Palazzo Dorta a Udine: emerse testimonianze di epoca medievale e romana

Proseguono i lavori di restauro conservativo dello storico Palazzo Dorta a Udine, iniziati lo scorso ottobre su commissione dell’imprenditore Alessandro Salvatelli, che hanno permesso di mettere in luce nel sottosuolo strutture di edifici pertinenti sia all’epoca medievale che a quella romana, rivelando novità di grande interesse storico. Tutte le opere di scavo si svolgono sotto la sorveglianza archeologica da parte della ditta Arxè s.n.c., ad opera del dott. Giulio Simeoni, e la direzione scientifica del funzionario archeologo Giorgia Musina per la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.

Fin dalle prime settimane le indagini archeologiche hanno portato alla scoperta e alla documentazione di testimonianze riconducibili a strutture di un precedente palazzo di epoca tardo medievale e rinascimentale, andate distrutte a seguito di un rovinoso incendio testimoniato da evidenti tracce di carbone e cenere. Il rinvenimento di due monete, ora in corso di studio, consentirà di datare con più precisione l’evento distruttivo. Di particolare rilevanza inoltre è stata la scoperta, in una buca a ridosso di un muro portante, di un vaso completamente integro, evento piuttosto raro in un contesto archeologico, soprattutto a seguito di un episodio disastroso come quello che ha colpito il palazzo antico.

Il rinvenimento più interessante e inaspettato è tuttavia quello di due strutture murarie tra loro ortogonali, di cui si conserva solo la fondazione. È stato possibile datare queste strutture, scoperte a circa 2,5 m di profondità in una zona interna del palazzo, all’epoca romana repubblicana (I sec. a.C. – I sec. d.C.) grazie alla presenza di frammenti di anfore negli strati che vi si appoggiano.

Tali evidenze potrebbero essere poste in relazione con le tracce insediative di età romana messe in luce lo scorso agosto durante i lavori di risanamento conservativo della vicina via Mercatovecchio, per la prima volta chiaramente documentate nel centro di Udine.

Palazzo Dorta al termine delle attività di restauro, nella sua rinnovata veste, ospiterà uffici ed appartamenti. Si dice molto soddisfatto il committente Salvatelli che si è generosamente assunto l’onere delle indagini e vede nell’operazione “un importante intervento di recupero delle bellezze storiche della città di Udine”.