Conte: obbligo di utilizzare la mascherina anche all’aperto

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato le misure adottate dal governo per contenere l’aumento dei contagi: la principale è l’obbligo di utilizzare la mascherina anche all’aperto, a meno che non si sia in spazi isolati.

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Il Consiglio dei ministri ha prorogato al 31 gennaio 2021, con una delibera, lo stato d’emergenza per il Covid. Restano le altre norme anti contagio in vigore fin dall’inizio della pandemia: distanziamento fisico di almeno un metro, divieto di assembramento, rispetto delle misure igieniche a partire dal lavaggio delle mani, obbligo di stare a casa con più di 37,5 di febbre.
Le regioni, in base al nuovo decreto legge Covid, possono adottare solo misure anti contagio più restrittive di quelle disposte dai dpcm del governo

Il premier, inoltre, ha raccomandato di indossare la mascherina il più possibile anche in casa per proteggere le persone più vulnerabili, ad esempio anziani ed immunodepressi. “Le mascherine bisogna portarle sempre con sé quando si esce di casa, e bisogna indossarle sempre, a meno che non ci si trovi in situazioni di isolamento – ha detto Conte -. Dobbiamo essere più rigorosi, per evitare nuove misure restrittive per le attività commerciali. Abbiamo una forte raccomandazione per i cittadini: in famiglia bisogna mantenere la distanza, per proteggere i nostri familiari, amici. Le relazioni amicali e familiari sono i casi in cui più si diffonde il contagio. Lo Stato non può però entrare nelle abitazioni private.
Se dismettiamo questo senso di responsabilità andremo in difficoltà. I protocolli nelle fabbriche e negli uffici continuano a essere in vigore. Da domani saranno in vigore queste norme.
La tutela della salute deve essere al primo posto. Con quello tuteliamo anche il tessuto produttivo”.

Non c’è alcun inasprimento delle sanzioni per chi viola le regole anti-contagio: le multe vanno da 400 a 1000 euro e sono quindi di entità uguale a quelle previste nei precedenti provvedimenti per la gran parte delle violazioni delle norme anti-Covid, come quella anti-assembramenti.