Rilancio dell’Ippovia. Serve 1 milione di Euro

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8 amministrazioni che costeggiano l’arteria ciclo pedonale lungo la Valle del Cormor si sono incontrate ieri sera per parlarne a quasi 10 anni dalla sua inaugurazione, l’associazione Valle del Cormor ha organizzato una riunione presso il Museo di Storia Contadina di Fontanabona mettendo in contatto le amministrazioni dei sette comuni di pertinenza dell’Ippovia più Udine assieme ai privati ed associazioni del territorio al fine di una valorizzazione dell’Ippovia e della Valle del Cormor in un incontro che facesse emergere le attese della Associazioni e degli operatori privati e le intenzioni ed programmi delle Pubbliche Amministrazioni.
A questa hanno partecipato le amministrazioni nelle figure del sindaco Luca Mazzaro di Pagnacco, del sindaco Manuela Celotti per Treppo Grande, del sindaco Stefano Bergagna per Buja, del vicesindaco Lorenzo Fabbro per Tricesimo, degli assessori Antonio Rigo per Colloredo di Monte Albano, assessore Dario Ellero per Cassacco e l’assessore Enrico Pizza per Udine. Assente per lutto cittadino Tavagnacco, Comune che si spera sia nuovamente capofila di un progetto di rilancio e di reinserimento del percorso all’interno del circuito Alpe Adria. Tra i privati erano presenti Giuliana Ganzini dell’Hotel Suite Inn, Roberto Zampa della Cospalat, Agriturismo Agrival, Villa Miotti, ed alcuni Bed & Breakfast. Tra le associazioni Matteo Venuti (Proloco Colloredo), Arrigo Pezzot (Proloco Pagnacco), Roberto Geretto (Consorzio Proloco del Collinare), Ecomuseo delle Acque del Gemonese, Ennio Valent Gruppo Artisti del Cormor, Luigi Segale per Cicloassi. Hanno presenziato inoltre Mario Saccomanno accompagnatore cicloturistico e Luigi Petrin apicultore, l’architetto Amanda Burelli del piano paesaggistico regionale assieme a Luca di Giusto e Diana Calligaro, l’architetto Pirzio Biroli autore del master plan originario.
Durante la serata si sono valutate le diverse criticità fra cui cosa è mancato in questi quasi 10 anni di vita: manutenzione, infopoint, segnaletica appropriata, coordinamento, un vero sviluppo di progetto turistico che includa anche le diramazioni che possono partire dall’Ippovia stessa, esproprio o convenzione con gli agricoltori sui quali appezzamenti si è creata parte della tratta non preesistente.
Il dibattito/discussione durato un’ora e mezza dove tutti i soggetti in causa sono intervenuti cercando di portare soluzioni e possibili visioni dello sviluppo del futuro della tratta ed è emersa dalle amministrazioni la volontà di trovare velocemente delle soluzioni condivise ovvero assieme al territorio, per sistemare e valorizzare al meglio il percorso. E’ emerso come non intervenire con la rimessa a punto dell’Ippovia è una grande opportunità persa in termini di turismo slow ed inclusivo (il cui trend è in forte crescita) e di economia del territorio e di micro imprenditorialità;
opportunità che deve essere ripresa, ma tocca darsi da fare ai diversi livelli. I privati
assieme alle associazioni si sono mostrati favorevoli ad un lavoro sinergico
attraverso fondi privati e volontariato per la sistemazione delle criticità relative alla
tratta poichè ben coscienti del valore che essa possiede. Le amministrazioni allo
stesso tempo hanno evidenziato la loro volontà a fare il possibile per la messa a
punto del percorso e di coordinarsi questa volta ascoltando e coinvolgendo anche
le associazioni ed i privati. Sullo slancio del sindaco di Treppo c’è la proposta di un
nuovo incontro con il coinvolgimento degli assessorati regionali alle infrastrutture al
turismo, incontro che assolutamente deve coinvolgere anche il territorio con i suoi
soggetti. L’associazione ha ribadito il suo impegno e partecipazione alle iniziative
volte a sistemare, valorizzare e promuovere la tratta e a continuare il lavoro fino ad
ora svolto di ora e la necessità che venga creato un coordinamento di coloro i quali
vogliono fare azioni positive sulla tratta.