La vetrina di LV Donna dal titolo “Abbiamo una sola terra”, ideata da Paola Marpillero con il supporto dell’azienda Scatolificio Udinese, ha vinto il primo premio della Giuria degli Esperti del Window Shopping Contest di Udine Design Week 2022, oltre che la menzione d’onore della giuria popolare.
La premiazione del concorso – promosso come tutta la settimana del design udinese dal Museo Virtuale del Design del FVG, in collaborazione conConfindustria Udine e Fondazione Friuli e con il patrocinio di Comune, Università e Ordine degli Architetti di Udine al fine di coniugare cultura, commercio, artigianato, industria e turismo – si è tenuta a palazzo Morpurgo dove sono stati consegnati i primi premi e le menzioni di merito realizzate dagli studenti dell’I.S.I.S. Raimondo D’Aronco di Gemona. Due giurie, una composta da esperti del settore design che hanno visto le vetrine dal vero, e una popolare che ha votato online, hanno messo in competizione le vetrine di negozi del centro di Udine e altrettanti giovani architetti e imprese.
La Menzione d’onore della giuria d’esperti è stato tributata a Elena Angeli per la vetrina “Il tempo è adesso” di Spazio Querini, realizzata con il supporto di Faber Industrie.
Il premio della giuria popolare è invece andato aHotel Suite Inn per la vetrina “Vetrina Architettonica” di Eljesa Gjonku, che ha potuto contare sul supporto di Livoni since 1895.
“LV Donna viene premiata – si legge nella motivazione del primo premio della Giuria degli Esperti – per le caratteristiche di attualità e contemporaneità del progetto e della realizzazione. L’architetto Paola Marpillero insieme a Scatolificio Udinese hanno colto pienamente lo spirito del momento che stiamo vivendo. La denuncia contro la guerra e l’allarme per la salvaguardia del pianeta richiamano temi di estrema attualità. L’utilizzo di un materiale allo stato grezzo che, in combinazione con lavorazioni ad alta tecnologia e finiture manuali, propone un risultato formale raffinato, ben rappresenta la contemporaneità”.
Paola Marpillero, nel ringraziare per il riconoscimento, ha dichiarato di voler devolvere la somma in denaro del primo premio all’ingegnere ucraino, Sergii Makhalov, con cui ha collaborato per l’allestimento della vetrina. Il professionista, che lavora alloScatolificio Udinese, ha ancora bloccata in Ucraina tutto il resto della sua famiglia.
Un gesto toccante che ha chiuso, nel migliore dei modi e nel segno della fratellanza e della solidarietà, un’altra elettrizzante e apprezzata edizione di Udine Design Week, non a caso intitolata “Mo(n)di possibili”.
Per Anna Lombardi, art director di UDW, insieme a Daniela Sacher, è stata un’edizione entusiasmante, “nonostante sia la terza in cui veniamo rallentati dalla pandemia e adesso anche dai timori di una guerra. Abbiamo registrato infatti un’importante crescita dell’affluenza alle nostre iniziative testimoniata dai numeri, sia in presenza che sui social network. La grande partecipazione del pubblico ci fa capire come la strada intrapresa sia quella giusta: un’edizione, quella appena chiusa, contrassegnata dal valore aggiunto della partecipazione dell’’Università degli Studi di Udine, di UdineIdea e del Comune di Udine che ha messo a disposizione le Gallerie del Progetto. ”.
Dal canto suo, Davide Boeri, responsabile di UDW per Confindustria Udine, ha ribadito l’importanza dell’iniziativa: “Abbiamo compreso come sia possibile veicolare il messaggio fondamentale della sinergia tra aziende e territorio in cui operano. Udine Design Week ha rappresentato infatti un veicolo perfetto per aiutare le aziende a farsi conoscere e a radicarsi oltre i confini del proprio stabilimento”.
Alla cerimonia hanno portato testimonianze di supporto a Udine Design Week anche: Giovanni Govetto, presidente della Commissione territorio e ambiente del Comune di Udine; Paolo Bon, presidente Ordine Architetti Udine; Alberto Sdegno, professore presidente del corso di laurea Architettura presso l’Università di Udine; Rodolfo Totolo, presidente associazione Centro storico naturale UdineIdea, e Marco Tommasi, dirigente scolastico IT D’Aronco di Gemona.