OGM: in FVG prima semina in Italia. Pericolo o futuro?

mais-ogmTorna prepotentemente alla ribalta il tema degli organismi genticamente modificati: venerdì 30 aprile sarà avviata la prima coltura in Italia, mentre alcune associazioni di categoria si oppongono

Sarà seminato per la prima volta in Italia in un campo, in Friuli, venerdì prossimo, 30 aprile, il mais Ogm (organismo geneticamente modificato). L’iniziativa è degli Agricoltori federati e del Movimento libertario che semineranno mais Ogm in un piccolo campo di 2-3 ettari, a Vivaro (Pordenone). Ad annunciarlo sono il presidente di Agricoltori federati, Giorgio Fidenato, e l’amministratore delegato del Movimento libertario, Leonardo Facco. La decisione – precisano Fidenato e Facco – è stata presa “nonostante le polemiche strumentali conseguenti alla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato il via libera alla semina di mais Ogm, nonostante le intimidazioni avanzate da più di un’associazione e nonostante il decreto dell’ex ministro Zaia”. Il 19 gennaio scorso, il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso del vicepresidente di Futuragra, Silvano Dalla Libera, imponeva ai ministeri competenti di concludere entro 90 giorni il procedimento “di istruzione e autorizzazione alla coltivazione di mais geneticamente modificato già autorizzato a livello comunitario”, cioé il Mon 810. Il 7 aprile, i ministri della Salute, Ferruccio Fazio, e dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, hanno controfirmato il decreto predisposto dall’ex ministro dell’Agricoltura e ora presidente del Veneto, Luca Zaia, con cui veniva respinta “la richiesta di messa in coltura di ibridi di mais geneticamente modificati, contenente l’evento Mon 810, formulata dall’Azienda Dalla Libera Silvano”. Contro il decreto interministeriale, Silvano Dalla Libera ha annunciato ricorso. Alla coltivazione di mais Ogm in Italia si sono opposti in questi mesi, tra gli altri, la Coldiretti e Legambiente.

La Coldiretti del Friuli Venezia Giulia e’ pronta a organizzare presidi sul territorio per evitare la semina di mais Ogm, annunciata per il 30 aprile da alcune associazioni pordenonesi. Lo annuncia oggi la direttrice dell’associazione regionale, Elsa Bigai. ”Abbiamo allertato le istituzioni regionali – afferma in una nota – e, qualora servisse, siamo pronti a organizzare dei presidi sul territorio per tutelare la liberta’ di impresa dei nostri associati, che rischiano seriamente la contaminazione dei loro prodotti”.

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