REFERENDUM REGIONALI: PANONTIN, PROPOSTA PER SEMPLIFICARE LA MATERIA

Trieste, 24 dic – Aggiornare, razionalizzare e semplificare la
disciplina dei referendum regionali. E’ questo, in sintesi,
l’obiettivo dei due disegni di legge, la cui bozza è stata
presentata per una prima analisi tecnica alla Giunta regionale
dall’assessore al Coordinamento delle riforme, Paolo Panontin.

Il primo schema punta in particolare a sostituire con un testo
nuovo, di rango statutario, la legge regionale 5/2003 che regola
l’indizione e lo svolgimento dei referendum abrogativo,
propositivo e consultivo, nonché l’iniziativa popolare delle
leggi regionali.
L’intento è di superare alcune atipicità contenute nella legge
approvata 13 anni fa che presenta sia elementi di natura generale
che dettagli procedurali.
L’intervento, dunque, oltre ad aggiornare la disciplina
all’avvenuta soppressione delle Provincie, non introduce altre
novità sostanziali per quanto riguarda la definizione degli
istituti di democrazia diretta, essendo finalizzato
essenzialmente a riservare alla fonte statutaria la disciplina
dei soli aspetti sostanziali della materia, rinviando la
disciplina del procedimento referendario ad una legge ordinaria.

Infatti, la disciplina organica, completa e dettagliata del
procedimento è contenuta nel secondo schema, di tipo prettamente
ordinario, che Panontin – illustrando la bozza – ha paragonato a
un testo unico della materia.
Si andrebbe perciò a uniformare un quadro normativo che
attualmente appare piuttosto disorganico e frammentato, definendo
procedure più semplici e introducendo per i referendum iter di
voto simili ai procedimenti in vigore per le elezioni regionali e
comunali.

Tra le novità contenute nello schema presentato alla Giunta
figurano, ad esempio, l’abolizione della vidimazione dei moduli
per la raccolta di firme e l’eliminazione di alcune procedure
burocratiche che appesantiscono il lavoro degli scrutatori ai
seggi. Si propone, inoltre, anche la modifica del periodo di
svolgimento del referendum abrogativo che andrebbe effettuato tra
il 15 febbraio e il 15 aprile, anziché tra aprile e giugno.
ARC/PV/ppd

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