Pordenone: guardare la città dal punto di vista delle donne per progettare la città di domani

Pordenone: guardare la città dal punto di vista delle donne per progettare la città di domani

Elaborare un piano di intervento condiviso e partecipato che, recuperando e valorizzando risultati ed esperienze sinora realizzate, offra una lettura del territorio secondo una prospettiva di genere, al fine di rispondere in modo innovativo alle sfide demografiche, sociali ed economiche: dal post Covid-19 allo sviluppo sostenibile, dalle smart cities al lavoro del futuro, dal calo delle nascite a una popolazione che invecchia. Sfide che riguardano in modo diverso uomini e donne.

Questo l’obiettivo che si propone il progetto “Pordenone Città Futura”, ideato e  promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità del  Comune di Pordenone, finanziato da un contributo regionale (LR 24/2019, artt. 83, 84, 85; Contributi annuali attività sulle pari opportunità – anno 2020). L’intervento – co-progettato in partnership con Ires Fvg, Anci Fvg, AnciFedersanità Fvg e Ordine dei giornalisti Fvg – sarà realizzato tra ottobre e dicembre 2020.

“Riteniamo fondamentale – spiega l’assessora Guglielmina Cucci – costruire un percorso strutturato, partecipato e coordinato di governance, nel quale le donne siano protagoniste e intervengano trasversalmente sulle tematiche-chiave connesse a: sviluppo economico, innovazione sociale, trasformazione demografica e ripensamento degli spazi e tempi della città. E questo sin dalla fase di elaborazione delle proposte, per fornire una lettura della città differente e per questo nuova, ma rappresentativa di quella maggioranza, che spesso viene vista e vissuta come minoranza: le donne”.

“Ancora una volta – afferma Giuseppe Napoli presidente di Federsanità Anci Fvg – Pordenone si mostra come città viva, che si interroga e si mette in discussione; dimostra di saper fare ricerca e proporre progetti innovativi”.

“Pordenone prosegue nel suo percorso di attenzione alle donne e alle pari opportunità – commenta Dorino Favot presidente Anci fvg – da Carta di Pordenone al Protocollo dei 50 comuni, dimostrandosi un elemento trainante per tutto il contesto regionale. Non a caso Cucci è stata nominata referente del tavolo Anci fvg per le politiche genere, una nomina conquistata sul campo, grazie a una visione di ampio respiro e a una progettualità innovativa”.

Il progetto si presenta come una sperimentazione unica a livello regionale, replicabile anche in altri contesti urbani. Esso si basa su un “ascolto attivo” e partecipato della città, volto a comprendere e analizzare le difficoltà pratiche dal punto di vista delle donne, raccogliendo proposte e suggerimenti, al fine di implementare politiche operative che possano fornire risposte in grado di migliorare i servizi offerti dalla città, a 360°, e in particolare per quanto riguarda quegli ambiti in cui permangono criticità e barriere al percorso di piena parità, ovvero: le opportunità economiche, produttive e innovative, lavorative, di welfare e conciliazione. Il tutto con uno sguardo a lungo termine, guardando all’Agenda Onu 2030, e ai relativi obiettivi di sviluppo sostenibile.  

Innovativa sarà anche la metodologia di lavoro, che fa riferimento alla ricerca-azione, per favorire la facilitazione del dialogo e la co-progettazione: i focus group, che hanno il coordinamento scientifico di Ires Fvg, utilizzeranno la metodologia degli “esercizi di futuro” basata sull’approccio UNESCO dell’Università di Trento e la U-Theory del MIT di Boston, la visualizzazione grafica (grazie alla partecipazione della fumettista Sara Pavan), e percorsi di  “immersione e scoperta” della città al femminile, secondo la metodologia del game based learning e dei giochi di ruolo (con Michele Viel e Alan Mattiassi).

Le persone partecipanti saranno dunque protagoniste, potranno confrontarsi con istituzioni e  soggetti-chiave del mondo del lavoro e del welfare, guardando al futuro ed elaborando, al termine dei tre appuntamenti, un manifesto-decalogo e delle linee guida per la formulazione di politiche operative, per garantire l’effettiva parità di genere in ambito cittadino, ponendo al centro azioni di riqualificazione e rigenerazione urbana e sociale seguendo tre tematiche; lavoro, innovazione, impresa; invecchiamento e rapporto tra le generazioni; rapporto tra i margini e il centro. Si lavorerà su più dimensioni che considerano la conciliazione vita-lavoro, la valorizzazione e la partecipazione femminile alla vita pubblica, sociale, economica e decisionale.

L’azione si rivolge prevalentemente alle donne del territorio cittadino, purché maggiorenni.

Il progetto si sviluppa in tre mesi e prevede l’attivazione dei soggetti-chiave del territorio, con un incontro on line che si terrà il 30 settembre, con l’obiettivo di far conoscere il percorso e coinvolgere i principali stakeholder pubblici, privati e del terzo settore interessati a pensare a un territorio in ottica di genere. Verrà quindi pubblicato il bando per aderire ai Citylab.

A inizio dicembre, saranno presentati i risultati e un Manifesto per Pordenone città del futuro (dal punto di vista delle donne).