Recovery plan: Zilli, Regione sempre aperta al confronto

“No a strumentalizzazioni. Meglio sarebbe stata sintesi unica del
Governo”

Udine, 20 feb – “La Giunta regionale è aperta al dialogo con
tutti gli interlocutori che desiderano un confronto vero e
responsabile; un confronto che non si costruisce attraverso le
strumentalizzazioni. Stiamo lavorando alacremente per arginare
gli effetti socio-economici della pandemia e siamo ben
consapevoli dell’importanza delle risorse del Recovery plan come
occasione di rilancio e sviluppo del territorio, ne è riprova
l’impegno profuso dall’Amministrazione regionale per inserire
oltre 10 miliardi di progetti nei tempi previsti. Avremmo
auspicato però che l’Esecutivo nazionale si fosse fatto promotore
di una sintesi tra le Regioni, senza che ciascuna si dovesse
muovere per conto proprio”.

Lo ha detto l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, in
risposta alle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil della
provincia di Udine.

“Non abbiamo mai negato le difficoltà derivanti
dall’eccezionalità del momento che stiamo vivendo”, ha precisato
Zilli ricordando il lavoro dell’Amministrazione regionale che si
è fatta trovare pronta, già a novembre, con oltre 10 miliardi
di progetti da inserire nel Piano nazionale per la ripresa e la
resilienza con cui i territori potranno avere accesso alle
risorse europee del Recovery plan.

“Le voci delle Regioni, fino ad oggi – ha aggiunto -, sono
rimaste inascoltate a livello nazionale e nulla si è saputo dal
precedente Governo in merito all’operatività delle Regioni nella
fase di decisione e di impegno finanziario. Confidiamo nella
riscrittura del Recovery plan annunciata dal premier Mario Draghi
e auspichiamo un forte coinvolgimento delle Regioni; siamo
fiduciosi che potremo ottenere al più presto un confronto con il
nuovo Governo”.

Le progettualità spaziano dalle azioni di ricerca,
digitalizzazione, innovazione tecnologica, potenziamento
dell’industria culturale e interventi per il potenziamento delle
reti 5G, alle infrastrutture e mobilità fino a interventi per la
protezione ambientale, la mitigazione del rischio idrogeologico,
la gestione del ciclo dell’acqua oltre che azioni volte alla
decarbonizzazione. A questi si aggiungono i progetti riguardanti
la salute con interventi di recupero e ammodernamento di edifici
ed attrezzature sia per la digitalizzazione dei servizi
diagnostici e di cura sia per l’integrazione ospedale-territorio.
ARC/LP/pph

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