Pordenone legge al via il 18 settembre con Javier Cercas

Pordenonelegge taglia il traguardo della sua 20^ edizione: sarà lo scrittore spagnolo Javier Cercas a inaugurare la Festa del libro con gli autorimercoledì 18 settembre (Teatro Verdi, ore 18.30), focalizzando su “Il punto cieco: storia dei libri che ho amato”. Pordenonelegge 2019, a cura di Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet, torna per cinque imperdibili giornate, dal 18 al 22 settembre, con oltre 600 protagonisti e centinaia di incontri, dialoghi e lezioni magistrali in oltre 50 location nel centro storico. Va al la scrittrice Premio Nobel Svetlana Alesievi?, il Premio Crédit Agricole FriulAdria La storia in un romanzo 2019, assegnato «per aver raccontato, con partecipazione e sincerità il dramma corale di vittime e carnefici della Grande Utopia comunista. Il riconoscimento sarà consegnato sabato 21 settembre (ore 18, Teatro Verdi). Seguirà l’incontro dell’autrice con il pubblico di pordenonelegge: sui legami fra il romanzo e la storia. Il festival è promosso da Fondazione Pordenonelegge con la Camera di Commercio I.A.A. Pordenone e Udine e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, insieme al Comune di Udine, Fondazione Friuli, Cinemazero e Crédit Agricole FiulAdria.

Molti i riconoscimenti pervenuti alla 20^ edizione del festival: innanzitutto la Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quindi l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i beni e le attività culturali, dell’Enit e di Europe for Festivals; L’inaugurazione di pordenonelegge ha ricevuto il patrocinio della Camera dei Deputati;

Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti, programma ed eventuali variazioni sul sito www.pordenonelegge.it e sui social del festival facebook, twitter, instagram

PORDENONELEGGE, L’INDAGINE SULLA “LEGACY” DI QUESTI 20 ANNI

Pordenonelegge? Un festival unico e inconfondibile: è l’opinione della stragrande maggioranza degli autori italiani e stranieri passati al festival negli ultimi 20 anni (l’84% degli intervistati), concordi nell’individuare fattori di unicità rispetto ad altre manifestazioni di settore: per il grande coinvolgimento della città, la cura e qualità della programmazione considerata “a misura d’uomo” e insieme ampia, diversificata, accessibile a un vasto pubblico. Soprattutto, è opinione concorde (9 autori su 10, il 93%) che pordenonelegge abbia considerevolmente contribuito a far conoscere la citta’ di Pordenone e che la propria esperienza alla Festa del Libro con gli Autori abbia lasciato una traccia molto positiva (88%). Sono alcuni dati dell’indagine “I tuoi vent’anni di pordenonelegge”, ideata e promossa da Fondazione Pordenonelegge.it, realizzata dalle progettiste culturali Marina Mussapi e Margherita Bocchi per la direzione scientifica del professore della Bocconi Guido Guerzoni

Il lavoro puntava a monitorare non solo quanto e com’è cambiata la città in questi vent’anni, ma anche a identificare l’influenza che pordenonelegge ha avuto sul modo di percepire, di vivere e di raccontare la città e il suo territorio. Un modo per celebrare vent’anni di emozioni, idee, esperimenti e successi, indagando in profondità la legacy di una manifestazione culturale che non dura solo una settimana all’anno, ed è entrata per sempre nella vita, nei ricordi, nel gusto e nelle decisioni di migliaia di persone.

Sono state indagate diverse categorie di stakeholder attraverso oltre 5500 interviste, per analizzare in modo quantitativo e qualitativo come il festival abbia impattato sui gruppi: gli autori, innanzitutto in 20 anni ne sono passati oltre 10mila, e poi editori, giornalisti, imprese, Angeli (giovani volontari del festival), insegnanti, studenti, attività commerciali, partner, associazioni. La partecipazione a pordenonelegge ha contribuito soprattutto a far instaurare nuovi legami affettivi e relazionali (28%), a far conoscere meglio Pordenone (25%) e a migliorare la percezione che si aveva della città (19%). L’86% degli autori si sente molto-parecchio affezionato a pordenonelegge e i giudizi sull’accoglienza della città, l’esperienza del festival e la partecipazione del pubblico sono molto positivi (88%).

Il legame tra giovani e pordenonelegge è da sempre molto stretto. Questa relazione trova in gran parte la sua espressione nel programma “Angeli di pordenonelegge”, che dà la possibilità a ragazzi tra i 16 e i 25 anni di far parte della macchina organizzativa del festival ed entrare a contatto con gli autori che amano.  Il 73% degli “angeli” intervistati pensa che il festival abbia modificato positivamente la propria attività di lettura e il 45% che abbia stimolato l’attività di scrittura. Il festival, però, non ha solo incentivato la scrittura e la lettura, bensì il consumo culturale più in generale: il 35% segue di più le altre attività culturali sul territorio, per il 22% pordenonelegge ha influen­zato nella scelta di partecipare ad altri festival, il 17% visita più musei e gallerie, il 16% segue più spettacoli teatrali e musicali e il 14% accede più frequentemente a canali (blog, siti, tv, radio, ecc.) a taglio culturale. Fra le motivazioni principali che hanno spinto a diventare “Angelo”: 1 su 3 ha deciso di far parte del gruppo per passione, 1 su 4 per aumentare conoscenze e competenze e circa 1 su 6 per spirito di servizio nei confronti della propria città.

TUTTI I NUMERI DI PORDENONELEGGE 2019

Proprio dagli Angeli partiamo per una carrellata sui numeri del festival: sono 225, dei quali 158 ragazze e 67 ragazzi, 48 quelli alla prima esperienza, età media 21 anni.

E sono 93 i partner dell’edizione n. 202 i main partner: Ascotrade e LibrerieCoop; 7 i project partner con i quali si creano percorsi specifici durante l’anno o in questa edizione; 49 i partner evento con ben 13 nuovi compagni di viaggio fra i quali Poste Italiane, 11 i partner della sezione ragazzi; 24 gli sponsor tecnici, oltre 150 associazioni e organismi che hanno collaborato alla festa del Libro 2019.

Media partnerGazzettino, Messaggero e laEffe, oltre alla Rai con ben 15 dirette di programmi nazionali e a diffusione Fvg dal festival, nel quartier generale del Convento di San Francesco.

Saranno 57 le conferenze stampa in programma nelle giornate di pordenonelegge, dalla sala stampa a Palazzo Klefisch, sede di rappresentanza di Unindustria Pordenone.

650 gli ospiti, 622 le notti prenotate, 323 i biglietti dei treni, 90 i voli aerei e 150 i transfer da e per gli aeroporti.

Amici di pordenonelegge: sono 1785 a oggi, anche dalla Sicilia (in Italia), e all’estero da Spagna e Germania.

Ancora una volta Pordenone si conferma città festival, città della lettura e soprattutto dei lettori: con la 20^ edizione arriva “Adotta una lettera”, il progetto di crowdfunding che diventa arredo urbano e in occasione del festival sta già addobbando il centro storico cittadino con un grande Alfabeto giallo-neroventisei 26 lettere alte due metri – pesanti tre tonnellate – per alimentare di parole e suggestioni il viaggio nella Festa del Libro 2019.

PORDENONELEGGE 2019, OLTRE 600 AUTORI PER RACCONTARE IL MONDO.

pordenonelegge racconterà il mondo con narratori e divulgatori d’eccezione che regalano al festival l’anteprima del loro nuovo libro: come il cantautore cult Francesco Guccini, che sarà a pordenonelegge sabato 21 settembre con “Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto”, in uscita per Giunti il 17 settembre. Un “mémoire” che ci riporta la voce poetica di Guccini e il suo racconto delle radici a Pàvana – piccolo paese tra Emilia e Toscana dove sorge il mulino di famiglia – e di un’ora “che è di tutti, un’ora che è pace e presagio. Tralummescuro: tra la luce e la notte. Lo scrittore spagnolo Ildefonso Falcones torna al festival domenica 22 settembre con “Il pittore di anime”, il nuovo romanzo Longanesi ambientato fra i misteri ed il fascino della Barcellona modernista e le prime sanguinose rivolte operaie. A pordenonelegge torna anche Tahar Ben Jelloun con una novità nella novità: il sorprendente “Insonnia”, un incalzante noir edito La nave di Teseo. Lo storico Luciano Canfora affronta uno dei personaggi controversi dell’Italia politica del secondo Novecento: “Il sovversivo. Concetto Marchesi e il comunismo italiano” titola il suo nuovo saggio in uscita per Laterza. Il giornalista Mario Calabresi con “La mattina dopo” (Mondadori) esplora il vuoto che tutti viviamo il giorno dopo un grande dolore. Carlo Ginzburg e il suo capolavoro internazionale, “Il formaggio e i vermi”, tornano in primo piano con la nuova edizione Adelphi. David Szalay presenterà “Turbolenza”, il nuovo romanzo Adelphi che ci scaglia in aria, fra un continente e l’altro. E lo scrittore tedesco Timur Vermes pubblica per Bompiani un nuovo romanzo di satira sociale, “Gli affamati e i sazi”, mentre Michela Murgia, a quattro mani con Chiara Tagliaferri, firma per Mondadori “Morgana”, dieci storie di donne anticonformiste, scomode, spesso antipatiche, rivoluzionarie. E Corrado Augias sfoglia “Il grande romanzo dei Vangeli” (Einaudi), scritto con Giovanni Filoramo, mentre due tra i più importanti giornalisti politici italiani, Aldo Cazzullo e Fabrizio Roncone, con “Peccati immortali” (Mondadori, al festival domenica 22 settembre) schiudono i retroscena del potere, inclusi quelli che – di solito – non si possono scrivere. Doppia firma anche per “Il passo del vento”, il Sillabario alpino che due grandi scrittori, Mauro Corona e Matteo Righetto, hanno affidato a Mondadori per raccontare la montagna. Da Pino Roveredo un romanzo di riscatto: “Ci vorrebbe un sassofono” (Bompiani) che sarà presentato in tandem con Catena Fiorello. A pordenonelegge sabato 21 settembre anche il libro di Enrico Vanzina: “Mio fratello Carlo, in libreria per HarperCollins, un romanzo autobiografico commovente e torna al festival il cartoonist Davide Toffolo, celebrato frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti: il suo esplosivo volume “Graphic novel is back” (Rizzoli Lizard) è un’impietosa riflessione sui limiti della creatività. dal rock al fumetto. Cosa vuol dire essere figlio di due capisaldi della cultura, della satira e dello spettacolo italiano ce lo spiegherà Jacopo Fo, con il libro che risponde all’eterno tormentone della sua vita: “Com’è essere figlio di Franca Rame e Dario Fo?” (Guanda). A pordenonelegge è in arrivo anche Marcus Du Sautoy: l’autore del best-seller internazionale L’enigma dei numeri primi esplora questa volta “Il codice della creatività” (Rizzoli), ovvero il mistero del pensiero umano al tempodell’intelligenza artificialeDall’incontro tra il fisico e filosofo Fritjof Capra e il neurobiologo del mondo vegetale Stefano Mancuso arriva, per edizioni Aboca, il “Discorso sulle erbe”. Particolarmente attesa è la testimonianza di Ziauddin Yousafzai, il padre del Premio Nobel per la pace Malala Yousafzai: Garzanti pubblica “Libera di volare. Il viaggio di un padre”, autobiografico backstage nelle radici familiari. La storia del Dirigibile Italia e del suo comandante Umberto Nobile si mescola ad atmosfere magico-fiabesche in “Draghi, dirigibili e mongolfiere (c’era una volta a Milano)”, l’ultimo racconto di Luca Crovi illustrato da Paolo Barbieri per Oligo Editore. e lo scrittore tedesco Wulf Dorn, re dello psicothriller, con “Presenza oscura” (Corbaccio) ci proietta in un romanzo decisamente elettrizzante;  Daniel Saldaña París, il “Philip Roth” del Messico, consegna a Chiarelettere  “La linea madre”, debutta in veste di autore Francesco Musolino, “L’attimo prima” (Rizzoli), una storia di formazione racconta la scoperta di come possiamo crescere con un atto d’amore. Fra novità e anteprime assolute al festival ci saranno anche grandi nomi internazionali come il secondo “papà” di Peper Carvalho Carlos Zanon, e Manuel Vilas, Sara Shepard, Simone Buchholz, Stuart Turton, Andrée A. Michaud, Peter Cunningham, Padre Orobator, Cristina Caboni, Mauro Covacich, Chiara Valerio, Francesco Piccolo, Michela Marzano, Nadia Terranova, Andrea Purgatori, Eraldo Affinati, Concita De Gregorio, Valerio Massimo Manfredi, Fulvio Ervas, Mariapia Veladiano, Pietro Spirito, Gianni Zanolin, Angelo Floramo.

La 20^ edizione di pordenonelegge rinnova la sinergia con Enciclopedia Treccani e punta quest’anno sulla formazione, il sapere, l’autoformazione: al festival in particolare la lectio magistralis di Giuliano Amato per ridefinire la parola “europeismo” fra potenzialita’ e criticita’: Davanti a noi l’Europa di Spinelli è il tema dell’intervento in programma sabato 21 settembre, alle 16.30 al Capitol. L’Europa è sempre più al centro del dibattito politico e culturale globale, ma al tempo stesso è l’elemento cardine di una crisi economica e democratica. Come nasce l’idea di Europa? Giuliano Amato rilegge la voce Europeismo, scritta quarant’anni or sono da Altiero Spinelli per l’Enciclopedia Treccani e che Treccani propone oggi in libreria. E ancora il filosofo e divulgatore Telmo Pievani presenterà Evoluzione culturale di Luigi Luca Cavalli-Sforza. Evoluzione biologica e genetica delle popolazioni, discipline nelle quali Luigi Luca Cavalli-Sforza è stato pioniere, non avrebbero avuto la stessa dirompente carica innovativa se non fossero state nutrite dall’antropologia, dalla linguistica, dall’archeologia, dalla storia demografica. Telmo Pievani racconta e commenta le pagine di Evoluzione culturale, un testo di Cavalli Sforza che Treccani propone oggi in libreria. Al festival sarà anche presentata la rivista quadrimestrale Enciclopedia Italiana edita da Treccani, a cura di Emma Giammattei e Vincenzo Trione.

Pordenonelegge si caratterizza anche per i suoi dialoghi inediti: Gianrico Carofiglio converserà con Giancarlo De Cataldo nel segno del noir, Edoardo Albinati con Valeria Parrella di amicizia e rapporti epifanici, Marco Missiroli parlerà di seduzione con Marino Niola. Instant festival: tanti nomi per raccontare e indagare il nostro tempo: fra gli altri Carlo Verdelli, Nando Pagnoncelli, Ferruccio De Bortoli, Beppe Sevegnini, Federico Rampini, Bruno Vespa, Renato Mannheimer, Fabrizio Barca, Fabio Chiusi, Andrea Segrè, Stefano Zamagni. Pordenonelegge declina il libro in dialogo con la storia, la scienza e la filosofia: ci saranno protagonisti come Alberto Asor Rosa, Massimo Cacciari, Alain Touraine, Ivano Dionigi, Eva Cantarella, Massimo Recalcati, Paolo Crepet, Alessandra Arachi, Giacomo Rizzolatti, Giulio Giorello, Pietro Greco, Guido Crainz.

Torna il percorso di “Parole in scena” fra letteratura e spettacolo: ci saranno, fra gli altri, Pippo Baudo, Umberto Orsini, Rita Dalla Chiesa. Francesco Guccini, Massimo Giletti, Angelo Guglielmi, Stefano Benni, Lino Guanciale, Natalino Balasso, Massimo Cirri, Maurizio De Giovanni, Gino e Michele, Enrico Magrelli, Dario Zonta, Stefano Fresi.  Arte e letteratura con le novità di Flavio Caroli, Igort, Rebecca Dautremer, Ferdinando Vicentini Orgnani. Esperienze personali, familiari e sportive si intrecceranno negli incontri di Dan Peterson, Arrigo Sacchi, Luigi Garlando, Jan Slangen, Marino Bartoletti, Bruno Pizzul, Manuela Di Centa. E ancora una volta la poesia, il festival nel festival a pordenonelegge con oltre 100 protagonisti e tante novità editoriali: E per l’imminente 20^ edizione di pordenonelegge arriva anche il nuovo progetto di produzione, “7 parole per i prossimi 20 anni”: sessualità, paura, musica, razza, mito, amicizia e bellezza troveranno come interpreti, con dialoghi e lezioni magistrali, Antonia Arslan, Guido Barbujani, Carlo Boccadoro, Marcello Fois, Nadia Fusini, Franco La Cecla, Beatrice Masini, Elisabetta Moro, Lucetta Scaraffia e Simona Vinci.

Continua poi anche quest’anno la preziosa collaborazione tra pordenonelegge e il Premio Campiello Letteratura. Nella serata di apertura sarà presente il vincitore della 57^ edizione del Premio Campiello e un secondo appuntamento sarà invece dedicato al Campiello Giovani. Non mancherà l’appuntamento dedicato al Premio Scrivere per Amore, che ampia quest’anno i suoi orizzonti. Infine la felice collaborazione con il Premio Hemingway di Lignano Sabbiadoro avrà un incontro dedicato.