Sarah Scazzi: Michele Misseri, sopralluogo in cantina

Sarah scazzi
Ad Avetrana, precisamente in via Deledda, è in corso da qualche ora un sopralluogo nella cantina, dove è stata uccisa la quindicenne Sarah Scazzi. Sono presenti Mariano Buccoliero (pm della Procura di Taranto) e l’omicida Michele Misseri. Per ovvi motivi di ordine pubblico, la zona è sorvegliata da Polizia e Carabinieri, che ne impediscono il normale passaggio.

Secondo le ultime notizie, che si stanno lentamente diffondendo, sarebbe giunto sul luogo un nuovo avvocato, indizio questo, che farebbe ipotizzare l’iscrizione nel registro degli indagati di un’altra persona. Secondo l’Apcom, inoltre, dai militari sarebbe stato prelevato qualcuno dalla villetta Misseri, qualcuno che è stato opportunamente incappucciato per non svelarne l’identità. Che si tratti del complice nell’omicidio?

Dal carcere al luogo dove ha ucciso la sua nipotina: Michele Misseri torna in quel maledetto garage, dove lo scorso 26 agosto ha stretto le sue mani intorno al collo di Sarah, spegnendo la sua vita nel modo più agghiacciante che si possa immaginare. Si cerca di ricostruire il preciso svolgersi dei fatti, perché troppe sono le ombre sulle ufficiali dichiarazioni dei testimoni. In particolare, si deve capire perché, quel pomeriggio, Sarah si è trovata nei pressi del garage di casa Misseri, se dunque sia entrata di sua spontanea volontà, oppure sia stata condotta con la forza o con l’inganno.

Si è detto che Sarah non sarebbe mai entrata nella cantina dove lavorava lo zio, in virtù del fatto che dallo stesso aveva subito in precedenza molestie sessuali, ipotesi che farebbe supporre la presenza di un complice. Ma chi? Gravi sospetti sono caduti proprio sulla famiglia Misseri, in particolare su Sabrina, che nella famosa intercettazione ambientale avrebbe pronunciato queste parole: “Sarah se l’è portata lui..”. Nella scorsa diretta di Domenica 5, la stessa Sabrina però ha negato di aver mai detto quella frase, quindi ancora una volta ha ribadito di essere del tutto estranea alla vicenda, anzi ha più volte dichiarato che il padre deve pagare per quello che ha fatto, reo di un delitto così atroce e inimmaginabile. La signora Cosima, Valentina e Sabrina hanno sempre negato qualsiasi complicità nell’omicidio di Sarah, affermando anche di non aver mai saputo delle attenzioni che il loro Michele riservava alla nipotina. Che sia questa tutta la verità?

Lascia un commento