SANTORO, ARCIDIOCESI DI UDINE E REGIONE CONDIVIDONO PROGETTUALITÀ

Udine, 14 dic – “A nome della presidente Debora Serracchiani,
della Giunta e anche del presidente del Consiglio regionale
Iacop, esprimo il ringraziamento per aver voluto condividere con
politici e amministratori le progettualità in cui è impegnata
l’arcidiocesi: credo sia molto opportuno che i nostri percorsi si
incrocino per interpretare al meglio il tema del cambiamento e
della necessità di risposta ai mutati bisogni della società”.

Così l’assessore regionale al Territorio Maria Grazia Santoro nel
suo intervento in occasione dell’annuale incontro natalizio in
cui l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha
scambiato gli auguri natalizi e ha condiviso con sindaci,
amministratori e politici un momento di riflessione, nella
“convinzione che il dialogo tra le istituzioni
politico-amministrative del nostro territorio e la nostra Chiesa
diocesana possa portare frutti costruttivi a tutta la
popolazione”.

Santoro ha ricordato un esempio concreto di condivisione, i
“Tavoli della casa”. “Prevedono la partecipazione della Caritas
al dibattito e si tratta di un prezioso contributo perché
rimodulare i servizi per rispondere al bisogno abitativo è uno
dei temi importanti per la società”.

L’arcivescovo nel suo intervento ha indicato come “urgente”
l’approfondimento del nesso tra comunità e partecipazione,
decisivo per la vita ecclesiale e analogamente per quella civile
e politica, spesso al centro di delicate decisioni e di
modificazioni complesse.

La valorizzazione delle comunità sta alla base del progetto delle
“Collaborazioni pastorali” che l’arcivescovo ha presentato a
amministratori e politici e che mira a creare tra le parrocchie
un più intenso spirito di comunione.

“Pur nella distinzione di campi e di obiettivi, dal nostro
progetto diocesano possono emergere delle analogie concrete con
l’organizzazione amministrativa e politica di un territorio e
della sua popolazione. Sia la Chiesa, infatti, che un Comune, una
Provincia, una Regione, una Nazione partono da un dato
fondamentale: sono formate da persone”, ha fatto notare Mazzocato.

Rivolgendo l’attenzione al Friuli, fitto tessuto di tante e
spesso piccole comunità, gli interrogativi che l’arcivescovo ha
richiamato a tutti coloro che ricoprono ruoli di rappresentanza e
amministrazione pubblica sono stati: come salvaguardare e
promuovere una sana socialità? Come fare sentire a casa loro le
persone che abitano questa terra? A quarant’anni dal terremoto e
dalla straordinaria solidarietà che ha contrassegnato la
ricostruzione, come attraversare altri sconvolgimenti epocali
senza smarrire l’identità delle comunità e rafforzare tra loro
una rete virtuosa di collaborazione?

Mazzocato ha suggerito quattro verbi da considerare come “frecce
direzionali” per chi si impegna a livello politico e
amministrativo per custodire la socialità delle comunità, che
dovrebbe essere “primo obiettivo della ‘buona politica’:
avvicinarsi, proteggere, condividere, appartenere.
ARC/EP

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