REL. INTERNAZIONALI(2): SERRACCHIANI, FVG TRAINO IN ITALIA DELL'EXPORT

New York, 14 mag – L’attenzione internazionale per il made in
Italy non è mai mancata, ma negli anni la qualità dei prodotti è
ancora migliorata e l’intenzione è quella di continuare a
conquistare spazi di mercati importanti come quello statunitense.

Lo ha sottolineato la presidente della Regione Debora
Serracchiani, rispondendo alla stampa di New York intervenuta per
l’inaugurazione della collettiva italiana di aziende dell’arredo
design presenti per la prima volta a ICFF, la fiera
internazionale più attrattiva del Nord America.

Rispondendo sul “ruolo di traino” rappresentato dal Friuli
Venezia Giulia (la regione ha avuto un incremento imponente
dell’export, pari al 28,6 per cento, dal 2014 al 2015, superiore
alla media nazionale del 21 p.c., nei settori strategici di
meccanica, legno arredo, agroalimentare e cantieristica navale)
la presidente ha ricordato come nel legno arredo i distretti del
mobile del FVG, soprattutto quelli delle provincie di Udine e
Pordenone, sono sempre stati molto forti: hanno risentito della
crisi, ma in questo contesto di sfida si sono rafforzate le
imprese migliori. La capacità che hanno avuto di leggere i
mercati internazionali ha permesso uno sviluppo notevolissimo nel
2015 e questo è il segnale migliore per dimostrare che stiamo
cercando di proporci con prodotti sempre di maggiore qualità.

Nello stand FVG inaugurato oggi e’ stato presentato il marchio
Valitalia, che tiene insieme per la prima volta quasi sessanta
produttori che affrontano uniti la conquista del mercato
statunitense: un salto di qualità autentico.

In merito alla tutela del made in Italy la presidente ha ribadito
che è sempre più importante. Lo è con tutta evidenza
nell’agroalimentare, ma anche nell’arredo design.

Per questo occorre investire in registrazione di marchi e
brevetti, tutelare i prodotti di provenienza geografica certa e
procedere nella certificazione di qualità delle nostre filiere.
Ad esempio, questo è fondamentale nel settore del lattiero
caseario dove la tracciabilita’ è necessaria dall’inizio del
processo sino al prodotto finito.

In questo senso Serracchiani ha auspicato anche dall’Europa
maggiori tutele attraverso l’etichettatura, ricordando di aver
recentemente sottoscritto il manifesto di Coldiretti per
l’etichettatura dei prodotti, in quanto l’Italia non può
rinunciare agli elevati standard di qualità raggiunti
nell’agroalimentare. Al contrario si deve puntare a soddisfare la
domanda che viene dai mercati per innalzare il livello di
sicurezza dei prodotti. Perché la domanda di qualità cresce
ovunque, anche in mercati dalle grandi potenzialità come gli Usa,
dove sono sempre più apprezzati i prodotti Made in Italy legati
al territorio, dalla forte natura identitaria e garantiti dal
punto di vista della sicurezza alimentare.
ARC/EP/ppd

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