San Vito: la kermesse di jazz chiude col tango – 30 marzo 2018

MelingoSan Vito al Tagliamento – Chiude nel segno del tango la 12^ edizione di San Vito Jazz, realizzata da amministrazione comunale ed ERT con la direzione artistica di Flavio Massarutto. Venerdì 30 marzo alle 22 sul palco dell’Auditorium Centro Civico salirà un performer di caratura mondiale, Daniel Melingo. L’artista argentino sarà accompagnato da Muhammad Habbibi Guerra alla chitarra elettrica, Lalo Zanelli al pianoforte, Romain Lecurier al contrabbasso e Facundo Torres al bandoneon.

Daniel Melingo sta al tango come Tom Waits sta al blues e alla canzone d’autore della West Coast statunitense e Paolo Conte sta al cantautorato italiano venato di jazz. E’ un dropout per vocazione, un eccentrico per indole e un guastatore per innata disposizione d’animo. Timbro vocale fumoso, etilico e lunare come quello dell’amico americano, il cantante e clarinettista -giramondo ma originario di Buenos Aires- inanella dischi di stralunata bellezza: album che, a poco a poco, hanno fatto di lui un piccolo grande personaggio di culto a livello mondiale.
Come un illusionista scappato da un racconto di Borges, Melingo è tornato con la sua voce, il clarinetto e il suo teatro. Ascoltare il suo ultimo album Anda è un po’ come assaporare un film di Fellini ad occhi chiusi, immergendosi in un cabaret sonoro concepito come una suite di quadri barocchi, dove ogni brano palpita e fa vacillare. Anda mescola il tango gaglioffo e malavitoso delle origini con l’elettronica e i rumorismi del Gotan Project, siparietti di jazz primitivo e omaggi a Erik Satie (meravigliosa Gnossienne in versione tango), echi del glorioso Gato Barbieri terzomondista e tributi esistenziali a Serge Gainsbourg (eccezionale versione di Intoxicated Mancon in spagnolo). Il tutto in un’atmosfera onirica e cinematografica dove le rêveries felliniane incrociano la poesia romantica di Chaplin.

Vincitore in patria del prestigioso Premio Gardel, Daniel Melingo è oggi l’ambasciatore nel mondo di un tango popolare e colto, l’uomo della nuova frontiera porteña, voce tormentata che tenta di riportare la musica argentina al di fuori dei suoi confini più usuali, attraverso immagini e arrangiamenti atipici. Il tango più sporco e carnale, quello dei bassifondi di Buenos Aires, dei locali fumosi dove la danza nazionale argentina non è né elegante prodotto da esportazione né attrattiva turistica, ma vita vissuta, ai margini della società del benessere, fra strade sporche e personaggi poco raccomandabili: è questo il tango di Daniel Melingo.

Il prezzo dei biglietti è fissato in 15 euro per l’intero e 13 euro per il ridotto. Confermato anche per questa edizione il biglietto speciale a 5 euro riservato agli studenti dei Conservatori e Scuole di musica.
San Vito Jazz è organizzato con la collaborazione di Fondazione Luigi Bon e Rai Radio3 e il sostegno di ATAP.

Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio IAT allo 0434.80251 o all’indirizzo [email protected], oppure l’Ufficio beni e attività culturali del Comune allo 0434.833295.