Piccolo Festival dell’Animazione: i film in programmazione il 27, 28 e 29 dicembre 2017

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Il Piccolo Festival dell’Animazione conferma il suo respiro internazionale e si identifica come unica manifestazione nazionale che sia in grado insieme di valorizzare il territorio sul quale nasce (il Festival è infatti diffuso in tutte le province della regione e dà molto spazio ai giovani e ai ragazzi delle scuole) e di essere un vero punto di riferimento nazionale e internazionale in ambito di animazione d’autore di qualità e innovativa, guardando ad ogni tipo di tecnica e linguaggio.

I trentasei film in competizione sono proiettati in tre serate, mercoledì 27 dicembre al Teatro Miela di Trieste, giovedì 28 a Cinemazero di Pordenone e venerdì 29 dicembre al Visionario di Udine: in quest’ultima serata – oltre al funambolico Aperitoon con Emiliano Fasano – verranno attribuiti i premi ai vincitori. Menzione speciale anche alla sezione Animazioni Italiane: a Trieste, al Teatro Miela, infatti, il Centro Sperimentale dell’Animazione di Torino sceglierà il vincitore della sezione.

Il Festival, dunque, presenta le migliori produzioni di cortometraggi internazionali, scelti dalla direttrice artistica Paola Bristot, molti dei quali in prima assoluta o nazionale. Molto rappresentata, tra i film in competizione, è la parte dell’est Europa, visto anche il gemellaggio del festival con Animateka Film Festival di Ljubljana, da cui provengono molti dei film. Di grande livello sono anche le incursioni intercontinentali in Giappone, Australia e Canada, con la sempre aperta collaborazione del National Film Board di Montreal.

I corti sono davvero tutti di grande qualità e selezionati per poetica, tecnica, originalità. Tra i tanti è interessante segnalare “Letting go”, titolo originale Lahtilaskmise Lugu, di ÜloPikkov (Estonia 2017) in prima nazionale a Trieste il 27 dicembre, basato su un rito giapponese, secondo il quale lasciando andare una bambola di carta sul mare, si allontana uno spirito malvagio. Il regista estone ÜloPikkov con la sua originale rappresentazione filmica interpreta un cerimoniale tribale in modo metafisico e surreale, in una animazione di oggetti che sentiamo arrivare da visioni ancestrali.

Altra prima nazionale è anche”O Matko!” (in inglese Oh Mother!) della polacca Paulina Zió?kowska

(Polish National Film School in ?ód?/FUMI Studio, Polonia 2017) in competizione con la connazionale G?siorowska e il suo “Pussy”. “Oh Mother” tratta del rapporto sempre complicato tra madre e figlio, qui rappresentato in modo poetico grazie anche allo stile grafico ricercato e non banale.
A Pordenone, alla presenza dell’autore, viene presentato tra gli altri il bellissimo corto di Mauro Carraro”59 Seconds” (Nadasdy Film/Autour de Minuit/RTS, Svizzera, Francia 2017), film che ha già ricevuto premi prestigiosi fin dal suo debutto al Festival di Locarno. Lo sguardo del giovane regista pordenonese è sempre teso a cogliere elementi legati al suo vissuto e al territorio cui si sente legato. In questo caso il riferimento è ai suoi genitori la cui storia d’amore sotto i nomi di Bruno e Tiziana, sarà sconvolta dai 59 secondi che scriveranno una delle pagine più tragiche della storia d’Italia: il terremoto che ha devastato il Friuli nel maggio 1976.
Anche il canadese “Blind Vaysha” (Vaysha, ‘Aveugletit. orig.) di Theodore Ushev, ospite del festival nel 2015, è un corto da segnalare in quanto nominato all’Oscar nel 2017: racconta la storia di una bellissima fanciulla con occhi di colore diverso, capaci l’uno di vedere il passato, l’altro il futuro. Una fiaba metaforica di una bellezza senza tempo ispirata dall’omonimo racconto di Georgi Gospodinov. Infine, sempre a Pordenone, “Manivald” (di Chintis Lundgren, già vincitrice 2 anni fa del PFA): prodotto da ChintisLundgreniAnimatsioonistuudio/Adriatic Animation/NFB (Estonia, Croatia, Canada 2017), ha una storia molto strutturata, bizzarra e divertente, ha per protagonista Manivald, l’ultimo nato tra i personaggi sempre inconfondibili della regista estone.
La serata finale, a Udine, che vede le premiazioni e il vivacissimo programma di Aperitoon, ospita la maggior parte dei film in prima nazionale. “Hedgehog’s Home” (Ježevaku?a) di Eva Cvijanovi? (NFB/Bonobostudio) prodotto tra Canada e Croazia nel 2017; il film denota una radicalità di espressione insolita, una prova di una grande maestria nell’interpretare in modo originale anche tecnicamente con fantastici puppets di lana cotta. “La bataille de San Romano”di Georges Schwizgebel (Studio GDS, Svizzera) è anch’esso in prima nazionale e rappresenta un intricato gioco di immagini a rappresentare il capolavoro pittorico di Paolo Uccello. A seguire Žltá (Yellow) il film slovacco di Ivana Šebestová (Fool Moon/Feel Me Film), ancora a Udine in prima nazionale. Un film sulla libertà e la gioia di vivere, ma anche sulla paura che ci impedisce di goderne. E ancora XOXO poca?unki i u?ciski (XOXO Hughs and Kisses) – della polacca Wiola Sowa (Sowa – Film) sempre in prima nazionale: un film sulla solitudine, una sorta di performance in cui i personaggi giocano insieme, traendo piacere e, allo stesso tempo, facendo i conti con la loro incapacità di creare tra loro un legame profondo.

PROGRAMMA COMPLETO

27 dicembre, TRIESTE

CINEMA TEATRO MIELA, ORE 20.30
Film in competizione

Animazioni italiane

Premiazione animazioni italiane a cura del Centro Sperimentale dell’Animazione di Torino

28 dicembre PORDENONE
MEDIATECA
ORE 19.00 Panorama
un excursus sul panorama odierno dell’animazione commentato dagli esperti del settore e dal pubblico, ospite l’autrice del film “Ne-kdo”, Yuliya Molina.

CINEMAZERO
ORE 21 film in competizione, ospite Mauro Carraro

ORE 22.45 “Oniòn” di Juan Pablo Zaramella

29 dicembre, UDINE
VISIONARIO
ORE 21 film in competizione
ORE 22.30 Aperitoon con Emiliano Fasano
ORE 23.00 Assegnazione del Premio del Pubblico e del Premio della Giuria Tecnica ai cortometraggi vincitori alla presenza della giuria: l’attrice Carla Manzon, il polistrumentista Romano Todesco, la direttrice artistica di lago Film Fest, Viviana Carlet e l’autore di animazioni Michele Bernardi.