Omicidio sull’ippovia di Udine, nessun indagato

Colpita da una decina di coltellate, all’addome e al dorso, in pieno giorno, mentre faceva jogging lungo l’ippovia del Cormor, una strada sterrata che costeggia il corso del fiume, molto frequentata dagli appassionati di corsa. Silvia Gobbato, 28 anni, praticante avvocato in un noto studio di Udine, originaria di San Vito al Tagliamento (Pordenone) e residente a San Michele (Venezia), è stata uccisa così nella tarda mattinata di oggi. A scoprire il corpo e a lanciare l’allarme è stato un passante. Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, la ragazza era andata a correre come spesso faceva con un amico, il figlio dell’avvocato Gianni Ortis, ex candidato sindaco di Udine, nel cui studio legale aveva ultimato da poco la pratica forense.

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Era stato lui a trasmetterle la passione per la corsa. Entrambi facevano parte del gruppo marciatori udinesi. L’amico, con passo più lungo, l’aveva distanziata. Era arrivato fin sulla strada provinciale, all’imbocco del percorso, distante oltre 400 metri dal luogo dove la ragazza è stata ritrovata. Lì si era fermato ad aspettarla. Non era la prima volta che i due partivano insieme ma poi differenziavano i percorsi. Non vedendola arrivare, il giovane stava tornando indietro a cercarla quando ha incontrato un altro corridore che ha lanciato l’allarme. L’uomo ha notato il cellulare della giovane a terra, in mezzo al sentiero, vicino a delle macchie di sangue. Il suo sguardo è stato poi attirato dal cadavere della ragazza, trascinata per sette-otto metri, ai margini dello sterrato, in una zona di campo circondata da alcuni alberi. L’uomo e l’amico della vittima hanno lanciato l’allarme intorno alle 14.00. Entrambi sono stati a lungo sentiti dai carabinieri del nucleo investigativo di Udine, che si stanno occupando delle indagini insieme ai colleghi della stazione di Feletto Umberto, coordinati dal pm Marco Panzeri. I militari hanno a lungo cercato sul posto l’arma del delitto che però non è stata ancora ritrovata. La notizia ha lasciato tutti sgomenti. A Udine, dove il sindaco Furio Honsell, ha espresso a nome della città ”vicinanza alla famiglia della vittima; il fatto che questa violenza colpisca nuovamente una donna è motivo di ulteriore profondissimo dolore e preoccupazione. Siamo di fronte a una società che uccide se stessa”. E a San Michele al Tagliamento dove la ragazza viveva con i familiari e dove era anche stata candidata consigliere comunale nel 2011. Praticante avvocato, Gobbato aveva superato brillantemente gli scritti, seconda tra i candidati della corte d’Appello di Trieste. Il 7 ottobre avrebbe dovuto sostenere l’orale. ”Sono sgomento – ha detto l’avvocato Ortis -. Era una ragazza bravissima e dolcissima”