Riserva di Cornino un software per catalogare le osservazioni effettuate e i dati raccolti

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Un nuovo software che consentirà di catalogare, ordinare e archiviare tutte le osservazioni effettuate nell’ambito delle attività di ricerca e monitoraggio all’interno della Riserva Naturale Regionale del Lago di Cornino, nel Comune di Forgaria nel Friuli. Uno strumento fondamentale, considerata la quantità di dati acquisita tramite i monitoraggi tradizionali e le webcam posizionate sul punto di alimentazione, che permetterà di ordinare e sistemare i dati raccolti e al contempo implementare le banche dati con le nuove osservazioni. L’archiviazione, in diversi formati, faciliterà notevolmente le ricerche. Sarà possibile inserite informazioni relative all’età dell’animale e al Paese d’origine e anche effettuare elaborazioni in grado di evidenziare la presenza dei volatili nei vari periodi dell’anno. Per spiegare il funzionamento di questo software, il 10 dicembre, dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30, al centro visite della Riserva di Cornino, sarà organizzato un corso aperto a tutti. «Grazie al contributo del parco Faunistico Valcorba e del Parco Safari delle Langhe – spiegano i referenti del progetto – è stato possibile sviluppare questo software, che consente di catalogare, ordinare e archiviare tutte le osservazioni georeferenziate e può essere adattato alle proprie esigenze. In una sola giornata sarà possibile scoprire come creare, gestire e modificare una sequenza di dati e installare l’applicazione nei vari dispositivi. In programma una prova pratica sul campo, il download dei dati raccolti e loro visualizzazione, l’esportazione e gestione dei dati e sviluppo di un’applicazione avanzata». Sempre nell’ottica di migliorare il monitoraggio delle varie specie e riconoscere le tracce lasciate dagli animali durante il loro passaggio, il 17 dicembre, alla Riserva, partirà un’interessante iniziativa per identificare le impronte dei mammiferi e dei volatili. Si tratta di un modo non invasivo per conoscere meglio l’animale e il suo comportamento attraverso i segni che lascia. Il corso, che prevede anche la pratica sul campo (identificazione), è organizzato da Kokulandela – CyberTracker Italia assieme alla Riserva. Sabato 17 dicembre si comincerà alle 8 (termine previsto alle 18). «Dopo circa 3 ore di teoria – anticipano gli esperti – i partecipanti si sposteranno lungo il fiume Tagliamento. Il corso sarà tenuto da Toni Romani, dottore in biologia e allevamento della fauna, formatore CyberTracker con specializzazione in nutrizione animale. Romani ha preso parte a numerosi progetti di monitoraggio di animali selvatici, in Italia e all’estero, e vanta una grande esperienza in fatto di metodi non invasivi». Al termine del corso CyberTracker Italia rilascerà un attestato di partecipazione. Per informazioni scrivere a [email protected] oppure [email protected].