Salute: Serracchiani, Casa di Tino progetto innovativo

Vergnacco (Ud) 2 set – “Un’iniziativa innovativa che si
inserisce a pieno titolo nelle linee guida regionali della
riforma sanitaria e dove l’intervento del privato e
l’accompagnamento del pubblico possono essere davvero utili”.

Lo ha affermato, oggi, a Vergnacco (Udine), la presidente del
Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo
all’inaugurazione della Casa di Tino, una residenza destinata ad
accogliere persone affette da demenza senile e Alzheimer che
permetterà di attenuare il peso della convivenza dei familiari di
persone colpite dalla patologia.

Secondo la presidente, “Abitare leggero – La casa di Tino” è un
progetto innovativo per la nostra regione che rientra nelle
politiche regionali volte a favorire la promozione della
domiciliarità.

“Un ringraziamento a tutte le persone che si sono adoperate per
portare avanti l’iniziativa: dalla famiglia Chiandetti che ha
donato l’immobile all’associazione onlus Vicini di Casa, al
distretto sanitario ed all’Amministrazione comunale perché hanno
creduto in un progetto importante per la comunità”, ha rimarcato
Serracchiani, evidenziando che nell’affrontare una malattia
cronica grave come quella della demenza senile o dell’Alzheimer
diventa necessario anche disporre di un luogo capace di
trasmettere il senso e la dimensione della casa dove poter
accudire e curare le persone affette da queste patologie.

L’iniziativa per Serracchiani “rappresenta una di quelle risposte
a cui la riforma della sanità ha lavorato e di cui siamo molto
soddisfatti perché l’intervento del privato e l’accompagnamento
del pubblico sono estremamente importanti”.

La presidente ha ricordato le linee guida regionali, definite nel
2015, per la sperimentazione dell’abitare possibile e per la
domiciliarità innovativa all’interno della riforma sanitaria e
volta a sostenere, sotto il profilo gestionale, iniziative
pubbliche e private in grado di garantire adeguate risposte
assistenziali ad anziani non autosufficienti e persone con
disabilità.

“Sono aumentate le malattie croniche, la società è cambiata
evidenziando nuovi bisogni e – ha indicato Serracchiani – non
sempre l’ospedale è la soluzione che per molto tempo è sembrata
l’unica possibilità. Per questo, con la riforma abbiamo voluto
investire nell’assistenza domiciliare per dare risposte
assistenziali alle persone con malattie croniche”.

L’auspicio della presidente è che strutture come quella odierna
diventino sempre più numerose all’interno di un sistema
socio-sanitario che deve dare risposte a tutti e a ogni tipo di
esigenza in un territorio in cui deve esserci un sistema
capillare diffuso in grado di accogliere le persone.

Il progetto, come ha illustrato Pietro Petrucco della onlus
Vicini di Casa, è stato realizzato dall’associazione grazie alla
donazione ricevuta nel ricordo di una persona, Tino Chiandetti,
particolarmente impegnata nei processi di inclusione sociale dei
portatori di handicap. Il lascito è consistito nell’abitazione a
Vergnacco che è stata ristrutturata e trasformata in struttura
con sei camere che potrà ospitare fino a 4 ospiti e due
assistenti.

“L’iniziativa è nata dall’incontro con persone affette da demenza
senile e con le loro famiglie allo scopo di creare uno spazio
abitativo per fornire ospitalità, prestazioni assistenziali e di
recupero funzionale nonché di prevenzione e mantenimento delle
funzioni cognitive e fisiche”, ha precisato Petrucco.

Presenti all’inaugurazione anche il consigliere regionale
Vittorino Boem, il sindaco di Reana del Rojale, Emiliano
Canciani, e don Francesco Saccavini, presidente della onlus
Vicini di casa.
ARC/LP/fc

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