Sisma magnitudo 6 nord di Bologna. Continuano scosse assestamento


Si aggrava il bilancio del sisma che nella notte ha colpito l’Emilia Romagna. Un a forte scossa di magnitudo 6 è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4.04, seguita da due repliche di minore intensità: una di 3.3 alle 5.35 e una di 2.9 alle 5.44. L’epicentro, ad una decina di km di profondità, è stato individuato nella pianura padana a 36 kilometri a Nord di Bologna. I danni più ingenti sono stati riscontrati nelle province di Ferrara e Modena.
Nel ferrarese due operai sono rimasti schiacciati dal crollo di una trave avvenuto nella Sant’Agostino ceramiche dove lavoravano a Sant’Agostino. Per la prefettura di Ferrara, inoltre, non ci sarebbe nessuna speranza di ritrovare vivo l’operaio disperso nel crollo del tetto della fonderia Tecopress di Dosso.
A Ponte Rondoni diBondeno ha perso la vita un noperaio di origine marocchina, morto nel crollo di una trave di un capannone di una fabbrica di polistirolo. Le altre due vittime sono un’ultracentenaria di Sant’Agostino e una donna tedesca di 37 anni che si trovava nel bolognese per lavoro, entrambe sono morte per lo spavento causato dalla scossa di terremoto che è stata avvertita in tutto il Nord.
Oltre alle sei vittime sono stati registrati una cinquantina di feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni, e ingenti danni a chiese ed edifici storici.

FINALE EMILIA, EVACUATO l’OSPEDALE : I 35 pazienti dell’ospedale di Finale Emilia sono stati evacuati e una donna incinta è stata portata al policlinico di Modena.

FERRARA: VERTICE IN PREFETTURA CON GABRIELLI: Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, è arrivato a Ferrara per partecipare al vertice in prefettura per fare il punto sull’emergenza con le autorità locali.

ALLESTITI CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA NEL MODENESE: Nel Modenese sono già stati allestiti centri di prima accoglienza per i cittadini le cui case potrebbero non essere agibili a Camposanto e Medolla. Entro sera saranno operativi centri anche a Finale, San Felice e Mirandola. Numerosi gli edifici pubblici e privati lesionati. E’ stato chiuso l’accesso al centro storico di Finale. Alla Provincia non risultano feriti gravi, e sono una cinquantina le persone lievemente contuse. Già evacuati l’ospedale e la casa protetta di Finale Emilia. In via precauzionale disposta anche quella dell’ospedale di Mirandola. La Protezione Civile sta facendo verifiche su ponti ed edifici pubblici. Già decisa anche la chiusura delle scuola domani a Finale, S.Felice, Medolla, Camposanto e Mirandola; per quanto riguarda gli altri Comuni si attende la conclusione delle verifiche statiche. Interrotta poi la strada provinciale che attraversa San Possidonio; ed è stata disposta l’interruzione della linea ferroviaria Bologna-Verona per l’inclinamento della torre piezometrica di San Felice, in corso di svuotamento.

DANNI INGENTI AL PATRIMONIO CULTURALE: “I danni al patrimonio culturale, ad una prima ricognizione, risultano notevoli”. Lo dice il Ministero dei beni e delle attività culturali in una nota. “Si stanno organizzando apposite squadre per le verifiche più accurate in collaborazione con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile”
“Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sin dalle primissime ore a seguito del sisma che ha colpito le province di Ferrara e Modena, ha preso parte al Comitato operativo della Protezione Civile attivando le proprie strutture territoriali per la gestione dell’emergenza, secondo quanto previsto dal protocollo operativo dell’unità di crisi voluta dal Ministro Ornaghi”, spiega ancora una nota del ministero. “Si stanno organizzando apposite squadre per le verifiche più accurate in collaborazione con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. D’intesa con la Prefettura – continua il Mibac – è stata disposta, inoltre, la chiusura dei tre musei statali di Ferrara: la Pinacoteca Nazionale, il Museo Archeologico e la Casa Romei”.

CONTINUANO LE SCOSSE DI ASSESTAMENTO: Continuano in Emilia le scosse di assestamento del sisma che la scorsa notte ha devastato la zona tra Modena, Bologna e Ferrara. Nella mattinata, pur se di minor intensità, continuano ad essere avvertiti movimenti del terreno.

MIRANDOLA, TRASFERITI I PAZIENTI DELL’OSPEDALE :Quasi un centinaio di pazienti che erano ricoverati nell’ospedale di Mirandola saranno trasferiti nei vari ospedali della zona, compatibilmente ai posti liberi. Si è optato quindi per un’evacuazione di ‘cautela’ anziché una forzata, in attesa che i vigili del fuoco completino le verifiche di stabilità all’interno della struttura. Secondo l’Asl di Modena, tra i pazienti non ci sono emergenze. In sostanza, piuttosto che lasciarli ancora in ambulanze o tende fuori dall’ospedale, e anche per via della pioggia che ha cominciato a cadere su Mirandola, si è preferito smistare le persone tra gli ospedali di Modena (Baggiovara e Policlinico), Sassuolo e Pavullo, che hanno posti letto disponibili. I pazienti sono quindi in fila, davanti all’ospedale, in attesa di salire su ambulanze o pulmini, ognuno verso la sua destinazione.

ERRANI: PRIORITA’ SONO LE PERSONE: “Ora la nostra priorità sono le persone e metterle in sicurezza. Bisogna organizzarsi con grande impegno comune per far sì che nessuno si trovi in situazione di isolamento o non aiuto”. L’ha detto il presidente dell’Emilia- Romagna Vasco Errani, che è in prefettura a Ferrara. Errani ha espresso “grandissima solidarietà” per le vittime.

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