Porzus: Shaurli, riconciliazione è opera quotidiana

Sangue versato non si supera ma insegna tolleranza” 

 “La riconciliazione autentica non è il fatto di un momento, un episodio isolato, ma l’opera quotidiana di una comunità che, riconosciuti contesto storico, divisioni e responsabilità, ritrova le ragioni più profonde del lavorare assieme, onorare le vittime e guardare al futuro. Il sangue di Porzus ha intriso la nostra terra, non si supera o dimentica ma ci da un grande insegnamento: guai a noi se torneremo a scavare tra le genti il solco delle ideologie, delle intolleranze, delle appartenenze etniche e nazionalistiche”. È la riflessione del segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, oggi a Faedis e Canebola (Udine) in occasione della commemorazione del 74/mo anniversario dell’eccidio delle malghe di Porzus organizzata dall’Associazione Partigiani Osoppo. 
Shaurli, che da sindaco del comune di Faedis aveva accolto nel 2012 il presidente Napolitano nella sua storica visita ai luoghi della strage, ha ricordato che “le tragedie del confine orientale devono diventare sempre più un patrimonio non di una parte ma dell’intera coscienza nazionale”. 
“Sono orgoglioso – ha aggiunto – di aver accompagnato i primi esponenti di sinistra a commemorare giustamente il luogo dell’eccidio dove morirono i partigiani osovani, e del riconoscimento a monumento nazionale delle malghe, che ora possono e devono essere pienamente custodite e valorizzare”.