PROFUGHI: TORRENTI, DA TRENTO E BOLZANO CORRETTE RICHIESTE A GOVERNO

Trieste, 22 gen – “Le richieste che i presidenti delle Province
di Trento e Bolzano pongono al Governo nazionale sono
comprensibili e corrette: le stesse che abbiamo fatto noi a suo
tempo e che sono state rispettate, attraverso la rapida
redistribuzione sul territorio nazionale di qualunque flusso di
migranti”.

Lo ha affermato l’assessore regionale all’Immigrazione del Friuli
Venezia Giulia Gianni Torrenti, intervenendo dopo la notizia
dell’invio di una lettera dei presidenti delle due Province
autonome, Ugo Rossi e Arno Kompatscher, al Viminale in merito
agli sviluppi possibili in caso di rafforzamento o chiusura del
confine al Brennero da parte dell’Austria.

Per Torrenti, “l’esigenza di un riparto nazionale oggi riguarda
anche gli arrivi dal Brennero e va fatto con fluidità e velocità,
in modo tale che le commissioni territoriali non debbano
affrontare troppe richieste di asilo”.

“Ripercorrendo la nostra esperienza di Tarvisio – ha proseguito
l’assessore – una delle soluzioni possibili è quella di
utilizzare nei controlli pattuglie miste di polizia
italo-austriache, che sono molto più adeguate sui confini interni
di Schengen, in modo che ci sia reciprocità di verifica ed
evitando così flussi illegali di migranti. Magari con più
personale, considerato che la situazione è cambiata nel tempo”.

“Le persone richiedenti asilo in Italia che si presentano
correttamente – ha aggiunto Torrenti – non possano gravare
esclusivamente su commissioni territoriali vicine al confine,
perché questo creerebbe una situazione di grande difficoltà di
gestione della commissione stessa, con intasamenti e ritardi. E’
dunque opportuno, esattamente come nel caso degli arrivi da Sud,
che le persone vengano smistate prima che chiedano formalmente
asilo nella regione di arrivo e alla Questura più vicina”.

“In Friuli Venezia Giulia abbiamo sperimentato positivamente
l’attenzione del Viminale e in particolare del capo del
dipartimento Immigrazione, Mario Morcone, all’evoluzione della
situazione del Viminale. Sono convinto che, se sarà necessario,
l’attenzione non potrà che intensificarsi ed estendersi – ha
concluso Torrenti – a tutta l’area a ridosso del confine NordEst
d’Italia”.
ARC/RM/com

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