi impartiti dalla Regione siano rispettati e
non si creino problemi alle famiglie che usufruiscono degli
alloggi sovvenzionati”.

“Con la determinazione del canone ATER determinato sulla base
dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)
dell’assegnatario e del suo nucleo familiare e parametrato anche
sulla base di alcuni elementi oggettivi dell’alloggio quali ad
esempio l’efficienza energetica, il piano con la presenza o meno
dell’ascensore ed altri indicatori, si è voluto dare maggiore
equità ed uniformità al sistema dei canoni delle ATER regionali
che venivano calcolati in modo diverso in ciascun territorio e –
ha concluso – senza tenere conto di diversi parametri
fondamentali”.
ARC/PPD/com

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