Asufc eccellenza per sperimentazione fase 1 farmaci innovativi

Il riconoscimento dell’Agenzia italiana del farmaco per sperimentazione multidisciplinare

Il nuovo e importante traguardo raggiunto dall’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc)
rappresenta il futuro per il suo approccio trasversale, multidisciplinare e di tipo orizzontale, e per la sua grande valenza in campo clinico. Costituisce un grande passo avanti per la ricerca e quindi per la cura del paziente – grazie a una notevole riduzione dei tempi per la messa in commercio di nuovi farmaci innovativi – per rispondere in maniera appropriata, moderna e matura alle esigenze di salute della cittadinanza, e non solo a di quella residente in Friuli Venezia Giulia.

Questi, in sintesi, i concetti espressi dal vicegovernatore con delega alla salute del Friuli Venezia Giulia intervenuto stamani a Udine alla presentazione del nuovo progetto incentrato sulle sperimentazioni cliniche dei medicinali, per il quale l’Asufc è stata autorizzata alla fase “1”. All’illustrazione, tenutasi all’ospedale Santa Maria della Misericordia, hanno preso parte il direttore generale di Asufc, il direttore del Centro di coordinamento regionale per le malattie rare e i professionisti che per due anni hanno lavorato al progetto, oggi pronto a decollare.

L’esponente della Giunta ha sottolineato come questo innovativo orizzonte di ricerca e sperimentazione abbia l’importante bontà di mettere a disposizione della comunità medico-scientifica nuovi strumenti per curare le persone. Il riconoscimento dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), – che ha ufficialmente approvato l’Asufc come centro per la sperimentazione di farmaci innovativi – mette in evidenza come in questa struttura ospedaliera siano attivi professionisti di comprovata esperienza ed elevate capacità; uomini e donne che lavorano per fornire alle persone le migliori condizioni di salute.

Nel ringraziare tutti coloro che hanno fattivamente concorso al raggiungimento di questo traguardo, l’esponente dell’Esecutivo ha rimarcato l’importanza dell’approccio multidisciplinare e trasversale del progetto, ricordando che la nostra regione conta un corpo di ricercatori numericamente superiore rispetto alle altre regioni d’Italia: 5,5 per mille abitanti in Fvg rispetto a una media nazionale di 4. Numeri importanti che la Regione intende incrementare, non facendo mancare il suo appoggio – questo il pensiero del vicegovernatore -.

La sperimentazione fase “1” per i farmaci innovativi, che dura tre anni, oggi viene svolta perlopiù all’estero. In Italia sono un centinaio i centri autorizzati in tal senso, ma non in forma multidisciplinare: Asufc rappresenta pertanto modello e unicum a livello Paese. Un riconoscimento ancora una volta importante, come ha sottolineato l’esponente della Giunta, dopo quello, recente, che mette l’ospedale di Udine tra i migliori al mondo.

Chiudendo il suo intervento, l’esponente dell’Esecutivo ha voluto mettere bene in evidenza la necessità di guardare senza tentennamenti a strumenti nuovi per far fronte al difficile periodo storico che stiamo vivendo in ambito salute e sanità in tutto l’Occidente: facendo ricorso all’intelligenza artificiale, alla telemedicina, a un percorso di integrazione socio-sanitaria, partendo da un grande investimento sul capitale umano, passando per una necessaria alfabetizzazione tecnologica di sanitari e utenti, mettendo in rete tutte le conoscenza.