PACE: PANARITI, FORMAZIONE IMMIGRATI PER FAVORIRE INTEGRAZIONE

Zugliano (Ud), 24 set – “Garantire a tutti gli stessi diritti,
anche a coloro che cercano miglior rifugio nella nostra terra:
questo il tema che un percorso volto a concretizzare la cultura
della pace deve saper perseguire per interpretare davvero la
democrazia”.

In questa frase la sintesi dell’intervento dell’assessore
regionale all’Istruzione, Loredana Panariti, a Zugliano, al 24.
convegno del Centro Balducci, in corso fino a domani, che pone il
focus di ricercatori, analisti, amministratori locali e
rappresentanti delle comunità di immigrati su ‘La crisi, il
disordine e la cura’.

Evento, che rappresenta un’altra tappa del cammino verso la
Marcia della pace, da Perugia ad Assisi, in programma il prossimo
9 ottobre.

Il convegno si tiene a cinquant’anni dalla prima Marcia della
pace che si svolse sullo stesso percorso della Marcia in
programma il mese prossimo e che fu ideata dal filosofo Aldo
Capitini.

Tra i partecipanti, esponenti della società civile che a vario
titolo si occupano, o si sono occupati, del fenomeno delle
migrazioni.

Un fenomeno che, come ha rilevato Panariti costituisce, insieme a
quella economica che stiamo affrontando, la vera crisi di
quest’epoca e che, proprio per questo motivo, va affrontato, al
di là di analisi mediatiche, costruendo un percorso rappresentato
da un lavoro quotidiano, continuo, silenzioso e costruttivo.

La Regione, ha aggiunto l’assessore, si è mossa con efficacia per
raggiungere tutte le persone in difficoltà e per favorire
l’integrazione, con particolare attenzione alla scuola.

Un impegno molto forte da parte della Regione c’è, come ha
soggiunto Panariti, pure per quanto riguarda la formazione.

Una formazione che dev’essere attiva e assecondare i cambiamenti
del mondo del lavoro che richiede sempre di più formazione.

“In questo contesto – ha evidenziato Panariti – la nostra Regione
ha deciso di aumentare le risorse destinate alla formazione con
l’obiettivo di contrastare la disoccupazione femminile e
giovanile”.

Nel contempo, ha concluso, sono state individuate, mettendo in
campo risorse importanti, azioni di politica attiva del lavoro e
di inclusione sociale per quanti, per diversi motivi, sono a
rischio di esclusione.

Alla sessione pomeridiana del Convegno, aperta con la citazione
da parte di don Di Piazza del pensiero del fondatore del Centro
accoglienza migranti di Zugliano, monsignor Balducci, il quale
diceva che “le città tutte debbono divenire laboratori di una
nuova civiltà”, hanno presenziato anche il sindaco di Udine,
Furio Honsell, e il sindaco di Fabriano, Giancarlo Sgramola.

I presenti hanno assistito anche alla testimonianza di Sumaya
Abdel Qader, consigliere comunale a Milano, ed agli interventi di
Enrico Paissan (Coordinamento nazionale enti locali per la pace e
per i diritti umani) e della parlamentare europea Cecile Kyenge.
ARC/CM/fc

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