Realizzato parte dello strato di base delle asfaltature.

Cantiere di Santa Caterina, i sottopassi superano il collaudo.
Realizzato parte dello strato di base delle asfaltature.

I due sottopassi ferroviari della nuova struttura viabilistica che sostituirà il passaggio a livello di Santa Caterina, hanno superato il collaudo. Le verifiche sono state effettuate nelle notte tra sabato 21 e domenica 22 novembre secondo un protocollo operativo concordato tra la Provincia di Udine, la ditta appaltatrice (Brunelli), Rfi e Fvg Strade. Per effettuare i controlli sono stati impiegati due locomotori tipo E 656 da 120 tonnellate ciascuno. E’ stata effettuata una prova di carico con il posizionamento di entrambe le macchine su ambedue i binari del sottopasso lato est e dopo del sottopasso lato ovest. Quindi si è svolta la prova dinamica con il passaggio in velocità di entrambi i locomotori sui due manufatti. Al passaggio dei treni sono state misurate con particolari sensori le deformazioni della soletta. Entrambe le prove (statica e dinamica) hanno fornito i risultati previsti confermando la corretta esecuzione dell’opera. Il traffico stradale è stato momentaneamente sospeso; erano presenti anche due pattuglie della Polizia Provinciale con la funzione di bloccare eventuali comportamenti imprudenti da parte degli automobilisti. Tutte le misure di sicurezza sono state prese e l’intervento attentamente coordinato tra tutti gli operatori degli Enti coinvolti.
Il cantiere per l’eliminazione del passaggio a livello ferroviario fa dunque un ulteriore passo avanti. Nelle ultime settimane, inoltre, è stato anche realizzato parte dello strato di base delle asfaltature.
La nuova struttura viabilistica, grazie all’intervento della Provincia di Udine scorrerà in prossimità della linea ferroviaria e poi, attraverso una rotonda “in trincea”, si ricollegherà alla statale Pontebbana. L’intervento complessivo prevede un investimento di 5 milioni 164 mila 569 euro di cui 4 milioni 131 mila 655 dalla Regione e 1 milione 32 mila 913 dalle Ferrovie.

Comunicato del 19.10.2015

 

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