OGM: la friulana Pellegrino rpesenta un interrogazione al ministro

seren apellegrinoI deputati Serena Pellegrino e Antonio Placido ( Sinistra Italiana) presenteranno domani, 20 settembre,  una interrogazione a risposta immediata al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, relativa alle politiche e procedure messe in atto dal Governo per attuare il divieto di coltivazione di Ogm in Italia.
Infatti il decreto legislativo 14 novembre 2016, n. 227, attuativo della direttiva (UE) 2015/412, che concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul loro territorio,  riguarda la coltivazione di tutti i vegetali  geneticamente modificati sul territorio nazionale.

Questo il testo dell’interrogazione.

Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali
Per sapere – premesso che:

La Corte di Giustizia dell’Unione europea in data 6 settembre 2017 ha risposto a tre questioni pregiudiziali sollevate dal giudice del Tribunale di Udine  nell’ambito di un procedimento penale a carico di  agricoltori italiani, accusati di avere messo a coltura la varietà di mais geneticamente modificato MON 810, in violazione decreto interministeriale del 2013 che vietava tale coltivazione;

la sentenza ha chiarito nuovamente i parametri e l’ambito di applicazione del principio di precauzione ed il rapporto tra questo, le previsione del Regolamento CE  n. 1829/2003  e  le misure di emergenza adottate da uno Stato membro;

è di tutta evidenza che  la sentenza sugli Ogm emessa dalla Corte di Giustizia europea si riferisca ad un quadro normativo ormai passato e del tutto superato. L’Italia è infatti tra la maggioranza dei Paesi membri dell’UE che ha scelto di vietare la semina di Ogm sulla base della direttiva Ue approvata nel 2015;

dal 2016 è vigente il decreto legislativo 14 novembre 2016, n. 227, attuativo della direttiva (UE) 2015/412, che concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul loro territorio, quindi il divieto alla coltivazione in Italia delle varietà di mais OGM  autorizzate in UE è vigente e rintracciabile in maniera inequivocabile nelle norme italiane e negli specifici atti indirizzati e accolti dall’Unione Europea;

l’Italia ha definito le procedure per limitare o vietare la coltivazione di tutti gli organismi geneticamente modificati sul territorio nazionale. Sulla base di queste norme il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali di concerto i Ministri interessati ha trasmesso alla Commissione europea le richieste di esclusione dall’ambito geografico delle domande di autorizzazione già concesse o in via di concessione per sei mais geneticamente modificati,  tutte accettate;

oggi la questione centrale non è discutere l’emergenza, con riferimento ad un contesto normativo, italiano e comunitario, evoluto sulla spinta dei parlamenti nazionali e dei cittadini europei, in particolare gli italiani, che  al 71 per cento  ritengono il cibo contenente OGM meno salutare,  ma si tratta di procedere ulteriormente sulla strada dei divieti di coltivazione delle sementi Ogm anche rispetto ad altre specie vegetali coltivate:-

a che punto siano le procedure per stabilire il divieto di coltivazione di sementi Ogm  anche in riferimento ad  altre specie vegetali  coltivate nelle campagne italiane e a quali sementi si riferiscano.