Premi Nonino: vincono, Lian, Burleigh e Küng. Risit ai Contadini di Gorizia

nonino3La Giuria del Premio Nonino, presieduta da V.S. Naipaul, premio Nobel per la Letteratura 2001, e composta da Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Morando Morandini, Edgar Morin ed Ermanno Olmi ha così assegnato i Premi Nonino Trentasettesimo Anno:

PREMIO NONINO RISIT D’ÂUR 2012                       ai CONTADINI DEGLI “ORTI DI GORIZIA”

PREMIO INTERNAZIONALE NONINO 2012            a YANG LIAN
( Libri Scheiwiller e Einaudi )

PREMIO NONINO 2012                                                a  MICHAEL BURLEIGH
A UN MAESTRO DEL NOSTRO TEMPO
( Rizzoli )

PREMIO NONINO 2012                                                 a HANS KÜNG
( Rizzoli )

Premio Nonino Risit d’Âur 2012 ai CONTADINI DEGLI “ORTI DI GORIZIA”
Ai Contadini degli orti di Gorizia che da oltre centocinquant’anni si tramandano gelosamente, di generazione in generazione, i preziosi semi della “ Rosa di Gorizia ”.
… “nessuno di noi dà le sue sementi ad altri produttori, perché queste sono il nostro vero patrimonio“ dice Francesco Brumat, produttore con la moglie Anna in Piuma di Gorizia.
Francesco è uno degli otto contadini che nel 2000 hanno costituito l’associazione per tutelare, favorire e promuove in Italia ed all’estero il nome e la produzione tradizionale di questo straordinario radicchio a forma di rosa vanto, sin dal 1873, degli orti della città di Gorizia definita dal Barone Karl Von Czoernig  “la Nizza Austriaca”.
Consegna il premio Ermanno Olmi

Premio Internazionale Nonino 2012 a YANG LIAN
L’opera poetica di Yang Lian, Premio Internazionale Nonino 2012, è uno dei vertici del pensiero cinese contemporaneo.
Ancorato alle millenarie radici della sua cultura, la reinterpreta reinventandola aprendola alle tensioni della contemporaneità, toccando nei suoi versi tutti i grandi interrogativi del nostro esistere ricordandoci che “ la poesia è la nostra unica lingua madre”.
Vive e poeta da esiliato non solo dalla sua terra, spingendo al confine estremo il suo vedere.
Un esule assoluto e distante cantore profondo al di la del nostro spazio-tempo.
( le sue liriche sono pubblicate da Scheiwiller e Einaudi )
Consegna il premio Adonis

Premio Nonino 2012 a un Maestro del nostro tempo a MICHAEL BURLEIGH
La profonda analisi storica di Michael Burleigh, Premio Nonino a un “Maestro del nostro tempo 2012” muove dalla rivoluzione francese arrivando sino ai giorni nostri.
Anticipando scenari futuri, che si sono poi rivelati veritieri, analizzando i “poteri terreni e le cause sacre” con un occhio particolare ai totalitarismi ( In nome di Dio edizioni Rizzoli ); magistrale la sua analisi del nazismo ne Il  Terzo Reich ( edizioni Rizzoli ).
Con una scrittura avvincente, senza per questo rinunciare al rigore scientifico, Burleigh compone uno scenario che spiega gli ultimi secoli di eventi mentre prospetta un divenire planetario in cui si fa acuto il bisogno dell’ottimismo della ragione, dal momento che la definizione della posta in gioco è in se stessa – sicuramente – parte della soluzione.
Consegna il premio V.S.Naipaul

Premio Nonino 2012 a HANS KÜNG
La crisi economica in atto muove da profonde cause culturali. Hans Küng, Premio Nonino 2012, lo va denunciando da tempo. Nel suo libro Onestà – perché l’economia ha bisogno di un’etica (ed. Rizzoli), raccoglie e rende dettagliatamente gli errori e le sopravvalutazioni indotte nel mercato da una finanza sfrenata priva di etica che non conosce limiti di avidità né sopporta regole di salvaguardia sociale. Riprendendo la lezione di Hans Jonas su “Responsabilità e Reciprocità”, Küng si fa interprete dei bisogni essenziali dell’umanità quale espressione di valori universali e propone, alla riflessione di quanti partecipano all’economia capitalistica, un Manifesto per l’economia etica mondiale, enumerando i princìpi che soli possono aiutarci a uscire da una prospettiva rovinosa, nella convinzione che il mercato ha ora più che mai necessità di “chiare regole di comportamento valide a livello globale”.
Consegna il premio Antonio R. Damasio

CONTADINI DEGLI “ORTI DI GORIZIA”
Premio Nonino Rist d’Âur 2012

NOTE STORICHE E DI COLTIVAZIONE

Il Radicchio “Rosa di Gorizia” è una particolare selezione locale di una cicoria da grumolo.
Il nome deriva dalla forma che ricorda nell’aspetto un bocciolo di rosa dal colore rosso intenso e da variegature che dipendono dalla speciale e ricercata selezione attuata da più generazioni dalle famiglie agricole che la producono.
L’aspetto della rosa, che la pianta assume al momento della raccolta, è considerato carattere tipico.
Il barone Carl von Czoernig nei suoi tre volumi  Gorizia La Nizza Austriaca. Il territorio di Gorizia e Gradisca, stampati a Vienna nel 1873 e dedicati alla città di Gorizia, definisce “gli orti di Gorizia quelli a più alta redditività” e tra i prodotti dell’orto cita “la cicoria rossastra che in autunno viene trapiantata nelle stalle dove è esposta al calore degli animali e dello strame ed è molto apprezzata nei mercati“ .
La Rosa si produceva negli orti goriziani di S. Andrea e di San Rocco.
Preferisce terreni a medio impasto, ghiaiosi e soggetti, nel periodo estivo, a periodi di siccità: i terreni che circondano Gorizia. D’inverno, ai primi freddi, si stringe attorno al cuore, è un  radicchio, pertanto, prettamente invernale. Infatti per cominciare a consumarlo bisogna attendere la prima brinata. Fortemente soggetto all’andamento stagionale, arriva sul mercato – in genere – alla fine di novembre e lo si trova sino alla fine di febbraio.
La vita di que­sto radicchio comincia ogni anno con la semina – con la luna calante – consociata al frumento: scelta che evita di usare diserbanti in quanto il radicchio non permette alle erbacce di svilupparsi . Dopo il taglio del frumento il radicchio riparte, verso ottobre le foglie sono ormai grandi e di un color verde intenso con tonalità melanzana. Alla prima brina inizia la raccolta, le foglie grandi si bruciano, le piantine vengono tolte dalla terra a mazzi per le radici e i mazzi vengono portati al riparo ad una temperatura tra i 10 e i 15 ° dove restano una quindicina di giorni, vengono coperti con la paglia e si innaffiano molto spesso. Infine i mazzi vengono aperti e le piantine pulite fino a tenere solo il cuore e alla fine il peso della pianta – senza quello della radice – sarà calato del 70 % .
( da Monografie Friuli Vie dei Sapori )

Nel 2000 si è costituita l’Associazione produttori radicchio rosso o Rosa di Gorizia, associazione  senza finalità di lucro, per promuovere, favorire e tutelare in Italia ed all’estero il nome e la produzione “tradizionale” del radicchio rosso o Rosa di Gorizia. L’associazione si propone inoltre di depositare il marchio di tutela del nome della suddetta produzione agricola e il relativo disciplinare di produzione, delimitandone il territorio ed il sistema di coltivazione.
Di tale associazione fanno parte i contadini produttori negli orti di Gorizia sede storica della coltivazione della Rosa: Carlo Brumat – Francesco Brumat – Valentina Brumat – Roberto Borsi  –Tarcisio Drosghig –Costanza Hvalic – Alfredo Iosini – Pietro Sossou, ma è aperta a ulteriori adesioni di soci chiamati a farvi parte su delibera del consiglio direttivo.

YANG LIAN
Premio Internazionale Nonino 2012

NOTE BIOGRAFICHE
Yang Lian è nato in Svizzera nel 1955, ed è cresciuto a Pechino. Ha iniziato a scrivere quando negli anni settanta è stato mandato in campagna. Al suo ritorno a Pechino è diventato uno dei fondatori della scuola di poesia contemporanea cinese ‘Misty’. Fra l’altro, Yang Lian è conosciuto per le sue sequenze di poesie e lunghi poemi che evidenziano una profonda comprensione della poesia Classica Cinese, oltre a legami creativi con essa.
Le sue poesie sono diventate famose e influenti in Cina, e fuori, negli anni ottanta, in particolare quando la sua sequenza ‘Norilang’ è stata criticata dal governo cinese durante il movimento ‘Inquinamento Anti-Spirituale’.
Yang Lian è stato invitato a visitare l’Australia e la Nuova Zelanda nel 1988 ed è diventato un poeta in esilio dopo il massacro di Tienanmen. Da allora ha continuato a scrivere e parlare come voce individuale nella letteratura, nella politica e nella cultura mondiale.
Yang Lian ha pubblicato dieci raccolte di poesie, due raccolte di prosa e una raccolta di saggi in cinese.
La sua opera è stata tradotta in oltre venti lingue incluse Inglese, Tedesco, Francese, Italiano, Spagnolo, Giapponese e nelle lingue dell’Europa dell’Est.
La sua opera è stata recensita “come MacDiarmid incontra Rilke con la spada da Samurai sguainata!”, “una delle voci più rappresentative della letteratura cinese”, e “uno dei grandi poeti mondiali della nostra epoca”. Yang Lian è membro eletto del consiglio del PEN Internazionale dal 2008. Vive a Londra dal 1997.
Yang Lian è stato insignito del Premio Internazionale di Poesia Flaiano (Italia, 1999) e il suo Dove si ferma il mare: nuove poesie è stato Poetry Books Society Recommended Translation (UK, 1999). Fra i suoi dodici libri di poesie tradotti in Inglese, i suoi lavori più rappresentativi comprendono Dove si ferma il mare, una raccolta di brevi poesie in sequenza (Bloodaxe Books, UK, 1999); Yi, un poema lungo quanto un libro (Green Integer, USA, 2002); Concentric Circles, un altro poema lungo quanto un libro (Bloodaxe Books, UK, 2005) e Riding Pisces: Poems From Five Collections (Shearsman Books, UK, 2008), il suo ultimo libro in traduzione inglese è Lee Valley Poems – Un progetto di poesie e traduzioni (Bloodaxe Books, UK, 2009).
Yang Lian e il poeta scozzese W.N. Herbert sono co-editori di una nuovissima Antologia della Poesia Contemporanea Cinese (1978 – 2008) in inglese, che sarà pubblicata da Bloodaxe Books nel 2011.
Yang Lian ha tre volumi di raccolte: le opere di Yang Lian 1982-1997 (2 volumi) e le nuove opere di Yang Lian 1998-2002, pubblicati in Cina fra il 1999 e il 2003, e una raccolta di saggi A Tower Built Downward, pubblicato a Pechino nel 2009. Ha pubblicato quattro libri di poesie e prosa a Taiwan fra il 1994 e il 2009.
L’ultima opera di Yang Lian è Narrative Poetry, un poema lungo quanto un libro, basato sulle sue esperienze di vita autobiografiche. Yang Lian è stato invitato a essere scrittore residente da molte istituzioni internazionali fra cui DAAD (programma Berlino), Amherst College, Bard College (USA), Cove Park (UK), MEET (Francia), University of Sydney (Australia), University of Auckland (Nuova Zelanda). E’ stato invitato a far parte della giuria del Premio Lettre-Ulysses per l’arte del Reportage (Germania), del concorso Internazionale di Saggi (Germania), ed è Presidente della Giuria del “The Crystal Vilenica Award”, 2008, inoltre è stato invitato a essere un consigliere di “Free The World” (Festival Internazionale di letteratura di PEN), del Festival Internazionale di Letteratura di Berlino, del Poetry International di Taipei
Dal 2005 è direttore artistico di “Unique Mother Tongue”, serie di seminari internazionali organizzati privatamente con sede a Londra.
http://yanglian.net

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