Salute: Riccardi, stato dell’arte e ricognizione con Nursind

Palmanova, 29 mar – Carenza di personale, spese sostenute dalle
Aziende sanitarie per affrontare la pandemia e credito nei
confronti dello Stato, rimozione del vincolo di esclusività per
gli infermieri e campagna vaccinale. Sono stati alcuni dei temi
affrontati oggi dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nell’incontro in modalità
telematica con Nursind, sindacato delle professioni
infermieristiche.

Una ricognizione che è iniziata mettendo in luce lo strutturale
nodo della mancanza di personale sottolineato dai rappresentanti
di Nursind.

“Se le Aziende avessero disponibilità di risorse umane – ha
risposto Riccardi – sarebbero pronte ad assumerle ma il personale
non c’è ed è la conseguenza di scelte sbagliate che si sono
depositate negli anni. E’ necessario recuperare il tempo perso”
ha rimarcato il vicegovernatore mettendo in evidenza come la
mancanza di infermieri si registri anche nei bandi nazionali.

Sulla rimozione del vincolo della non esclusività degli
infermieri nel settore pubblico, Riccardi ha espresso la
necessità di lavorare su percorsi ancora da costruire ribadendo
come: “se non arrivano i rinforzi promessi dallo Stato, sarà
necessario coinvolgere chi non opera già in prima linea se
vogliamo completare la campagna vaccinale. Oggi il sistema è
davanti ad una chiamata alle armi che dovrà poter contare sulla
più ampia platea”.

Sulla campagna vaccinale il vicegovernatore ha evidenziato
inoltre l’impegno del personale sanitario e infermieristico che
si sta prodigando “e che voglio continuare a ringraziare”.

L’immunizzazione, ha fatto sapere Riccardi, mostra una grande
adesione da parte del settore della sanità ma “la gestione è
complicata, provoca tensioni e sconta indecisioni ed incertezze
per scelte che nel corso degli anni non sono state affrontate”.

Nell’affrontare le problematiche messe sul tavolo dal Nursind
Riccardi ha voluto ricordare la concomitanza della pandemia a
gennaio dello scorso anno con la riforma sanitaria approvata a
dicembre 2019 “che, pur non volendo essere una giustificazione, è
un elemento che complica una situazione già di per sè complessa
ma – ha ribadito Riccardi – organizzeremo dei focus puntuali a
fine emergenza pur restando disponibili per ulteriori confronti”.
ARC/LP/ma

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