Sanità: Regione Fvg fornisce memoria analitica a Corte Conti – 2

Trieste, 6 feb – Undici pagine ricche di dati e grafici,
accompagnate da plichi di allegati. Queste le osservazioni della
Regione sul documento letto in Consiglio regionale dal presidente
della Sezione di controllo della Corte dei conti la scorsa
settimana sul “Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica
regionale per l’esercizio 2017” e prodotte oggi nell’incontro
svoltosi a Trieste.

I dati esposti rappresentano un trend generale in miglioramento,
in difformità da quanto affermato nel Rapporto. Si auspica
pertanto un confronto chiarificatore, finalizzato a un
approfondimento delle tematiche emerse e, ove ritenuto opportuno,
a uno sviluppo e a un aggiornamento di quanto riportato nel
rapporto, in merito alla riforma sanitaria regionale.

Nel dossier si precisa che la letteratura in materia dispone di
diversi rapporti che misurano e valutano le prestazioni dei
servizi sanitari.

I più noti sono il Sistema di valutazione della performance dei
sistemi sanitari regionali (cd. rapporto Bersaglio), il Piano
Nazionale Esiti, a cura del ministero della Salute e dell’Agenas,
il 12. e il 13. Rapporto sanità Crea che sono il risultato di una
partnership fra il Consorzio universitario per la Ricerca
economica applicata in Sanità (Crea Sanità), promosso
dall’Università di Roma Tor Vergata e dalla Federazione italiana
Medici di Medicina Generale (Fimmg), e alcune aziende sensibili
all’importanza della ricerca a supporto del dibattito sulle
politiche sanitarie, Meridiano Sanità che affronta le tematiche
della salute in una prospettiva più ampia, considerando gli
impatti rilevanti su ambiti che vanno oltre i confini della
sanità, soprattutto nel mondo del welfare.

Tutti i menzionati documenti non rappresentano la situazione di
peggioramento descritta nel rapporto della Sezione di controllo
della Corte dei Conti.

Il documento prodotto dalla Regione affronta quindi punto per
punto le diverse tematiche.

Sulla prevenzione si evidenzia un complessivo miglioramento su
adesione agli screening oncologici, stato di salute e stili di
vita.

In tema di assistenza ospedaliera, si sottolinea, dati alla mano,
il tasso di ospedalizzazione in riduzione, che dimostra una buona
capacità di governo della domanda e una buona efficienza del
sistema, sia ospedaliero che territoriale.
Anche la percentuale di accessi al Pronto soccorso, inviati al
ricovero entro le 8 ore, conferma l’ottima performance delle
strutture della regione.

L’organizzazione dei processi ospedalieri, in particolare la
durata delle degenze, si conferma complessivamente buona.

Sull’emergenza urgenza è stata ricordata l’attivazione
nell’aprile dello scorso anno di una unica Sala operativa
regionale per le emergenze sanitarie che, tra l’altro, ha
permesso di migliorare i tempi di intervento in tutte le zone al
confine delle province per la possibilità di utilizzo dei mezzi
su scala regionale. Parallelamente è stata aumentata la dotazione
organica, vi è stata una omogeneizzazione delle tipologie di
mezzi usati e il contestuale aumento dei mezzi stessi.

Sempre nell’ambito dell’emergenza urgenza è stato ricordato che
sono state adottate le reti per le patologie tempo dipendenti,
con significativi cali della mortalità per infarto miocardico e
ictus.

Migliorata anche l’integrazione ospedale-territorio. Anzi, a
confutazione dei rilievi della Corte inerenti all’omessa
integrazione tra ospedale e territorio e ai mancati collegamenti
tra i medici di medicina generale, nel dossier si rileva che nel
13. rapporto Crea viene evidenziato, ad esempio, il forte aumento
dell’assistenza domiciliare integrata dal 2012 al 2016, con
l’affermazione che “la presa in carico delle cronicità registra
nel suo complesso un miglioramento della performance 2016, in
linea rispetto alle altre Regioni … diminuiscono ulteriormente
i tassi di ospedalizzazione di quasi tutte le principali
patologie”.

Inoltre il nuovo portale della continuità assistenziale permette
la visibilità immediata al medico di medicina generale di tutti i
referti di esami, visite o lettere di dimissioni firmati
elettronicamente dagli specialisti ospedalieri.

Per la presa in carico delle patologie croniche e dei programmi
di prevenzione si segnala inoltre che l’accordo integrativo
regionale della Medicina generale prevede incentivi legati
all’esecuzione dei controlli raccomandati dalla letteratura
medica internazionale, finalizzati al migliore controllo delle
malattie croniche e l’adesione agli screening oncologici.

Nella memoria si sottolinea inoltre che affermare come i pazienti
anziani vengono abbandonati non trova riscontro al pari della
asserita mancata integrazione ospedale territorio, in quanto
l’indicatore della percentuale di ultra settantacinquenni dimessi
dall’ospedale a domicilio con almeno un accesso domiciliare entro
2 giorni dimostra che siamo al primo posto tra le regioni del
network Bersaglio. E si segnala che nel 13. Rapporto sanità Crea
la regione Friuli Venezia Giulia ha il maggior numero di
indicatori sopra la media nazionale.
ARC/PPD/fc

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