Serracchiani: superare l’arcaico “Ius sanguinis”

Un processo di integrazione efficace che riguardi i cittadini stranieri non può prescindere dall’inclusione di chi pensa italiano, cresce italiano ed è a tutti gli effetti italiano come i ragazzi che sono qui oggi”. Lo ha detto la presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani intervenendo ieri 19 maggio 2013 a San Vito al Tagliamento (PN), in occasione del conferimento ideale della cittadinanza italiana ai minorenni che, seppure figli di stranieri, sono nati in Italia e sono residenti a San Vito. Serracchiani ha ricordato che ”l’Unicef ha in questi anni sollecitato il nostro Paese a fare dei passi avanti sulla norme che regolano la cittadinanza, aggiornando le leggi in vigore secondo criteri che favoriscano l’integrazione e riconoscano la cittadinanza italiana ai minorenni nati in Italia da genitori stranieri. Come stimolo per un Parlamento riottoso, L’Unicef ha invitato gli Enti locali a riconoscere la cittadinanza onoraria a tutti i minorenni nati in Italia da genitori stranieri”. ”Oggi compiamo un atto di testimonianza ancora più rilevante – ha proseguito Serracchiani – perché avviene in una regione come il Friuli Venezia Giulia, che trae una parte notevole della sua identità nell’incontro fra popoli diversi e nella loro integrazione. Rimanere ancorati all’arcaico concetto di “ius sanguinis”, i cui echi rimandano con troppa immediatezza ai concetti di ‘sangue e terra’ è un’arretratezza culturale che la nostra Nazione non può permettersi di mantenere”. ”Nella precedente legislatura – ha aggiunto Serracchiani – gli sforzi del Parlamento per riconoscere questo diritto erano sfociati in una mozione che impegnava il Governo sulla cittadinanza ai minori. Una mozione approvata da una maggioranza larghissima e trasversale che, abbracciando la quasi totalità delle forze politiche, ha dimostrato come questa battaglia per la cittadinanza non è il vessillo di una parte o di un’ideologia, ma un bisogno di tutta la società italiana. Quel percorso deve ora ricominciare ed è per questo che iniziative come quella promossa dal sindaco Di Bisceglie nel comune di San Vito al Tagliamento – ha concluso – sono di elevato valore civile”

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