Slovenia chiude i confini. FVG tra le 14 regioni italiane considerate pericolose

La Slovenia chiuderà da lunedì i confini con l’Italia, quindi anche con il Friuli Venezia Giulia. Sarà consentito ai cittadini italiani soltanto il transito nel Paese (entro 12 ore) per raggiungere altre destinazioni. Lo riportano i media locali rifacendosi a una decisione del governo di Lubiana presa nella tarda serata di ieri in seguito all’aggravarsi dell’epidemia da Covid-19.
    Non si escludono controlli sanitari ai valichi. Sarebbero esclusi dalla disposizione, i lavoratori transfrontalieri.
Il Friuli Venezia Giulia è considerata dalle autorità slovene una tra le 14 regioni italiane zona rossa.

“Alla luce della decisione di Lubiana di chiudere da lunedì prossimo l’ingresso dei cittadini italiani in Slovenia, chiedo al nostro Governo di intraprendere una scelta forte: quella di sigillare tutto, impegnando massicciamente l’esercito per blindare il confine. Perché se di emergenza si tratta, non può esserlo solo per chi vive, lavora e paga le tasse in Italia o in Slovenia, mentre dalla stessa frontiera continua il passaggio illegale di clandestini”.

Così l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, sull’annunciata decisione delle autorità statali slovene relativamente alla chiusura dal 26 ottobre del confine per il libero ingresso dei cittadini italiani.

“Cosa dovrebbe pensare – ha sottolineato l’assessore – un cittadino di Trieste o Udine sapendo che gli viene vietato di andare liberamente in Slovenia, mentre allo stesso tempo un immigrato clandestino può tranquillamente arrivare in regione da quegli stessi confini?”. Infine Roberti ha osservato come le tensioni sociali esistenti, dovute alla crisi economica e all’attuazione delle restrizioni sanitarie, siano anche “figlie di scelte nazionali a volte illogiche, fatte per salvaguardare interessi ideologici”. 

Covid-19: Bernardis (Lega), Governo segua esempio Slovenia e chiuda confini a immigrati clandestini

“L’annunciata chiusura dei confini da parte della Slovenia è una politica di buonsenso, attuata da uno Stato sovrano che intende tutelare i propri interessi, cittadini e la salute pubblica. Duole notare che, viceversa, il nostro Esecutivo nazionale non è altrettanto capace di tutelare la nostra comunità regionale e, nonostante i casi Covid-19 in forte aumento nella vicina Slovenia, lascia i confini aperti anche al continuo andirivieni di passeur che scaricano clandestini su cui non vi è alcuna certezza circa la negatività al Covid-19”.

Lo afferma in una nota il consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis, commentando la decisione da parte della Slovenia di chiudere i confini con l’Italia, quindi con il Friuli Venezia Giulia, a causa dell’aumento dei numeri di contagi da Coronavirus.

In particolare, il consigliere regionale Diego Bernardis aggiunge: “Ancor più in un momento come questo, in cui siamo chiamati a forti sacrifici per contenere la diffusione del virus e la cosiddetta seconda ondata, non si capisce perché i nostri confini restano spalancati a immigrati clandestini su cui non si sa nulla e che sono liberi di bighellonare sul nostro territorio senza limitazione alcuna. Ciò conferma ancora una volta la totale inadeguatezza del Governo nazionale, incapace di tutelare la sicurezza degli italiani in questa drammatica e delicata emergenza epidemiologica”.

“A ciò si aggiunge la beffa – conclude l’esponente del Carroccio – poiché tutte le spese per l’accoglienza, le analisi e le cure di questi immigrati ricadono sulla collettività. Dunque, invece di destinare le risorse per garantire servizi a chi vive, lavora e paga le tasse in Friuli Venezia Giulia, troppo spesso occorre destinarli a chi è arrivato senza documenti in regola e con nessuna intenzione di rispettare le nostre leggi, regole e tradizioni”.