PORTI: DELRIO E SERRACCHIANI A INCONTRO PUBBLICO A TRIESTE

Trieste, 14 apr – “È il momento storico per afferrare le
occasioni e guardare lontano. Abbiamo davvero l’opportunità di
fare davvero del Friuli Venezia Giulia il cuore dell’Europa”. Lo
ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani nel
corso dell’incontro pubblico dal titolo “Trieste. Un porto
proiettato in Europa” che si è svolto oggi al Magazzino 26 in
Porto Vecchio a Trieste, alla presenza del ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, del sindaco di
Trieste Roberto Cosolini e del commissario dell’Autorità portuale
Zeno D’Agostino.

“L’obiettivo del lavoro che stiamo portando avanti come sistema è
quello di recuperare centralità riconnettendoci attraverso le
infrastrutture che già abbiamo”, ha sottolineato la presidente.
“Investimenti importanti sono stati individuati sulla rete
ferroviaria, sul polo intermodale dell’aeroporto di Ronchi dei
Legionari, di cui presto vedremo partire il cantiere, senza
dimenticare che abbiamo la copertura finanziaria garantita dal
ministro Delrio per il terzo e quarto lotto della terza corsia
della A4”.

“I numeri del porto di Trieste ci rendono orgogliosi – ha
aggiunto Serracchiani – e sono il risultato di un lavoro di
tessitura positivo. L’impegno congiunto con Rete ferroviaria
italiana e con il Governo ha permesso di avere un tesoretto da 50
milioni per interventi nella rete ferroviaria a servizio della
portualità in modo da finalizzare la piattaforma logistica in
fase di realizzazione”.

Il sindaco Cosolini ha indicato “le quattro anime della città:
mare, scienza e tecnologia, dimensione internazionale e qualità
della vita. Trieste riparte da dove ha iniziato la sua storia,
ovvero dal mare, per ricostruire il suo futuro. Porto vecchio, in
particolare, è un’occasione di rilancio ma è una sfida non solo
per la città ma anche per la regione e il Paese per la capacità
di attrarre investimenti internazionali”.

“Il porto di Trieste – ha dichiarato Zeno D’Agostino – nei primi
tre mesi del 2016 ha movimentato quasi 15 milioni di tonnellate
di merci con un incremento del 9,10 per cento rispetto allo
stesso periodo dell’anno scorso, consolidando il primo posto in
Italia. Si è registrato anche una crescita di teu del 3,75 per
cento e dei treni, tra porto industriale e punto franco nuovo,
del 23,17 per cento”.

“Il futuro prevede un investimento di un miliardo di euro per la
realizzazione di 200 ettari di nuove aree portuali con
l’allungamento dei moli VI, VII e VIII, del terminal crociere e
il nuovo terminal ro-ro, incrementando del 93 per cento le aree
portuali, senza dimenticare lo sviluppo ferroviario per aumentare
i collegamenti intermodali internazionali”, ha aggiunto il
commissario.

Il ministro Delrio, nel concludere l’incontro, ha indicato
Trieste “come un esempio avanzato per quanto riguarda l’economia
del mare. I porti rappresentano una risorsa per il Paese in
quanto sono un’opportunità di attrarre investimenti e creare
posti di lavoro. L’Italia in questo senso ha ancora molto da
lavorare per creare un contesto competitivo adeguato ma c’è
l’impegno per cambiare il modello di sviluppo sfruttando proprio
la risorsa mare nell’ottica di una mobilità sostenibile”.

“Stiamo investendo sulle infrastrutture per avere connessioni
adeguate – ha aggiunto Delrio – e gli ulteriori 150 milioni di
euro previsti per la velocizzazione della tratta ferroviaria
Venezia-Trieste va in questo senso. Abbiamo scelto di essere
parte integrante dei corridoi europei, e Trieste in questo senso
è un nodo fondamentale, e di compensare la trascuratezza degli
ultimi anni sulla cosiddetta pianificazione dell’ultimo miglio
per portare i binari in tutti i porti italiani. Vedere oggi un
porto che è punto di riferimento per la Turchia e che ha la
vocazione per essere porto d’Europa è un fatto positivo, ma non
bisogna adagiarsi sugli allori ma essere dinamici e pensare alle
strategie per il futuro”.
ARC/RU/RM

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