Salute: Serracchiani, a ottobre lavori Cattinara e nuovo Burlo

Trieste, 9 maggio – Entro ottobre partiranno la ristrutturazione dell’Ospedale di Cattinara e, nello stesso comprensorio, la costruzione della nuova sede dell’Irccs Burlo Garofolo. I dettagli del progetto, che verrà ultimato in sei anni e avrà un valore di 140 milioni di euro, sono stati illustrati oggi, dopo che il 6 aprile è stato sottoscritto il relativo contratto di appalto.

Un risultato rilevante per il quale la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, si dice “molto soddisfatta, perché il nuovo progetto Cattinara-Burlo è probabilmente il più importante che la città di Trieste affronterà nei prossimi sei anni”.

Il piano prevede la ristrutturazione delle attuali torri di degenza di Cattinara e della sottostante area servizi, composta dal pronto soccorso, dalla radiologia e dagli ambulatori. Verranno inoltre realizzate una torre centrale di collegamento tra quelle già esistenti, la nuova sede del Burlo e un padiglione servizi. Quest’ultimo sarà a disposizione sia dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste (AsuiTs) sia del Burlo e ospiterà parcheggi, spogliatoi, magazzini, ma soprattutto 4mila metri quadrati di laboratori.

Al momento sono già partite le operazioni di caratterizzazione dei materiali e dei terreni del comprensorio, preliminari alla progettazione esecutiva che prenderà il via appena conclusi i sondaggi, presumibilmente da lunedì 15 maggio, e sarà sviluppata nei tre mesi successivi. Seguiranno altri due mesi di condivisione del progetto con gli enti preposti per arrivare in autunno all’avvio vero e proprio del cantiere.

“A ottobre poseremo la prima pietra – ha detto Serracchiani – e sarà un momento importante perché siamo riusciti a mantenere tutti i fondi per l’edilizia sanitaria che oggi ci permettono di essere la Regione con il maggior numero di opere in campo sanitario avviate: il nuovo ospedale di Pordenone, il terzo e quarto lotto di Udine, il Cattinara-Burlo e gli interventi eseguiti nei cosiddetti ospedali minori. Stiamo andando nella direzione giusta: migliorare i contenitori ci consentirà anche di migliorare i contenuti”.

La sottoscrizione del contratto rappresenta un momento rilevante e chiude la fase del concorso di progettazione che ha visto nel 2013 la partecipazione di nove gruppi internazionali, oltre a segnare anche un nuovo inizio per il Burlo Garofolo.

Secondo la presidente “è importante che il Burlo, con ambizione, acquisisca l’importanza che gli spetta di diritto, ovvero essere un istituto di ricerca di rilevanza internazionale e un ospedale pediatrico che non abbia valenza solo regionale, ma anche sovraregionale e per i Paesi vicini. Inoltre, l’obiettivo del progetto è permettere agli operatori del Burlo e di Cattinara di operare in condizioni migliori di quanto abbiano potuto fare finora”.

Le prime operazioni a partire saranno la sistemazione del parcheggio provvisorio per dipendenti, l’attraversamento impiantistico del piazzale, l’avvio degli scavi per la torre di collegamento e l’inizio dei lavori su cinque piani della torre medica.

Grazie a una precisa pianificazione verranno però mantenute in funzione tutte le attività istituzionali garantite oggi, mentre i dettagli sulle collocazioni provvisorie dei reparti verranno diffusi a fine estate nell’ambito di un incontro con la cittadinanza.

Inoltre, per poter risolvere la criticità del pronto soccorso di Cattinara, l’impresa assegnataria, la Clea Impresa Cooperativa di Costruzioni Generali, si è detta disponibile ad anticipare rispetto alle previsioni l’adeguamento funzionale degli spazi. Per poter operare all’interno dell’attuale sede del pronto soccorso, questo verrà quindi trasferito in un fabbricato provvisorio collocato nel piazzale antistante l’ospedale, collegato in modo protetto con la radiologia, che sarà utilizzabile a fine estate 2018. Già nella struttura provvisoria lo spazio a disposizione renderà più funzionale l’accoglimento dei pazienti.

Un percorso, quello della definizione del nuovo complesso ospedaliero triestino, nel quale l’assessore reginoale alla Salute, Maria Sandra Telesca, ha rimarcato come “l’apporto di tutti i professionisti sia fondamentale, proprio perché sono coloro che lo utilizzano. Affinché diventi veramente efficiente anche dal punto di vista organizzativo serve quindi un confronto continuo con gli operatori perché, al fine di essere funzionali sia per chi ci lavora sia per i pazienti, le strutture si devono adattare all’organizzazione data dai professionisti”.

Oltre a Serracchiani e a Telesca, alla presentazione, illustrata dal direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, Nicola Delli Quadri, hanno partecipato, tra gli altri, Gianluigi Scannapieco, direttore Generale dell’Irccs Burlo Garofolo, Roberto Di Lenarda, direttore del dipartimento universitario clinico di Scienze mediche, chirurgiche e della salute dell’Università di Trieste e l’assessore comunale alle Politiche sociali, Carlo Grilli.

ARC/MA/fc

 

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