PESCA: PANONTIN, FVG PROTAGONISTA PROGETTO IPA ADRIATICO ECOSEA

Marano (Ud), 5 ago – Ripopolamento ittico a Punta sottile,
gestione della seppia nella laguna di Marano e Grado e semina
sperimentale dell’ostrica piatta e della modiola nella prossimità
di Lignano Sabbiadoro. Sono queste solo alcune delle iniziative
in cui la Regione Friuli Venezia Giulia è impegnata nell’ambito
del progetto di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico,
denominato Ecosea. Gli esiti di questa sperimentazione sono al
centro del seminario formativo in corso di svolgimento a Marano
alla Vecchia Pescaria, incontro al quale partecipa anche
l’assessore regionale competente, Paolo Panontin.

Il progetto, che si concluderà il 30 settembre di quest’anno vede
come ente capofila la Regione Veneto, mentre tra i partner, oltre
al Friuli Venezia Giulia, figurano anche le Regioni
Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Puglia, la Contea Litoraneo
Montana e la Contea di Zara per la Croazia e il Ministero
dell’ambiente e delle foreste della Repubblica di Albania.

“L’iniziativa – spiega Panontin – prende le mosse dalla
constatazione che la pesca indiscriminata e l’acquacoltura da
reddito hanno portato, negli ultimi anni, ad una progressiva
riduzione delle scorte e alla distruzione degli habitat naturali
marini, causando inoltre effetti anche economici e sociali
negativi sulla comunità costiere e di altri settori di questo
comparto. Il progetto Ecosea si inserisce quindi appieno nella
strategia regionale in materia, volta ad incrementare la
biodiversità marina e a valorizzare l’ambiente marino e costiero”.

Come emerso nel corso del seminario di Marano, il Friuli Venezia
Giulia ha collaborato al progetto su più fronti. Innanzitutto ha
costituito ed organizzato il tavolo tecnico scientifico per la
gestione coordinata delle risorse marine; il gruppo di lavoro è
composto da esperti nazionali e regionali in materia di biologia
marina, pesca e molluschicoltura.

Attraverso l’Arpa, è stato implementato il sistema informatico
denominato Fish.Gis, il portale in cui sono raccolte le mappe
online dell’intero bacino del Mare Adriatico. Con questo
strumento ora è possibile avere una visione d’insieme su tutto
ciò che interessa il settore della pesca nel Mar Adriatico, dalla
consistenza della flotta alle informazioni ambientali o
biologiche, dai regolamenti di gestione a quelli amministrativi o
di tutela del territorio.

Infine, la Regione è stata impegnata nella realizzazione di
azioni pilota di ripopolamento per promuovere la tutela e il
miglioramento dell’ecosistema marino nonché nella sperimentazione
dei modelli di gestione delle attività di pesca e di acquacoltura
sostenibile anche a livello transfrontaliero.

ARC/AL/fc

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